MotoGP Starting Grid: il Sachsenring aspetta il ritorno di Marquez alla vittoria
L'otto volte campione del mondo proverà a imporsi per la prima volta con la Desmosedici, sul tracciato che lo ha visto trionfare in 10 occasioni e che l'anno scorso gli ha fatto maturare la decisione di lasciare Honda dopo un weekend terribile
Ci siamo: questo weekend si corre l'ultimo gran premio prima della pausa estiva al Sachsenring e per Marc Marquez è la grande occasione per centrare la sua prima vittoria in Ducati. La Desmosedici gli darà sicuramente una mano a fare meglio che l'anno scorso, quando si era infortunato con una Honda davvero poco competitiva, ma non ci si può dimenticare di Bagnaia e Martin, entrambi armati di buone frecce al loro arco. Andiamo allora a vedere Promossi&Bocciati del gran premio di Germania.
Ultime notizie
Il mercato ha finalmente preso una forma quasi definitiva: Pramac ha fatto la scelta più logica, accordandosi con Yamaha per avere due M1 a partire dall'anno prossimo. Le Ducati sulla griglia scenderanno così a sei e al momento la corsa dei piloti è per assicurarsi due delle quattro selle ancora disponibili. Alex Marquez infatti ha rinnovato con Gresini, Fermin Aldeguer ha un contratto con Ducati e sarà allocato presumibilmente in VR46, che già lo aveva cercato l'anno scorso. Delle due moto libere, una sarà una factory: il merito vorrebbe che andasse a Fabio Di Giannantonio, il miglior pilota in campionato dietro il terzetto Martin-Bagnaia-Marquez, ma non è detto che il romano rimanga nel team di Valentino. Anche Franco Morbidelli vorrebbe proseguire con la Desmosedici, mentre in Gresini si parla di una possibilità per Jack Miller o di una promozione dalla Moto2 per Sergio Garcia o Alonso Lopez. Aprilia, Honda e Yamaha dovranno perciò aspettare questi incastri, e prendere di conseguenza quello che rimarrà.
Nel frattempo ci sono stati un paio di aggiustamenti temporanei e minori: Aleix Espargaro ha firmato come tester per la Honda e Remy Gardner correrà invece come sostituto dell'infortunato Alex Rins sulla seconda Yamaha M1 del team ufficiale. Quello dell'australiano è un ritorno nella classe regina, dove aveva corso nel 2022 con KTM.
Che numeri
Quelli di Pecco Bagnaia sono sempre più stratosferici. 23 vittorie in MotoGP, l'equivalente di quanto era riuscito a fare Stoner con la moto di Borgo Panigale. Certo, la Desmosedici di Casey era un cavallo imbizzarrito che solo lui riusciva domare, quella di oggi è l'oggetto del desiderio dell'intera griglia. Ma comunque Pecco si è ritagliato un posto importante nella storia del marchio: 2 titoli mondiali non li aveva vinti nessuno e come ha sottolineato Tardozzi, da quando ha cominciato a imporsi Bagnaia ha ottenuto 23 successi su 54 gran premi corsi. È quasi la metà delle gare disputate, una media impressionante.
E poi ci sono le cifre di una stagione iniziata con qualche ko di troppo nelle Sprint ed esplosa nelle ultime gare, con 5 successi consecutivi tra corse del sabato e della domenica. Bagnaia ha 190 punti, solo 4 in meno dell'anno passato ma con una vittoria in più. Il distacco da Martin è di appena 10 lunghezze e - con metà campionato ancora da correre- ci sarà da divertirsi.
La sfida
Marc Marquez ha vinto per 10 anni consecutivi al Sachsenring: 8 volte in MotoGP, una in Moto2 e una in classe 125. Negli ultimi due anni, quando Quartararo e Martin sono saliti sul gradino più alto del podio, non ha corso. Nel 2023 ha saltato la gara per infortunio, dopo essere ripetutamente caduto nelle prove, maturando la conclusione definitiva che era il momento di lasciare Honda. La domanda che tutti un po' si pongono è se riuscirà finalmente a sbloccarsi: il successo manca da due anni e mezzo e la pista tedesca assume i contorni del luogo dove il processo di rinascita può finalmente completarsi. Bagnaia e Martin permettendo, perché il primo è nello stato di forma di cui abbiamo scritto sopra, mentre il secondo ha fatto sua tanto la Sprint che la gara lunga nella passata edizione.
Pista che vai
C'è una ragione che vale più delle altre nello spiegare il perché Marc Marquez va così forte al Sachsenring: la pista è sinistrorsa e conta ben 10 curve su 13 che girano a sinistra. È noto che l'otto volte campione del mondo ha un plus quando la moto piega a sinistra e anche se nessuno ha capito mai a cosa sia dovuto, sarà una bella gatta da pelare per tutti. Per il resto il Sachsenring è un tracciato breve ma tecnico, con la famosa Waterfall che è una della curve più difficili da affrontare del mondiale: una picchiata cieca da quasi 300 chilometri orari. Attenzione alla pioggia, sempre in agguato.