Test MotoGP: Buriram, Ducati fa marcia indietro
Per il momento il motore che convince di più è il 2024, così come il telaio. Anche Yamaha sospende le valutazioni di ciclistica, ma promuove motore e aerodinamica. Honda ha preso la sua strada
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L'inizio del mondiale MotoGP si avvicina sempre di più e i test di Buriram sono gli ultimi prima del gran premio di Thailandia, che inaugurerà la stagione. Tutti i team - soprattutto quelli che non dispongono delle concessioni- sono alle prese con decisioni urgenti sul materiale da deliberare. Per ora regna l'incertezza in casa Ducati, mentre Honda e Yamaha sembrano avere scelto la loro strada.
Vecchio o nuovo?
In giornata Bagnaia e Marquez hanno provato motore, telaio e aerodinamica in vecchie e nuove configurazioni, anche se Pecco ha avuto qualche noia meccanica di troppo. Verso il finale della sessione, il tre volte campione del mondo ha fatto montare il nuovo pacchetto aerodinamico sulla vecchia GP24, ma non ha fatto tempo a effettuare dei giri in pista. Già nei giorni scorsi comunque il team manager Davide Tardozzi aveva dichiarato che l'opzione di proseguire con il vecchio motore era sul tavolo. Ora anche il telaio sembra in discussione, anche se il vero dato che emerge alla fine della prima giornata è che ogni decisione viene ulteriormente rimandata. "La scelta sul telaio comunque la possiamo prendere anche più avanti". Lo ha detto Bagnaia e d'altronde è abbastanza intuitivo: il motore va scelto e difficilmente i due piloti vorranno prendersi dei rischi. Abbinarlo al suo vecchio telaio sembra una scelta sensata, mentre il nuovo frame potrebbe venire eventualmente utilizzato anche a stagione in corso. Marquez è d'accordo su tutta la linea e vale la pena ricordare che per lui comunque la GP24 è già completamente nuova.
Honda respira
Zarco ha dichiarato a Sky Sport che la moto si comporta piuttosto bene con gomma nuova, il che permette di effettuare dei discreti time attack. Pollice verso invece per quanto riguarda il passo, dove la RC213V cala vistosamente. I problemi di trazione insomma non sono scomparsi nemmeno con la nuova moto. A ogni modo la direzione in HRC è stata presa sia per quanto riguarda motore che per il telaio e l'aerodinamica. Albesiano ritiene che la base sia invero piuttosto buona, e che si tratti soprattutto di coordinare al meglio le varie aree.
Quartararo insoddisfatto
Il francese nella prima giornata non si è trovato bene con nessuna delle due mescole provate, ragion per cui la giornata non è andata nel migliore dei modi nel box Yamaha, dove si spera che le gomme forniscano innanzitutto un migliore feeling con pista più pulita. A ogni modo il motore della M1 2025 è già stato deliberato, così come l'aerodinamica. Restano dubbi sul telaio, ma come in casa Ducati, anche per Iwata al momento non se ne preoccupano troppo, sapendo di potere fare marcia indietro in ogni momento.