MotoGP 2018, Lorenzo: “Ho qualche rimpianto in Ducati”
MotoGP news – A stagione conclusa Jorge Lorenzo non sarà più un pilota della casa di Borgo Panigale e in un’intervista rilasciata a Sky il maiorchino ha parlato della sua esperienza in Ducati, della grande sfida che lo aspetta con la Honda e ha commentato la notizia del ritiro di Dani Pedrosa, dicendo: "Comprendo la sua decisione"
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"Una famiglia? Ora no"
Alla vigilia del Gran Premio di Germania, Jorge Lorenzo ha fatto una chiacchierata con Guido Meda all’interno della trasmissione “Talent Time”, su Sky Sport MotoGP e l’argomento del giorno è stato il ritiro di Dani Pedrosa, che il maiorchino ha commentato: “Penso che a tutto il Paddock sarebbe piaciuto che Daniel continuasse più a lungo, perché vederlo guidare con quella pulizia che ha, con il suo modo di alzare la moto nelle curve lente è fantastico. Però comprendo la sua decisione, perché anche io nel passato ho avuto qualche momento di dubbio, mi sono chiesto se valessero la pena le pressioni e il nervosismo, tutto questo. Mi è successo, poche volte ma mi è successo”. Lorenzo ha poi parlato di questo mestiere, fare il pilota: “Penso che, per esempio, per i piloti degli anni 70 fosse una cosa diversa stare qua nel paddock. Guidare era più divertente all’epoca, non dovevi più prenderti cura della dieta, di quello che bevevi e non c’erano tanti media. C’erano meno gare, meno compromessi e per cui ci si divertiva di più. Però siamo fortunati a essere qua, anche se tante volte la gente da fuori vede solo il bello: lo champagne, il podio… Invece poi ci sono anche le settimane che spendi in ospedale, e sono momenti duri. La pressione che senti la domenica mattina è anche molto pesante”. La vita privata per il momento può aspettare: “Fare una famiglia? Per il momento no, sono focalizzato sul Mondiale, però mi piacerebbe in futuro”. Lorenzo ha affrontato la sfida Ducati e tra qualche mese ne dovrà affrontare un’altra e ha dichiarato: “Mi sento una persona da grandi sfide, penso di essere uno di quegli sportivi o persone che ha bisogno di queste sfide per superarsi, per andare più avanti. Un po’ come Ronaldo, che più lo criticano più si carica e più lavora e più migliora i propri risultati. Quindi non so se sia una buona idea per chi mi critica continuare a farlo. Però sono anche una persona sensibile, per cui qualche elogio può fare bene”. Le strade del maiorchino e di Ducati si divideranno e a proposito ha detto: “In un certo senso ho un po’ di rimpianti, perché in Ducati mi hanno sempre trattato bene, non mi dimenticherò mai l’accoglienza che mi hanno riservato quando sono arrivato, e alla fine mi sono anche innamorato della moto. Mi dispiace lasciare una sfida senza averla terminata, sicuramente. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di avere tante sfide nella mia carriera, che è una cosa molto positiva. La prossima sarà molto grossa, difficile e importante, ma io non ho molto da perdere”. Il divorzio l’ha raccontato così: “Avevo la sensazione che la Ducati avesse perso la pazienza o la fiducia e stesse cercando un altro pilota. Quindi io e il mio manager abbiamo percepito questa situazione, anche se la mia intenzione era quella di restare in Ducati, e abbiamo deciso di trovare altre strade velocemente”.
Alla vigilia del Gran Premio di Germania, Jorge Lorenzo ha fatto una chiacchierata con Guido Meda all’interno della trasmissione “Talent Time”, su Sky Sport MotoGP e l’argomento del giorno è stato il ritiro di Dani Pedrosa, che il maiorchino ha commentato: “Penso che a tutto il Paddock sarebbe piaciuto che Daniel continuasse più a lungo, perché vederlo guidare con quella pulizia che ha, con il suo modo di alzare la moto nelle curve lente è fantastico. Però comprendo la sua decisione, perché anche io nel passato ho avuto qualche momento di dubbio, mi sono chiesto se valessero la pena le pressioni e il nervosismo, tutto questo. Mi è successo, poche volte ma mi è successo”. Lorenzo ha poi parlato di questo mestiere, fare il pilota: “Penso che, per esempio, per i piloti degli anni 70 fosse una cosa diversa stare qua nel paddock. Guidare era più divertente all’epoca, non dovevi più prenderti cura della dieta, di quello che bevevi e non c’erano tanti media. C’erano meno gare, meno compromessi e per cui ci si divertiva di più. Però siamo fortunati a essere qua, anche se tante volte la gente da fuori vede solo il bello: lo champagne, il podio… Invece poi ci sono anche le settimane che spendi in ospedale, e sono momenti duri. La pressione che senti la domenica mattina è anche molto pesante”. La vita privata per il momento può aspettare: “Fare una famiglia? Per il momento no, sono focalizzato sul Mondiale, però mi piacerebbe in futuro”. Lorenzo ha affrontato la sfida Ducati e tra qualche mese ne dovrà affrontare un’altra e ha dichiarato: “Mi sento una persona da grandi sfide, penso di essere uno di quegli sportivi o persone che ha bisogno di queste sfide per superarsi, per andare più avanti. Un po’ come Ronaldo, che più lo criticano più si carica e più lavora e più migliora i propri risultati. Quindi non so se sia una buona idea per chi mi critica continuare a farlo. Però sono anche una persona sensibile, per cui qualche elogio può fare bene”. Le strade del maiorchino e di Ducati si divideranno e a proposito ha detto: “In un certo senso ho un po’ di rimpianti, perché in Ducati mi hanno sempre trattato bene, non mi dimenticherò mai l’accoglienza che mi hanno riservato quando sono arrivato, e alla fine mi sono anche innamorato della moto. Mi dispiace lasciare una sfida senza averla terminata, sicuramente. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di avere tante sfide nella mia carriera, che è una cosa molto positiva. La prossima sarà molto grossa, difficile e importante, ma io non ho molto da perdere”. Il divorzio l’ha raccontato così: “Avevo la sensazione che la Ducati avesse perso la pazienza o la fiducia e stesse cercando un altro pilota. Quindi io e il mio manager abbiamo percepito questa situazione, anche se la mia intenzione era quella di restare in Ducati, e abbiamo deciso di trovare altre strade velocemente”.
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