MotoGP 2020, Quartararo: “Valentino Rossi il mio idolo, Marquez il riferimento in pista”
MotoGP news – Il francese è il nuovo leader della stagione 2020 e dopo otto gare la competitività in pista è davvero alta. Fabio Quartararo ha raccontato di quest’annata così particolare, ha spiegato a chi si ispira e ha parlato di uno dei suoi tanti tatuaggi, dedicato al suo animale preferito
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Come una tigre
Dopo il Gran Premio di Barcellona Fabio Quartararo è tornato a occupare la vetta della classifica iridata, ma Joan Mir gli è alle costole. Il francese ha soli 21 anni e al sito spagnolo Marca ha parlato dei suoi idoli in questi termini: “Valentino è stato il mio esempio quando ero piccolo. L’ho preso come modello. Ricordo la sua prima gara del 2005, a Jerez, quando io avevo sei anni. In quel momento mi dissi che volevo essere pilota di MotoGP. Provo molta passione verso questo sport e lui me la fa aumentare ancora di più per essere come lui. Oltre a lui anche Marc (Marquez) è un pilota da cui imparare, è molto forte mentalmente e al momento è lui il riferimento in pista”. Con l’assenza dello spagnolo la competitività in pista è molto alta e Quartararo ha ammesso: “Questo 2020 è un anno tutto strano, senza persone nel paddock e nelle tribune. Quando vai a casa devi fare molta attenzione con il coronavirus. È strano anche correre due volte sulla stessa pista. E poi vedere sei vincitori diversi in otto gare è particolare. In pista si vede che è tutto molto difficile, anche entrare nella Q2 a volte lo è. A Brno per esempio c’erano 20 piloti in mezzo secondo, è la cosa più impressionante di quest’anno”. Tra i piloti vincitori lui è l’unico ad aver ottenuto più successi.
Fra i tanti tatuaggi che ha sul corpo ce n’è uno in particolare a cui è legato e ha spiegato: “Ho una tigre tatuata sul braccio perché è il mio animale preferito. Mi piace molto ed è molto aggressivo. È l’animale che vorrei essere se dovessi scegliere”. Quella stessa aggressività che lui usa alla guida della sua Yamaha M1.
Dopo il Gran Premio di Barcellona Fabio Quartararo è tornato a occupare la vetta della classifica iridata, ma Joan Mir gli è alle costole. Il francese ha soli 21 anni e al sito spagnolo Marca ha parlato dei suoi idoli in questi termini: “Valentino è stato il mio esempio quando ero piccolo. L’ho preso come modello. Ricordo la sua prima gara del 2005, a Jerez, quando io avevo sei anni. In quel momento mi dissi che volevo essere pilota di MotoGP. Provo molta passione verso questo sport e lui me la fa aumentare ancora di più per essere come lui. Oltre a lui anche Marc (Marquez) è un pilota da cui imparare, è molto forte mentalmente e al momento è lui il riferimento in pista”. Con l’assenza dello spagnolo la competitività in pista è molto alta e Quartararo ha ammesso: “Questo 2020 è un anno tutto strano, senza persone nel paddock e nelle tribune. Quando vai a casa devi fare molta attenzione con il coronavirus. È strano anche correre due volte sulla stessa pista. E poi vedere sei vincitori diversi in otto gare è particolare. In pista si vede che è tutto molto difficile, anche entrare nella Q2 a volte lo è. A Brno per esempio c’erano 20 piloti in mezzo secondo, è la cosa più impressionante di quest’anno”. Tra i piloti vincitori lui è l’unico ad aver ottenuto più successi.
Fra i tanti tatuaggi che ha sul corpo ce n’è uno in particolare a cui è legato e ha spiegato: “Ho una tigre tatuata sul braccio perché è il mio animale preferito. Mi piace molto ed è molto aggressivo. È l’animale che vorrei essere se dovessi scegliere”. Quella stessa aggressività che lui usa alla guida della sua Yamaha M1.
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