MotoGP Rewind: Australia 2015, scintille tra Rossi, Marquez e Iannone
La gara che ha portato Valentino ad accusare Marc di essere scorretto rimarrà una delle più avvincenti degli ultimi anni: Lorenzo va in fuga, ma è braccato da un terzetto velocissimo che non si risparmia staccate al limite e sorpassi
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Tutti ricordano ovviamente il gran premio della Malesia 2015, il contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez che decretò lo scoppio della guerra tra i due campioni. Ma la tensione tra l'italiano e lo spagnolo era salita di livello alla vigilia della gara stessa, quando il 46 aveva accusato il pilota di Cervera di averlo deliberatamente rallentato nel precedente gp.
Quel gran premio era il gp d'Australia, che motogp.com mette a disposizione tra le gare visibili gratuitamente in streaming per una settimana e che qui ripercorriamo nelle sue fasi salienti con il MotoGP Rewind del nostro Guido Sassi.
Partenza a cannone
In pole position a Phillip Island c'è Marc Marquez, ma allo spegnimento dei semafori è Andrea Iannone il più veloce di tutti. Anche Lorenzo, che insegue Rossi a -18 nella classifica mondiale, parte a razzo e dopo la curva Siberia passa all'esterno il 93. Pedrosa è assatanato e dà del filo da torcere al compagno di squadra, la gara si preannuncia elettrizzante. Al secondo giro il 29 della Ducati polverizza un gabbiano in curva 10, Valentino segna il miglior giro veloce e si aggrega al gruppo di testa.
Primi fuochi
Mancano 22 giri, per la prima volta in questa gara Rossi e Marquez si trovano a battagliare direttamente per la seconda posizione, mentre Lorenzo allunga in testa. Valentino è molto veloce; la Honda di Marc sbacchetta paurosamente in curva, si impenna in rettilineo, ma il 93 riesce a rimanere lì e anzi a rimettersi tra i due piloti Yamaha. Lo spagnolo fa l'elastico per una dozzina di giri: a tratti riguadagna sul maiorchino, in certi momenti perde. Vale ha il suo da fare a non perdere terreno e a respingere gli assalti di Iannone, una vera spina nel fianco.
Un finale thrilling
A 11 giri dal termine Marquez rompe gli indugi e passa Lorenzo, ma la fuga non riesce. Anzi nel volgere di poche tornate Lorenzo torna davanti e persino Iannone, che nel frattempo ha ripreso sia il 46 che il 93, riesce a mettersi davanti a loro per qualche curva (a tre giri dal termine con una manovra da panico alla 10, dove passa in un sol colpo Marquez in staccata e Rossi all'esterno). Una settimana dopo Valentino dirà che Marquez “aveva un passo nettamente migliore, sapeva di potere riprendere Jorge in tre soli giri e lo ha lasciato andare. Mi ha rallentato, cercava di mettere in mezzo altri piloti”. All'ultimo giro il 93 realizza l'impensabile: gira un secondo più forte di tutti e prendendosi diversi rischi va vincere passando Lorenzo ancora una volta alla 10. Iannone beffa Valentino e prende il terzo posto: Lorenzo guadagna 7 punti su Rossi e si porta a -11 in classifica.
Marquez ovviamente rigetterà le accuse di Rossi, dicendo che non avrebbe mai rischiato la vittoria all'ultimo giro se avesse davvero avuto del margine da giocarsi; il resto della storia la conosciamo. Per fortuna Phillip Island 2015, dal punto di vista dello spettacolo puro, rimane una delle gare più belle degli ultimi anni
Quel gran premio era il gp d'Australia, che motogp.com mette a disposizione tra le gare visibili gratuitamente in streaming per una settimana e che qui ripercorriamo nelle sue fasi salienti con il MotoGP Rewind del nostro Guido Sassi.
Partenza a cannone
In pole position a Phillip Island c'è Marc Marquez, ma allo spegnimento dei semafori è Andrea Iannone il più veloce di tutti. Anche Lorenzo, che insegue Rossi a -18 nella classifica mondiale, parte a razzo e dopo la curva Siberia passa all'esterno il 93. Pedrosa è assatanato e dà del filo da torcere al compagno di squadra, la gara si preannuncia elettrizzante. Al secondo giro il 29 della Ducati polverizza un gabbiano in curva 10, Valentino segna il miglior giro veloce e si aggrega al gruppo di testa.
Primi fuochi
Mancano 22 giri, per la prima volta in questa gara Rossi e Marquez si trovano a battagliare direttamente per la seconda posizione, mentre Lorenzo allunga in testa. Valentino è molto veloce; la Honda di Marc sbacchetta paurosamente in curva, si impenna in rettilineo, ma il 93 riesce a rimanere lì e anzi a rimettersi tra i due piloti Yamaha. Lo spagnolo fa l'elastico per una dozzina di giri: a tratti riguadagna sul maiorchino, in certi momenti perde. Vale ha il suo da fare a non perdere terreno e a respingere gli assalti di Iannone, una vera spina nel fianco.
Un finale thrilling
A 11 giri dal termine Marquez rompe gli indugi e passa Lorenzo, ma la fuga non riesce. Anzi nel volgere di poche tornate Lorenzo torna davanti e persino Iannone, che nel frattempo ha ripreso sia il 46 che il 93, riesce a mettersi davanti a loro per qualche curva (a tre giri dal termine con una manovra da panico alla 10, dove passa in un sol colpo Marquez in staccata e Rossi all'esterno). Una settimana dopo Valentino dirà che Marquez “aveva un passo nettamente migliore, sapeva di potere riprendere Jorge in tre soli giri e lo ha lasciato andare. Mi ha rallentato, cercava di mettere in mezzo altri piloti”. All'ultimo giro il 93 realizza l'impensabile: gira un secondo più forte di tutti e prendendosi diversi rischi va vincere passando Lorenzo ancora una volta alla 10. Iannone beffa Valentino e prende il terzo posto: Lorenzo guadagna 7 punti su Rossi e si porta a -11 in classifica.
Marquez ovviamente rigetterà le accuse di Rossi, dicendo che non avrebbe mai rischiato la vittoria all'ultimo giro se avesse davvero avuto del margine da giocarsi; il resto della storia la conosciamo. Per fortuna Phillip Island 2015, dal punto di vista dello spettacolo puro, rimane una delle gare più belle degli ultimi anni
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