MotoGP, Zarco: “Dorna mi ha aiutato a passare il confine”
MotoGP news – Mercoledì 3 giugno Johann Zarco si è allenato sul circuito di Montmelò, in Catalogna, alla guida di una Panigale Superbike e ha raccontato la difficoltà di arrivare in Spagna dalla Francia
Image
MotoGP
"È necessario guidare ad alta velocità"
Tutto sta piano piano tornando alla normalità e anche i piloti sono potuti tornare in pista ad allenarsi in vista del campionato 2020. L’ultimo portacolori della MotoGP a tornare in pista è stato Johann Zarco che ha raggiunto il circuito di Montmelò, sede dell’appuntamento che si disputa in Catalogna, dove ha guidato una Ducati Panigale Superbike. Il francese è potuto tornare a spingere al massimo, tanto da superare i 300 km/h, ma la giornata non è stata senza complicazioni. Infatti Zarco è stato fermato dalla polizia al confine tra Francia e Spagna e gli sono stati chiesti i documenti prima di poter proseguire il suo viaggio. Al sito ufficiale MotoGP Zarco ha spiegato: “Sono stato fortunato e grazie a Dorna che mi aveva dato i documenti mi hanno lasciato passare. Senza questi non sarei potuto arrivare al circuito per allenarmi”. Fortunatamente non ci sono state brutte sorprese e il pilota del team Avintia Racing ha potuto raggiungere la destinazione e finalmente tornare in una pista del calendario: “Ho un buon feeling con questa moto. È possibile andare molto veloce. È importante perché ho visto che la mia mente stava perdendo un po’ di riflessi. È necessario guidare ad alta velocità per abituarsi ed essere pronti per la prima gara di campionato, che si terrà a Jerez a luglio”. Con lui in pista c’erano anche Jorge Martin, pilota di Moto2 che il prossimo anno potrebbe passare in MotoGP nel team Pramac, e i due portacolori della Moto3 Xavi Vierge e Raul Fernandez.
Al momento, invece, l’unico pilota della MotoGP che è potuto tornare a guidare la sua vera motogp è stato Pol Espargaro, che ha svolto due giorni di test privati sul circuito del Red Bull Ring, in Austria, con la sua KTM RC16.
Tutto sta piano piano tornando alla normalità e anche i piloti sono potuti tornare in pista ad allenarsi in vista del campionato 2020. L’ultimo portacolori della MotoGP a tornare in pista è stato Johann Zarco che ha raggiunto il circuito di Montmelò, sede dell’appuntamento che si disputa in Catalogna, dove ha guidato una Ducati Panigale Superbike. Il francese è potuto tornare a spingere al massimo, tanto da superare i 300 km/h, ma la giornata non è stata senza complicazioni. Infatti Zarco è stato fermato dalla polizia al confine tra Francia e Spagna e gli sono stati chiesti i documenti prima di poter proseguire il suo viaggio. Al sito ufficiale MotoGP Zarco ha spiegato: “Sono stato fortunato e grazie a Dorna che mi aveva dato i documenti mi hanno lasciato passare. Senza questi non sarei potuto arrivare al circuito per allenarmi”. Fortunatamente non ci sono state brutte sorprese e il pilota del team Avintia Racing ha potuto raggiungere la destinazione e finalmente tornare in una pista del calendario: “Ho un buon feeling con questa moto. È possibile andare molto veloce. È importante perché ho visto che la mia mente stava perdendo un po’ di riflessi. È necessario guidare ad alta velocità per abituarsi ed essere pronti per la prima gara di campionato, che si terrà a Jerez a luglio”. Con lui in pista c’erano anche Jorge Martin, pilota di Moto2 che il prossimo anno potrebbe passare in MotoGP nel team Pramac, e i due portacolori della Moto3 Xavi Vierge e Raul Fernandez.
Al momento, invece, l’unico pilota della MotoGP che è potuto tornare a guidare la sua vera motogp è stato Pol Espargaro, che ha svolto due giorni di test privati sul circuito del Red Bull Ring, in Austria, con la sua KTM RC16.
Foto e immagini
Aggiungi un commento