MotoGP 2022, i dati Brembo al Sachsenring. Orari TV
MotoGP news – L'unico appuntamento della MotoGP in Germania si terrà questo fine settimana al Sachsenring, una pista che è mediamente impegnativa per i freni. L'azienda bergamasca leader nel settore degli impianti frenanti ha spiegato come si comportano le MotoGP su questa pista
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MotoGP
Il tracciato del Sachsenring ospiterà questo fine settimana il decimo appuntamento stagionale, dal punto di vista degli impianti frenanti si tratta di un tracciato mediamente impegnativo. A dirlo sono gli ingegneri Brembo che lavorano con tutti i piloti della MotoGP e che in una scala da 1 a 6 gli hanno attribuito una difficoltà di 3.
Il focus sul liquido freni
Oltre a pinze, dischi, pastiglie, pompe freno e pompe frizione, Brembo fornisce a tutti i piloti della MotoGP anche il fluido freni. Due le tipologie a disposizione: l’HTC64 contraddistinto da maggiore resistenza alle alte temperature ambientali ma da minore igroscopicità. Con quest’ultimo termine si intende la capacità di assorbire l’umidità presente nell’atmosfera. Per questo motivo laddove l’umidità è elevata il fluido freni viene sostituito ogni giorno. Un’operazione decisamente meno frequente in presenza di basse temperature con le quali i team optano per il fluido LFC 600, più stabile in termini di compressibilità e maggiormente igroscopico. Diversi sono anche i loro punti di ebollizione a secco: circa 315°C per LCF 600 contro i 335°C dell’HTC64.
Il fluido usato dalle moto stradali
Il fluido LCF 600 Plus è disponibile sul mercato, anche se è consigliato per l’utilizzo in pista: data la sua elevata igroscopicità, la sua durata è limitata. Tale periodo dipende da diverse variabili ma è in genere compreso tra 2.000 e 4.000 km. Può essere miscelato con altri fluidi racing Dot3 e Dot4, ma non va inserito negli impianti frenanti con parti in magnesio. Sui 270°C a secco è invece il punto di ebollizione del Brembo Dot 4 Sport.Evo 500++, consigliato per chi utilizza la moto su strada senza lesinare sulle prestazioni. Le sue ottime caratteristiche permettono un lungo chilometraggio prima della sua sostituzione: in genere da 12.000 a 24.000 km. Non va però usato in impianti predisposti per fluidi minerali.
I dettagli delle frenate sulla pista tedesca
Le caratteristiche del Sachsenring fanno sì che ci sia un ricorso modesto ai freni: le frenate sono 8, di cui 6 nelle curve a sinistra: soltanto in Austria e Thailandia ci sono meno frenate. Tre di queste frenate durano almeno 3 secondi e mezzo e ridotti sono anche gli spazi di frenata: in metà delle 8 staccate non si raggiungono nemmeno i 100 metri. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di 7,9 quintali.
Solo una frenata è impegnativa per i freni, un’altra è caratterizzata da media energia e le rimanenti sono tutte frenate a bassa energia. La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 294 km/h ed entrano in curva a 73 km/h dopo 265 metri di frenata. I piloti si attaccano ai freni per 5,9 secondi con un carico di 5,2 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,4 g.
Cliccate qui per sapere gli orari diretta TV del GP di Germania.
Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
Il focus sul liquido freni
Oltre a pinze, dischi, pastiglie, pompe freno e pompe frizione, Brembo fornisce a tutti i piloti della MotoGP anche il fluido freni. Due le tipologie a disposizione: l’HTC64 contraddistinto da maggiore resistenza alle alte temperature ambientali ma da minore igroscopicità. Con quest’ultimo termine si intende la capacità di assorbire l’umidità presente nell’atmosfera. Per questo motivo laddove l’umidità è elevata il fluido freni viene sostituito ogni giorno. Un’operazione decisamente meno frequente in presenza di basse temperature con le quali i team optano per il fluido LFC 600, più stabile in termini di compressibilità e maggiormente igroscopico. Diversi sono anche i loro punti di ebollizione a secco: circa 315°C per LCF 600 contro i 335°C dell’HTC64.
Il fluido usato dalle moto stradali
Il fluido LCF 600 Plus è disponibile sul mercato, anche se è consigliato per l’utilizzo in pista: data la sua elevata igroscopicità, la sua durata è limitata. Tale periodo dipende da diverse variabili ma è in genere compreso tra 2.000 e 4.000 km. Può essere miscelato con altri fluidi racing Dot3 e Dot4, ma non va inserito negli impianti frenanti con parti in magnesio. Sui 270°C a secco è invece il punto di ebollizione del Brembo Dot 4 Sport.Evo 500++, consigliato per chi utilizza la moto su strada senza lesinare sulle prestazioni. Le sue ottime caratteristiche permettono un lungo chilometraggio prima della sua sostituzione: in genere da 12.000 a 24.000 km. Non va però usato in impianti predisposti per fluidi minerali.
I dettagli delle frenate sulla pista tedesca
Le caratteristiche del Sachsenring fanno sì che ci sia un ricorso modesto ai freni: le frenate sono 8, di cui 6 nelle curve a sinistra: soltanto in Austria e Thailandia ci sono meno frenate. Tre di queste frenate durano almeno 3 secondi e mezzo e ridotti sono anche gli spazi di frenata: in metà delle 8 staccate non si raggiungono nemmeno i 100 metri. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di 7,9 quintali.
Solo una frenata è impegnativa per i freni, un’altra è caratterizzata da media energia e le rimanenti sono tutte frenate a bassa energia. La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 294 km/h ed entrano in curva a 73 km/h dopo 265 metri di frenata. I piloti si attaccano ai freni per 5,9 secondi con un carico di 5,2 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,4 g.
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Foto e immagini
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