MotoGP, Suppo: “Ho rispetto per quanto fatto da Ducati, non lo stesso per Honda”
MotoGP news – Da due stagioni Livio Suppo non è più nel paddock della classe regina, ma segue sempre le vicende del Motomondiale: le ultime mosse di Honda non lo convincono per nulla, mentre dà un giudizio positivo su quanto fatto da Ducati con l'arrivo di Gigi Dall'Igna
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"Non tutti sono come Marc Márquez"
Due anni fa Livio Suppo ha deciso di abbandonare il paddock della MotoGP, ma segue sempre le vicende della classe regina. Intervistato durante la trasmissione MotoGP Round Table non è stato affatto tenero sulla recente gestione di Honda, ultima casa per cui ha lavorato: “Sembra che da quando io e Nakamoto siamo andati via, eccetto per quello che riguarda Marc Marquez che era già lì, tutto quello che hanno fatto non sia stato un grande successo, perché la storia con Jorge Lorenzo è stata un disastro. Come anche perdere Dani e lasciarlo andare come collaudatore in KTM. Adesso se è vero che hanno firmato con Pol Espargaro, è strano che abbiano lasciato andare Alex Marquez prima ancora di vederlo in pista. Ho molto rispetto per quello che ha fatto Ducati finora e un po’ meno per quello che sta facendo Honda”. Suppo evidentemente non comprende la mossa di declassare Alex Marquez, debuttante nel team HRC senza averlo potuto valutare in pista: “Quando sono arrivato in HRC, c’era la politica di firmare con i debuttanti un contratto triennale: nella prima stagione non gli chiedevi nulla, nella seconda doveva iniziare a fare qualche risultato e se nella terza non otteneva alcun risultato, allora lo cambiavi. Credo che questa fosse la forma seria di avere un debuttante, perché non tutti sono come Marc Márquez”.
Il suo apprezzamento va invece a Ducati, con cui nel 2007 ha vinto il titolo, e ha raccontato: “Da fuori è difficile giudicare, ci sono molti aspetti che possono influire nelle tue decisioni e bisogna essere dentro per capire le cose. Da quando ho lasciato Ducati, nel 2009, hanno vissuto momenti difficili, ma da quando è arrivato Dall’Igna, passo dopo passo, hanno messo le cose al loro posto. Non hanno fatto un rivoluzione, Gigi ha potuto mettere le persone adeguate nella direzione giusta e la moto ha fatto un grande passo in avanti. Guardando la situazione piloti, invece, con Jorge Lorenzo è facile dire adesso che è stato un errore non rinnovarlo, ma quando hanno preso quella decisione era una scelta corretta”.
Due anni fa Livio Suppo ha deciso di abbandonare il paddock della MotoGP, ma segue sempre le vicende della classe regina. Intervistato durante la trasmissione MotoGP Round Table non è stato affatto tenero sulla recente gestione di Honda, ultima casa per cui ha lavorato: “Sembra che da quando io e Nakamoto siamo andati via, eccetto per quello che riguarda Marc Marquez che era già lì, tutto quello che hanno fatto non sia stato un grande successo, perché la storia con Jorge Lorenzo è stata un disastro. Come anche perdere Dani e lasciarlo andare come collaudatore in KTM. Adesso se è vero che hanno firmato con Pol Espargaro, è strano che abbiano lasciato andare Alex Marquez prima ancora di vederlo in pista. Ho molto rispetto per quello che ha fatto Ducati finora e un po’ meno per quello che sta facendo Honda”. Suppo evidentemente non comprende la mossa di declassare Alex Marquez, debuttante nel team HRC senza averlo potuto valutare in pista: “Quando sono arrivato in HRC, c’era la politica di firmare con i debuttanti un contratto triennale: nella prima stagione non gli chiedevi nulla, nella seconda doveva iniziare a fare qualche risultato e se nella terza non otteneva alcun risultato, allora lo cambiavi. Credo che questa fosse la forma seria di avere un debuttante, perché non tutti sono come Marc Márquez”.
Il suo apprezzamento va invece a Ducati, con cui nel 2007 ha vinto il titolo, e ha raccontato: “Da fuori è difficile giudicare, ci sono molti aspetti che possono influire nelle tue decisioni e bisogna essere dentro per capire le cose. Da quando ho lasciato Ducati, nel 2009, hanno vissuto momenti difficili, ma da quando è arrivato Dall’Igna, passo dopo passo, hanno messo le cose al loro posto. Non hanno fatto un rivoluzione, Gigi ha potuto mettere le persone adeguate nella direzione giusta e la moto ha fatto un grande passo in avanti. Guardando la situazione piloti, invece, con Jorge Lorenzo è facile dire adesso che è stato un errore non rinnovarlo, ma quando hanno preso quella decisione era una scelta corretta”.
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