MotoGP Germania: impegno moderato per i freni Brembo
Secondo le analisi dei tecnici Brembo, il circuito del Sachsenring non ha tante staccate impegnative ma sono poco intervallate tra loro. La frenata più stancante per moto e piloti è quella per la prima curva
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MotoGP
Poche ma toste
Dal 30 giugno al 2 luglio sul circuito del Sachsenring è in programma il GP di Germania, nona tappa del Motomondiale 2017. Quella tedesca è l’unica pista della MotoGP di lunghezza inferiore ai 4 km: nonostante questo, conta ben 13 curve intervallate da rettilinei piuttosto corti (al massimo 700 metri per quello di arrivo). La tortuosità si traduce in un utilizzo modesto dei freni, che però tendono a surriscaldarsi per la mancanza di rettilinei in cui rinfrescarsi. Le frenate sono 7 per un totale di 19 secondi al giro, record negativo dopo Phillip Island. I tecnici Brembo, su una scala di difficoltà da 1 a 5, hanno dato al circuito tedesco un punteggio di 3. Il Sachsenring si contraddistingue per quattro frenate violente da almeno 1,4 g ed altre tre comprese tra 0,6 e 0,7 g che abbassano la media sul giro a 1,10 g. L’unica staccata considerata altamente impegnativa per i freni Brembo è quella alla prima curva: è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e le moto, che arrivano in fondo al dritto a 291 km/h ed entrano in curva a 74 km/h dopo 244 metri di frenata. La leva del freno viene “spremuta” per 5,2 secondi e restituisce al pilota una decelerazione di 1,5 g. La curva 13, quella che precede il rettilineo di arrivo, richiede lo stesso carico sulla leva e la stessa pressone dell’impianto, ma per soli 3 secondi e 129 metri. Le altre frenate, invece, sono classificate come medie o light.
Dal 30 giugno al 2 luglio sul circuito del Sachsenring è in programma il GP di Germania, nona tappa del Motomondiale 2017. Quella tedesca è l’unica pista della MotoGP di lunghezza inferiore ai 4 km: nonostante questo, conta ben 13 curve intervallate da rettilinei piuttosto corti (al massimo 700 metri per quello di arrivo). La tortuosità si traduce in un utilizzo modesto dei freni, che però tendono a surriscaldarsi per la mancanza di rettilinei in cui rinfrescarsi. Le frenate sono 7 per un totale di 19 secondi al giro, record negativo dopo Phillip Island. I tecnici Brembo, su una scala di difficoltà da 1 a 5, hanno dato al circuito tedesco un punteggio di 3. Il Sachsenring si contraddistingue per quattro frenate violente da almeno 1,4 g ed altre tre comprese tra 0,6 e 0,7 g che abbassano la media sul giro a 1,10 g. L’unica staccata considerata altamente impegnativa per i freni Brembo è quella alla prima curva: è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e le moto, che arrivano in fondo al dritto a 291 km/h ed entrano in curva a 74 km/h dopo 244 metri di frenata. La leva del freno viene “spremuta” per 5,2 secondi e restituisce al pilota una decelerazione di 1,5 g. La curva 13, quella che precede il rettilineo di arrivo, richiede lo stesso carico sulla leva e la stessa pressone dell’impianto, ma per soli 3 secondi e 129 metri. Le altre frenate, invece, sono classificate come medie o light.
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