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MotoGP Starting Grid: Portimao è una giostra, Bastianini pronto a divertirsi

Il riminese è in testa al mondiale e in Portogallo cercherà il terzo successo stagionale. Marquez sarà in grado di provare a rovinargli la festa, ma anche Quartararo e Oliveira hanno dimostrato di sapere vincere in Algarve
Il motomondiale approda in Europa e la quinta gara dell'anno si correrà a Portimao, per il gran premio del Portogallo. Andiamo allora a vedere le novità sulla griglia di partenza insieme al nostro Guido Sassi, in MotoGP Starting Grid.

Cosa succede
La MotoGP 2022 è ancora in larga parte incomprensibile, ma Enea Bastianini è stato il primo pilota a vincere due gare in questa stagione. Il leader del mondiale ha dato uno scossone agli equilibri in casa Ducati e più in generale alle gerarchie della classe regina. Il suo nome è quindi anche al centro del mercato, con rumors che lo danno nel mirino di HRC. A più di un osservatore lo stile del ducatista è apparso simile a quello di Marc Marquez, un paragone difficile da sostenere, ma anche molto stimolante. Honda ovviamente non ha rilasciato dichiarazioni a riguardo, ma è chiaro che l'interesse della prima forza – economica per lo meno- del campionato non possa lasciare indifferente l'entourage della Bestia, almeno fino a quando Enea non avrà sull'altro piatto della bilancia un'offerta per una moto ufficiale.
In Ducati c'è una certa abbondanza di talento al momento, e oltre a Bastianini ci sono da soddisfare le ambizioni di Jorge Martin. Vero è che lo spagnolo una GP22 in mano ce l'ha già, ma come sempre è il team factory quello che accende davvero l'interesse dei piloti. E se alla fine fosse proprio Martinator – spagnolo come Marc- l'obiettivo dei dirigenti HRC? Da oltre un quarto di secolo è Repsol il partner di Honda in top class, e avere un pilota di bandiera è un plus non indifferente per ogni sponsor.

Che numeri
61 punti in classifica, che poi sono solo 5 in più di Alex Rins, che segue Bastianini a breve distanza nella generale. Il riminese per ora ha comandato la graduatoria dopo 3 gare su 4, ma la concorrenza è abbondante e variegata. I primi 6 piloti sono racchiusi nello spazio di 20 punti, e sono rappresentate tutte le case a eccezione di Honda. Marquez d'altronde è distante 40 punti dalla prima posizione, ma quando c'è di mezzo Magic Marc, i conti si possono fare solo a stagione finita.
I primi due rider in classifica sono anche gli unici che sono riusciti a salire sul podio per 2 volte, a ulteriore riprova di un equilibrio mai visto in classe regina da quando c'è la MotoGP.
In questo senso, Portimao non aiuta a chiarirsi le idee: 3 gare corse in Algarve e altrettanti vincitori su 3 moto differenti: Miguel Oliveira (KTM) è stato il primo ad alzare la coppa del primo classificato nel 2020, seguito da Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati). Tutti e tre avevano anche realizzato la pole, e condotto gare sostanzialmente simili, in fuga fin dalle prime battute.

La sfida
Come accennato sopra, c'è un campionato nel campionato in corso in questa stagione 2020: il “monomarca” Ducati conta ben 8 moto in gara, e se Bastianini è stato l'unico in grado di vincere fino a oggi, dietro di lui sono emersi a turno altri protagonisti in ordine sparso. Jack Miller è quello messo meglio in classifica – alla pari Johann Zarco-: un terzo e un quarto posto si sono alternati a un ritiro e a una prestazione mediocre per Thriller Miller. L'australiano sta cercando ancora di comprendere al meglio la nuova Desmosedici, e in questa difficoltà è accomunato da Pecco Bagnaia, che il podio ancora non lo ha visto e sta cercando di raddrizzare un inizio di campionato da incubo. Meglio è andata a Jorge Martin, che ha solo 28 punti ma qualche acuto lo ha mostrato: il secondo posto in Argentina e due pole position su quattro qualifiche. Poi ci sono i due rookie e Luca Marini: soprattutto Marco Bezzecchi e Maro hanno avuto lampi di competitività, ma bisogna iniziare a dare un po' più consistenza alle prestazioni.

Questa è storia
Fabio Quartararo l'anno scorso ha dominato la gara portoghese di aprile, e in quell'occasione ha messo le basi per una leadership in campionato che poi lo ha portato al titolo. Il francese a Portiamo aveva vinto il secondo gp consecutivo su tre, realizzando anche la prima di 5 pole position consecutive. Gran parte delle affermazioni di El Diablo sono state costruite al sabato, perché si sa che la Yamaha è moto che deve potere disegnare le proprie traiettorie ed evitare di rimanere intruppata nel gruppo, dove carenza di motore e surriscaldamento delle gomme le impediscono di performare. Anche Franco Morbidelli ha confermato negli anni il buon rendimento della M1 a Portimao, e le moto di Iwata saranno da tenere in considerazione per tutto il weekend.

Hot spot
Portimao ha un passato decisamente breve nella storia del motomondiale, ma il rollercoaster portoghese si è fatto apprezzare per la varietà del layout e alcuni punti davvero interessanti. Uno di questi è la curva 5, dove si arriva in discesa dal lungo saliscendi della prima sezione. La decelerazione è di oltre 170 chilometri orari, la staccata dura ben 5 secondi e si finisce dentro una sorta di buca con una traiettoria quasi obbligata. Si possono portare attacchi, ma anche finire lunghi o peggio, cadere. Vittime illustri sono state Alex Rins e Fabio Quartararo, che hanno perso l'anteriore e sono finiti ad assaggiare la ghiaia.
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