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MotoGP - Campinoti punge Ducati: "Con Marquez nel box ci sarà molta tensione"

Il patron Pramac non condivide le scelte di Borgo Panigale ma non mette in dubbio la correttezza dei vertici in questo finale di stagione. "Ducati con noi si sta comportando in modo impeccabile".

Le schermaglie tra Paolo Campinoti - patron del team Prima Pramac- e Ducati proseguono. Solo qualche giorno fa, il direttore generale di Ducati Corse aveva sottolineato che la casa bolognese non farà assolutamente favoritismi in questo finale di campionato, fornendo lo stesso identico materiale tecnico tanto a Pecco Bagnaia che a Jorge Martin. Gli aggiornamenti alla GP24 sono stati bloccati: il vantaggio della Desmosedici sui concorrenti è grande e in questa fase della stagione non è assolutamente una priorità inserire novità che andrebbero a creare solo confusione. I malumori però non sembrano diradarsi.

Voci incontrollabili

"Radio paddock" però trasmette 24 ore su 24 e capita di sentire le solite voci di corridoio: "Ducati favorirà il suo pilota ufficiale" "È normale che in Ducati non vogliano vedere il numero uno andare in Aprilia". Per quanto siano "malignità" comprensibili, non hanno però una giustificazione, per il semplice fatto che si può dire tutto e il contrario di tutto, ma l'unica cosa che conta - fino a prova contraria- è la voce di chi dirige il carrozzone e Dall'Igna è stato chiaro nello smentire. D'altronde anche Paolo Campinosti non perde tempo dietro alle chiacchiere e sostiene la tesi del dg. "La Ducati con noi si sta comportando in modo impeccabile, da veri signori ma non avevo dubbi su questo" ha spiegato in un intervento al Festival dello Sport. 

Dopo l'apprezzamento nei confronti della politica di Ducati, Campinoti però si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe, riguardo alle motivazioni che l'hanno spinto a separarsi da Borgo Panigale dopo diciannove stagioni di sodalizio. "Hanno fatto una scelta che non condivido molto, credo che nel loro garage il prossimo anno ci sarà tensione. È inutile fare finta che non sia così. Non è il caso di parlarne con falso buonismo, ci sarà una situazione molto tesa. Hanno deciso di perdere tante persone che avevano la Ducati nel cuore. Parlo di noi, Pramac, di Martin, che credo meritasse una possibilità, e di Bastianini. Tutto per una sola persona".

Lo "sgarro" di Marquez

Campinoti non sembra avere digerito molto bene il "gran rifiuto" di Marquez a sposare il suo team nelle prossime due stagioni. L'otto volte campione del mondo si è conteso la sella del compagno di box di Pecco Bagnaia per il biennio 2025 e 2026 con Enea Bastianini e Jorge Martin, in quella che Gigi Dall'Igna ha rivelato essere una delle decisioni più complesse della sua carriera. Allo scorso gran premio d'Italia del Mugello, Marquez ha poi fatto intendere che non avrebbe accettato un collocamento diverso rispetto al team ufficiale, e avrebbe preferito in quel caso sposare il progetto di Aprilia o KTM. Bluff? Verità? A noi non è dato saperlo, ma l'effetto è stato ottenere quello che voleva. Campinoti si è ritrovato così a immaginare un futuro senza top rider a disposizione, e a quel punto ha deciso di scegliere il progetto di Yamaha, per aiutare Iwata a far tornare il alto la sua M1. La collaborazione della squadra toscana sarà a tutto tondo: nel 2025 Campinoti rileverà anche la gestione del team di Moto2 denominato MasterCamp, con l'obiettivo di fare crescere i talenti della casa giapponese.

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