MotoGP 2017, Lorenzo: “Ho bisogno di più tempo per essere veloce”
MotoGP news – Il primo giorno di test del 2017 è andato in scena in Malesia e Jorge Lorenzo, alla guida della Desmosedici GP, ha faticato parecchio terminando 17esimo. Il maiorchino si deve abituare alla nuova moto, mentre Andrea Dovizioso, che conosce la “rossa” da ben quattro anni, ha concluso secondo
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Dovi: "Veloce fin da subito"
L'attesa è finita e i piloti della MotoGP sono tornati in pista a lavorare sulle rispettive moto. Alla fine del primo giorno la classifica porta il nome di Casey Stoner, seguito da Andrea Dovizioso, secondo, che ha completato 29 giri e ha raccontato: “Il nostro primo giorno di test del 2017 è andato piuttosto bene e sono contento perché abbiamo dimostrato una buona velocità fin da subito, utilizzando la stessa moto dei test di Valencia e senza bisogno di fare interventi particolari. Senza le ali ci siamo dovuti adattare e abbiamo ancora parecchio lavoro di finitura da fare, sia di elettronica che di set-up, perché la moto si comporta diversamente, però manteniamo una buona competitività ed è sempre importante partire con queste conferme. Partire con il piede giusto ci aiuta sicuramente per proseguire lo sviluppo, e se a questo aggiungiamo il fatto che ho ottenuto il mio tempo con la gomma media, dobbiamo essere assolutamente soddisfatti”. Il suo nuovo compagno di squadra Jorge Lorenzo ha avuto più difficoltà a trovare il giusto feeling, e ha chiuso 17esimo, con 45 giri all'attivo. Al maiorchino ora spetta il compito più difficile, adattarsi alla moto, ma pare esserne piuttosto consapevole: “Oggi, a differenza di quanto era avvenuto nei test di Valencia, ho notato molta differenza fra la mia Ducati e la moto che ho guidato negli ultimi nove anni. Adesso, per essere più veloci, dovremo fare due cose: adattare la moto poco a poco a come piace a me e saper come farlo per capire come andare ancora più veloce. Probabilmente mi ci vorrà un po’ più di tempo di quanto sperassi per arrivare a questo livello, ma è ancora troppo presto per poter trarre delle conclusioni e in ogni caso sono convinto che abbiamo solo bisogno di girare più a lungo in pista, per cui lavoreremo in questa direzione. L'importante è che le altre Ducati sono state molto veloci, e questo significa che la moto ha un potenziale davvero alto”.
L'attesa è finita e i piloti della MotoGP sono tornati in pista a lavorare sulle rispettive moto. Alla fine del primo giorno la classifica porta il nome di Casey Stoner, seguito da Andrea Dovizioso, secondo, che ha completato 29 giri e ha raccontato: “Il nostro primo giorno di test del 2017 è andato piuttosto bene e sono contento perché abbiamo dimostrato una buona velocità fin da subito, utilizzando la stessa moto dei test di Valencia e senza bisogno di fare interventi particolari. Senza le ali ci siamo dovuti adattare e abbiamo ancora parecchio lavoro di finitura da fare, sia di elettronica che di set-up, perché la moto si comporta diversamente, però manteniamo una buona competitività ed è sempre importante partire con queste conferme. Partire con il piede giusto ci aiuta sicuramente per proseguire lo sviluppo, e se a questo aggiungiamo il fatto che ho ottenuto il mio tempo con la gomma media, dobbiamo essere assolutamente soddisfatti”. Il suo nuovo compagno di squadra Jorge Lorenzo ha avuto più difficoltà a trovare il giusto feeling, e ha chiuso 17esimo, con 45 giri all'attivo. Al maiorchino ora spetta il compito più difficile, adattarsi alla moto, ma pare esserne piuttosto consapevole: “Oggi, a differenza di quanto era avvenuto nei test di Valencia, ho notato molta differenza fra la mia Ducati e la moto che ho guidato negli ultimi nove anni. Adesso, per essere più veloci, dovremo fare due cose: adattare la moto poco a poco a come piace a me e saper come farlo per capire come andare ancora più veloce. Probabilmente mi ci vorrà un po’ più di tempo di quanto sperassi per arrivare a questo livello, ma è ancora troppo presto per poter trarre delle conclusioni e in ogni caso sono convinto che abbiamo solo bisogno di girare più a lungo in pista, per cui lavoreremo in questa direzione. L'importante è che le altre Ducati sono state molto veloci, e questo significa che la moto ha un potenziale davvero alto”.
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