MotoGP - Bartolini spiega perché il V4 è il motore migliore
Il progettista spiega il perché di una scelta obbligata. "Queste gomme sono adatte al V4 e le nuove regole renderebbero difficile sviluppare l'aerodinamica per un quattro in linea"
Si è parlato molto del nuovo V4 Yamaha, il motore che ha il compito di tirare fuori dall'impasse tecnico la M1 e riportare la casa di Iwata a competere per la vittoria in MotoGP. Il nuovo direttore tecnico Max Bartolini - ex braccio destro di Gigi Dall'Igna in Ducati- sta proseguendo nel processo di ristrutturazione del progetto, aumentando le capacità ingegneristiche nel nuovo hub italiano e volando avanti e indietro dal Giappone, dove è aumentato lo scambio di informazioni e lavoro con il team che lavora in fabbrica.
Questione di gomme
Bartolini ha parlato con il giornalista inglese Mat Oxley, rilasciando una intervista nella quale, per la prima volta, si parla diffusamente del nuovo motore a V, una scelta che Yamaha sposerà nel breve-medio periodo, anche dopo l'introduzione del nuovo regolamento, in vigore a partire dal 2027. "La parte difficile non è costruire il motore V4, ma la moto che ci sta intorno. Per fare funzionare le gomme dobbiamo andare nella direzione presa dagli altri costruttori".
Anche l'aerodinamica sarà influenzata dal nuovo motore. "Un quattro in linea è più largo, quindi l'aerodinamica va sviluppata in lungo, mentre con un V4 la moto è più stretta e l'aerodinamica può essere sviluppata in largo". Le nuove regole tra l'altro prevedono che le moto siano più strette, quindi la M1 come la conosciamo avrebbe ulteriori difficoltà a ospitare una efficace areodinamica sulla sua carena.
Doppio binario
Yamaha però non abbandonerà il progetto quattro in linea, e se il V4 non sarà più competitivo della M1 nella configurazione attuale, si andrà avanti - o si tornerà indietro- sulla moto che Quartararo e Rins stanno utilizzando al momento. A quanto pare nel team Yamaha non c'è convinzione sul fatto che il quattro in linea faccia più fatica del V4 a produrre cavalleria. "Non so se sia vero che i V4 producono più potenza. Sulla carta, forse sì, ma quando parliamo con Marmorini, è ancora convinto che un quattro in linea possa dare la stessa potenza o più, quindi penso che la spinta principale per passare a un V4 non sia la potenza".
I conti in tasca
Bartolini ha quantificato in un secondo circa il distacco da Ducati. Non è poco, ma non è un abisso. Date su quando entrerà in pista il nuovo motore non ne sono state fornite ufficialmente, anche se c'è chi ritiene che non bisognerà aspettare la metà del 2025 per toccare con mano il nuovo corso Yamaha.