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MotoGP 2019, l’uso dei freni a Motegi. Orari TV

MotoGP news – Questo fine settimana si terrà il Gran Premio del Giappone, sul circuito di Motegi, una pista dove ci sono poche curve veloci. Ecco quali sono le difficoltà degli impianti frenanti su questo tracciato, considerato altamente impegnativo dai tecnici Brembo
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Il sedicesimo appuntamento stagionale si terrà questo fine settimana sul circuito di Motegi, in Giappone, una pista che richiede tanto ai freni. Il tracciato è contraddistinto da poche curve veloci e moltissime lente, intervallate da rettilinei di media lunghezza e sono addirittura 7 le curve affrontate dalle moto a meno di 100 km/h. Proprio l’abbondanza di curve da seconda marcia lo rende uno dei più impegnativi per i freni, complice la difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e l’altra. Il buon grip offerto dal fondo perfetto, inoltre, migliora la coppia frenante scaricata a terra e di conseguenza aumenta le sollecitazioni a cui sono sottoposti i freni. Per queste ragioni il regolamento della FIM impone l’uso dei dischi da 340 mm.
Due anni fa, nonostante la pioggia caduta per l’intera gara, i primi 9 al traguardo e 13 dei primi 15 hanno impiegato i dischi in carbonio. Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2019, il Twin Ring Motegi rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore identico a Sepang e a due piste europee.
Ben 10 delle 14 curve del Twin Ring Motegi richiedono l’impiego dei freni e per 5 di queste l’utilizzo supera i 4 secondi. Ciò spiega i 33 secondi al giro di funzionamento dell’impianto frenante, equivalente al 32 per cento della gara, tra i valori più alti del Mondiale.
La presenza di 3 frenate di modesta entità (da 35 a 92 metri l’una) abbassa la decelerazione media che si ferma sugli 1,2 g. comunque superiore al valore fatto registrare dalla Honda Civic Type R in frenata da 100 a 0 km/h.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 930 kg.
Delle 10 frenate del circuito 5 sono considerate altamente impegnative per i freni; mentre 2 sono di media difficoltà e 3 sono leggere.
La più stressante per l’impianto frenante e i piloti (1,5 g di decelerazione) è la curva 11 a 90 gradi: le MotoGP vi arrivano a 308 km/h e frenano per 5,1 secondi necessari a scendere a 86 km/h. In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 5,7 kg mentre le moto percorrono 250 metri e la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T schizza a 12,3 bar. 
Decelerazioni di 1,5 g si registrano anche alle curve 1, 3 e 5: la 3 in particolare si contraddistingue per lo sforzo richiesto al pilota (5,1 kg sulla leva) e al liquido frenante (11 bar) necessari per frenare da 277 km/h a 93 km/h in 4,2 secondi e 202 metri. 
I valori sono più contenuti alla curva 5 ma comunque superiori alla media delle altre curve del tracciato: lo spazio di frenata è di 216 metri in un tempo di 4,8 secondi per una diminuzione di velocità di 194 km/h (da 271 km/h a 77 km/h).
Cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky e in differita su TV8 del Gran Premio del Giappone.
 
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