MotoGP 2020, non si esclude il GP della Malesia con il pubblico

Non è da escludere
Se il governo spagnolo darà il suo benestare, il Mondiale 2020 scatterà il 19 luglio dal Gran Premio di Jerez e avrà dodici appuntamenti che si terranno tra Spagna, Repubblica Ceca, Austria e Italia. Questa è la bozza a cui Dorna, l’organizzatrice del Mondiale, ha lavorato per riuscire a svolgere il campionato anche quest’anno, nonostante la pandemia. Ma le trattative non si sono ancora concluse. C’è il desiderio, infatti, di uscire dall’Europa qualora la situazione sanitaria (e anche quella economica) lo permettesse e i due appuntamenti nel mirino sono quelli in Malesia e in Thailandia, dove solitamente si arriva ad avere oltre 100 mila tifosi. In entrambi i paesi il Coronavirus ha colpito poco, ma i focolai che ci sono stati pare che siano da collegare a grandi eventi collettivi, motivo per cui l’organizzazione di un GP appare un cosa piuttosto complessa. Nonostante questo Razlan Razali, ex CEO del circuito di Sepang, ha dichiarato a Tuttosport: “Ci sono colloqui in corso in Malesia col Ministero della Salute, si parla di uno stop di sei mesi agli eventi importanti, ma al momento si tratta solo di una discussione”. Se si parlerà di disputare gli eventi a porte chiuse non sarà semplice: “Siamo fortemente dipendenti dalle entrate derivanti dalla vendita dei biglietti, dal commercio e dalla distribuzione. Il vantaggio per noi è che il Gran Premio della Malesia è vicino alla fine della stagione: questo ci dà il tempo di vedere se le cose miglioreranno. Il tempo è ancora dalla nostra parte in questo momento”. Si potrebbe pensare così ad un appuntamento nei mesi di novembre e dicembre, quando correre in Europa è proibitivo per le temperature. Tutto è ancora possibile.