MotoGP 2023, Bezzecchi e Marini: le ultime dichiarazioni prima dei test
MotoGP news - Luca Marini e Marco Bezzechi si affacciano a una nuova stagione nella categoria regina con chiari obiettivi, nuove consapevolezze e la stessa Ducati Desmosedici GP22 del team Mooney VR46. Ecco le loro dichiarazioni due settimane prima che cominci l'azione in pista, e alla vigilia dei test di Portimao
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"La Sprint Race non mi preoccupa"
La nuova stagione di MotoGP è ormai alle porte e le aspettative sono alte sul Mooney VR46 Racing Team dove Marco Bezzecchi e Luca Marini saranno alla guida della Ducati Desmosedici GP22. Bezzecchi, l’anno scorso miglior debuttante, ha già assaggiato il podio e guardando al campionato che lo attende ha ammesso: “È normale, soprattutto in MotoGP, che dopo un bell’anno le persone si aspettino sempre di più. Il mio obiettivo è di fare sempre meglio e continuare a crescere. Ripartire da dove ci eravamo fermati sarebbe fantastico, perché avevamo raggiunto un buon livello. Mi manca ancora un po’ di esperienza, però in ogni caso la mia squadra sarà in grado di aiutarmi a essere veloce”. L’obiettivo l’ha già detto più volte, ovvero vincere la prima gara di MotoGP: “Mi sento pronto per vincere. Non voglio fasciarmi la testa con troppe paranoie, però mi piacerebbe conquistare la mia prima vittoria. Ho tante gare per riuscirci e lavorerò duramente per farcela”. Per ora sono stati disputati i test di Sepang, in Malesia, dove tutto è andato bene, ma ha ammesso: “Dai test è emerso qualcosina di negativo, ma non riguarda la moto”. È tempo ora di pensare al nuovo format che li attende, con la novità della Sprint Race: “Non sono preoccupato, però ovviamente sarà strano. Non siamo abituati ad avere una gara il sabato. All’inizio non mi è piaciuto molto, poi pensandoci un po’ di più sono curioso di vedere come sarà. Mi sembra abbastanza divertente. Ho fatto qualche prova in Malesia. Non ho fatto la simulazione completa perché mi sono concentrato su altre cose, ma sarà interessante. È una possibilità in più per vincere una gara”.
Paragone realistico con Marini
Nel fine settimana tornerà in pista per affrontare i test di Portimao: “Ci sono ancora un po’ di cose da provare, alcune da capire. Durante un anno intero succedono talmente tante cose che se te ne ricordi la maggior parte, è un buon bagaglio. Fa la differenza. La conoscenza degli avversari è importante. In MotoGP si guarda anche il pelo, quindi bisogna conoscere tutti al meglio. E poi la moto: sapere come si guida una MotoGP, quali sono i punti dove bisogna fare più la differenza, è importante. Questo insieme di cose si ha dopo qualche anno. Non sono ancora all’altezza dei migliori. Penso di poterci arrivare, però vedo che ancora adesso c’è qualcosa che gli altri fanno meglio. È normale, devo essere bravo io a imparare più in fretta possibile e arrivare a rompere le scatole”. Le sensazioni che ha sono ottime: “Sono contento perché con la moto che ho mi trovo bene, non ho provato la GP23 per poter fare paragoni. Quella che ho mi piace e poi è una motivazione in più per cercare di stare davanti a chi guida la nuova Ducati”. Quest’anno inoltre avrà la stessa moto di Marini: “Non c’è mai stato un primo o secondo pilota ed è una grande fortuna della nostra squadra. Sono solo contento perché il paragone è ancora più realistico”.
Il nuovo approccio di Marini nel box
Luca Marini l’anno scorso ha svolto una stagione in crescendo e dopo aver dominato anche i test punta a concretizzare. Il pesarese ha ammesso: “La stagione sta iniziando nel migliore dei modi. Non vedo l’ora di provare la moto anche a Portimao, perché è una pista che mi piace molto, ma è complementare diversa da dove abbiamo provato finora. Se riuscissimo ad andare forte e essere tra i primi 5 anche lì, sarei davvero soddisfatto. Vorrebbe dire avere un buon pacchetto che funziona più o meno su ogni genere di pista. È sempre uno svantaggio avere la moto dell’anno precedente, però ti permette di avere più tempo per te, lavorare sui dettagli. All’inizio saremo competitivi, non penso che la GP23 sia troppo diversa dalla mia, ma loro durante la stagione avranno sempre qualche aggiornamento che sul tempo sul giro è difficile quantificare, ma sulla lunga distanza può fare la differenza”. Inizia un nuovo anno per Luca con diverse novità, la prima è l’approccio nel box: “Non voglio più sapere tutti i dettagli, voglio solo avere la moto e darò il massimo. Ho cambiato molto il mio modo di essere nel box, perché quando si sanno troppe cose mi condizionano. Sulla MotoGP di oggi c’è da pensare poco mentre si guida, dev’essere tutto pronto, ma devi essere sereno alla guida e dare i feedback alla squadra così prenderanno le decisioni. Senza che ci pensi io”.
Inoltre durante l’inverno ha lavorato anche su sé stesso: “Ho fatto tre mesi di crescita personale, arrivo con una bella mentalità, grazie anche ai risultati dei test. Mi sento molto bene. Avendo così tanto tempo per stare a casa, è stato interessante. Ho avuto modo di riguardarmi le gare, ripensare alle sensazioni che ho avuto e poi anche confrontarmi con il test a Valencia. Mi trovo molto bene con la squadra, mi diverto proprio con loro e nel tempo libero quando sono stato con loro è stato bello, è servito a dare una carica in più. Siamo così vicini ai miei sogni che quando ci pensi ogni giorno penso a dove sono arrivato. Sono fiero del mio lavoro e ne ho preso la consapevolezza. Siamo fortunati a essere piloti di MotoGP, ad avere un team così buono, a lottare per la vittoria. Siamo veramente unici e pochi nel mondo a provare queste emozioni”. A questo ha unito il solito allenamento con gli altri piloti della VR46 Riders Academy: “È stato un bell’inverno, stimolante per tutti noi. Siamo cresciuti molto noi quattro della MotoGP (Bezzecchi, Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia, ndr). C’è una sana competizione, ancora di più rispetto agli anni scorsi, perché siamo tutti pronti a lottare per un podio in una gara. È un bello stimolo nella quotidianità”.
"La qualifica sarà il 75% del weekend"
Da Portimao i piloti affronteranno la Sprint Race e si è allenato anche per questa: “Quest’inverno mi sono allenato sui sorpassi, anche al Ranch dove si crea una situazione abbastanza sicura e dove mi trovo molto bene a battagliare con gli altri. A sentire le dichiarazioni che ha fatto Danilo Petrucci sembra che la Sprint Race sia un disastro e in MotoGP penso che sia ancora peggio. Il problema è che permette a tutti di essere competitivi, anche chi magari la domenica non lo è. Ci alleneremo solamente praticandola. Ma la qualifica adesso è il 75% del weekend”. Infine una considerazione sullo sviluppo delle moto: “Con le ali e queste gomme diventerà sempre più difficile superare, le moto si scaldano tanto stando dietro alle altre. Fino a quando il regolamento è questo dovremo essere bravi a inventarci nuovi sorpassi. Andremo verso una MotoGP più complicata, dove a volte si dovrà rischiare tanto per superare”.
Foto e immagini
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