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MotoGP 2018, Guidotti: “Miller atteggiamento positivo e profilo basso”

MotoGP news – Tra le sorprese dei test 2018 c’è Jack Miller, che, sulla Ducati Desmosedici GP del team Pramac, è sempre stato molto veloce. Il team manager Francesco Guidotti è soddisfatto: il ragazzo è maturato, ha un’attitudine diversa rispetto al passato e il suo talento è "smisurato"
Inizio positivo
Jack Miller nel 2014 sembrava uno dei migliori talenti del Motomondiale, tanto da passare direttamente dalla Moto 3 alla MotoGP nel 2015. Un salto per molti "azzardato" e che, numeri alla mano (a parte una vittoria fortunosa ad Assen nel 2016), non ha portato risultati. Prima nel team LCR e poi del team Marc VDS, l'australiano ha raccolto poco. Quest'anno è passato sulle Ducati Desmosedici GP del team Pramac e, a sorpresa, è stato fin da subito molto veloce. Già nel primo test di Valencia, lo scorso anno, si era messo in mostra e ha continuato su questa linea nel test a Sepang, sulla pista malese, dove si è distinto ottenendo un ottimo quinto posto nella classifica generale dei tempi. Il team manager Francesco Guidotti ha solo parole positive per lui e ha detto: “Una volta arrivato, abbiamo capito di aver a che fare con un ragazzo che è cambiato abbastanza rispetto a quella che è la sua nomea. Mi è sembrato molto più riflessivo e quando ci ho parlato ho visto che il suo atteggiamento era positivo e teneva un profilo abbastanza basso. La speranza è quella di riuscire a fare emergere un pilota che ha un talento smisurato”. Secondo le parole dell’italiano, l’australiano è un pilota diverso da quello che negli ultimi anni abbiamo potuto conoscere, ha un’attitudine diversa e affronterà questo quarto anno nella categoria regina con una nuova maturità. Il suo capomeccanico Cristhian Pupulin aveva fatto un bilancio dei test di Sepang spiegando: “Siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti, soprattutto in riferimento allo stile di guida. Abbiamo ancora dei margini di miglioramento anche perché negli ultimi giri della long run con le gomme usate abbiamo sofferto un po’. La cosa che mi è piaciuta di più di questi test è che Jack va in pista sempre per dare il 100%. Questo è importante, perchè ci permette di usare anche il lap time per valutare le modifiche da fare sulla moto. Jack dà sempre il massimo, senza timori ed entra in pista sempre molto concentrato”. L’unico aspetto negativo che ha trovato riguarda la lunga distanza: “Dobbiamo lavorare ancora un po’ sulla lunghezza gara dato che la gomma posteriore si consuma un po’ troppo. Dobbiamo ancora trovare qualcosa, ma abbiamo fatto un bel passo avanti. Onestamente non siamo ancora pronti per essere competitivi fino alla bandiera a scacchi ma abbiamo ancora molto tempo”. Tra pochi giorni, il 16 febbraio, inizieranno i test sulla pista tailandese e Pupulin ha detto: “Ho buone aspettative perché un pilota di talento come Jack normalmente tende ad essere veloce sulle piste sconosciute. Potrebbe avere qualcosa più degli altri e il suo talento naturale potrebbe permettergli di comprendere velocemente una pista nuova. E poi Ducati, grazie alla sua elettronica, è una moto che riesce a dare sempre qualcosa in più in queste condizioni”.
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