MotoGP 2020, Vinales: “Le Suzuki sono su un altro livello”
MotoGP news – Tra i pretendenti per titolo c’è anche Maverick Vinales, lo spagnolo ha 19 punti di distacco dal leader Mir, ma ammette anche di avere diversi problemi di messa a punto sulla sua M1: Se c'è grip in pista la Yamaha è la moto migliore. Quando non c'è è impossibile guidare"
Image
MotoGP
"Se la moto funziona bene, saremo bravi"
Negli ultimi due anni Maverick Vinales ha ottenuto il terzo posto iridato, dietro a Marc Marquez e Andrea Dovizioso, e quest’anno è ancora in lotta per il titolo quando mancano tre gare alla fine. Lo spagnolo ha spiegato: “L'obiettivo è vincere il titolo. Ma con questi risultati incostanti e questa sensazione che ho sulla moto, sarà molto difficile. Stiamo facendo tanti errori, anche dal punto di vista tecnico”. I dubbi sono tanti: “Qualcosa che ancora non capisco è come riesco a guidare così veloce nelle FP4 e poi non riesco a eguagliare i tempi sul giro in gara - normalmente rischio di più e do il massimo in gara. Tutto quello che posso fare è restare calmo, rilassato e fornire le migliori informazioni per Yamaha”. Facendo un confronto con Mir pensa che sia difficile lottare per il titolo, o meglio: “È impossibile con la moto che abbiamo in questo momento. Le Suzuki sono su un altro livello. Basta vedere i risultati di Mir, che va a podio e non vince solo perché ha iniziato molto lontano. Le Suzuki hanno più velocità in curva, perdono meno metri. Non puoi recuperare tutto questo solo aprendo di più il gas”. Lo spagnolo ha chiuso settimo ad Aragon, davanti a Quartararo e ha spiegato: “Quando la nostra moto funziona bene dal venerdì si può vincere la gara. Ma quando non funziona non puoi fare nulla per farla funzionare. Siamo quelli che perdono più posizioni durante la gara. Se c'è grip in pista la Yamaha è la moto migliore. Quando non c'è è impossibile guidare”.
Nonostante queste difficoltà è a soli 19 punti dal leader, e ha spiegato: “Il campionato è vivo, quindi dobbiamo essere forti e trovare qualcosa, magicamente per essere veloci. Questo è tutto. Vedremo a Valencia, arriveremo a mente fresca. Proveremo a spingere. Se è più o meno la stessa cosa significa che dobbiamo cambiare qualcosa di grande. Se lo risolviamo, significa che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato da soli. Abbiamo delle idee ma sarà dura migliorare la moto perché non abbiamo migliorato nulla dai test in Malesia. Se la moto funziona bene, saremo bravi. Altrimenti cercheremo di sopravvivere e ottenere il massimo dei risultati”.
Guardate il calendario 2020 della top class e la classifica del campionato.
Negli ultimi due anni Maverick Vinales ha ottenuto il terzo posto iridato, dietro a Marc Marquez e Andrea Dovizioso, e quest’anno è ancora in lotta per il titolo quando mancano tre gare alla fine. Lo spagnolo ha spiegato: “L'obiettivo è vincere il titolo. Ma con questi risultati incostanti e questa sensazione che ho sulla moto, sarà molto difficile. Stiamo facendo tanti errori, anche dal punto di vista tecnico”. I dubbi sono tanti: “Qualcosa che ancora non capisco è come riesco a guidare così veloce nelle FP4 e poi non riesco a eguagliare i tempi sul giro in gara - normalmente rischio di più e do il massimo in gara. Tutto quello che posso fare è restare calmo, rilassato e fornire le migliori informazioni per Yamaha”. Facendo un confronto con Mir pensa che sia difficile lottare per il titolo, o meglio: “È impossibile con la moto che abbiamo in questo momento. Le Suzuki sono su un altro livello. Basta vedere i risultati di Mir, che va a podio e non vince solo perché ha iniziato molto lontano. Le Suzuki hanno più velocità in curva, perdono meno metri. Non puoi recuperare tutto questo solo aprendo di più il gas”. Lo spagnolo ha chiuso settimo ad Aragon, davanti a Quartararo e ha spiegato: “Quando la nostra moto funziona bene dal venerdì si può vincere la gara. Ma quando non funziona non puoi fare nulla per farla funzionare. Siamo quelli che perdono più posizioni durante la gara. Se c'è grip in pista la Yamaha è la moto migliore. Quando non c'è è impossibile guidare”.
Nonostante queste difficoltà è a soli 19 punti dal leader, e ha spiegato: “Il campionato è vivo, quindi dobbiamo essere forti e trovare qualcosa, magicamente per essere veloci. Questo è tutto. Vedremo a Valencia, arriveremo a mente fresca. Proveremo a spingere. Se è più o meno la stessa cosa significa che dobbiamo cambiare qualcosa di grande. Se lo risolviamo, significa che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato da soli. Abbiamo delle idee ma sarà dura migliorare la moto perché non abbiamo migliorato nulla dai test in Malesia. Se la moto funziona bene, saremo bravi. Altrimenti cercheremo di sopravvivere e ottenere il massimo dei risultati”.
Guardate il calendario 2020 della top class e la classifica del campionato.
Foto e immagini
Aggiungi un commento