Suzuki svela i motivi del suo addio alla categoria regina
MotoGP news – A maggio è arrivata la notizia shock dell’addio di Suzuki alla MotoGP nonostante avesse firmato l’anno prima un contratto quinquennale con Dorna. Ora sono arrivate le spiegazioni
La precedenza alla sostenibilità
Succedeva appena dopo il Gran Premio di Jerez, a maggio. È iniziata a circolare la voce che Suzuki a fine anno avrebbe lasciato la MotoGP, ritirandosi nonostante un contratto a lungo termine firmato con Dorna, e poco dopo è arrivata l’ufficialità da parte della Casa di Hamamatsu. Oggi sul sito di MCN è riportata la spiegazione dei piani alti della Casa, Nobuo Fujii, Motorcycling Marketing Group Manager per Europa, Nord America e Oceania, ha spiegato: “Uno dei motivi alla base di questa decisione era reinvestire nella neutralità del carbonio. La neutralità del carbonio non è solo elettrificazione. Al momento Suzuki sta valutando varie possibilità, a seconda della cilindrata. Il nostro investimento riguarda quel tipo di moto e ciò che deve essere in futuro in una gamma Suzuki, al fine di seguire dove stanno andando la società e la leggi”.
"Correre nei campionati ci ha fornito nuove tecnologie"
Fujii ha continuato: “Dal punto di vista della produzione, una volta che produciamo e sviluppiamo una motocicletta completamente nuova, è meglio per noi sfruttare appieno la moto che abbiamo creato”. Dopo la notizia del ritiro dalla MotoGP è arrivata quella del ritiro dal campionato del mondo Endurance il 13 luglio: “Non è stata una grande sorpresa, dato che avevamo già sentito le notizie sulla MotoGP e avendo un'idea chiara dei livelli di investimento necessari per il futuro per portare nuovi modelli sul mercato, quindi penso che la strategia del top management è in realtà abbastanza chiara. Con il ritiro dalle corse stiamo investendo più tempo, energia e risorse nello sviluppo di prodotti futuri. Continueremo a portare nuovi modelli sul mercato. Correre nei campionati ci ha fornito nuove tecnologie che siamo stati in grado di utilizzare nel corso degli anni”. Ma ora lo sguardo è rivolto alla sostenibilità: “Siamo l'unico marchio nel Regno Unito ad avere una gamma di auto ibride al 100%. Questo dimostra l'impegno che abbiamo in quell'area. Ci sono molte differenze nell’ambito moto, in termini di dinamica di guida, prestazioni, il tutto a un prezzo accessibile. È una parte importante del cambiamento. Sicuramente vedremo metodi di propulsione alternativi, che siano elettrici o altro, entrare nella gamma. Perché, a parte tutto, la legislazione lo richiederà”.