MotoGP 2017, Gigi Dall'Igna: “Con Lorenzo non abbiamo più scuse”
MotoGP news - Il team Ducati è pronto per la grande sfida del 2017, Gigi Dall'Igna ha spiegato quale lavoro è stato fatto per migliorare i punti deboli della Desmosedici e chiarito gli obiettivi stagionali che, con l'arrivo di Jorge Lorenzo, sono ambiziosi
Image
News
"Vittoria in Qatar? Se non arriva non succede niente"
Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna nel crso della presentazione della nuova Desmosedici GP 2017 ha fatto il punto sulla situazione: “Siamo ai blocchi di partenza, il 2016 è stato positivo, abbiamo consolidato la nostra crescita. Avevamo qualche aspetto da migliorare ed è su quello che ci siamo concentrati principalmente. La moto nuova ha già debuttato a Valencia, questo era importante per vedere che non ci fossero problematiche poi insuperabili. Abbiamo già programmato tanti sviluppi che faremo da settimana prossima con i collaudatori Stoner e Pirro e poi con i nostri due piloti. Non abbiamo più scuse per non vincere. Lorenzo l'abbiamo preso per questo”. Scendendo nel dettaglio, Dall'Igna ha spiegato: “Abbiamo lavorato molto sui limiti che ci hanno segnalato i nostri piloti, ovvero nel centrocurva e nella prima fase d'apertura del gas. Abbiamo qualche idea e troveremo conferme durante i test invernali. Inoltre abbiamo lavorato sui nostri punti forza, per mantenerli tali. Una moto senza punti di forza difficilmente vince”. Nel prossimo biennio Ducati avrà Jorge Lorenzo: “Sono molto felice che ci sia Lorenzo, lo conosco, è un concentrato di precisione e penso che gli aspetti positivi siano maggiori di quelli negativi. Con lui abbiamo confidenza e stima. Jorge è molto simile a com'era 10 anni fa. Non abbiamo ancora avuto modo di approfondire, è stato tutto “difficile” ma anche relativamente semplice. Dopo la prima uscita è sceso dalla moto con il sorriso e quel test è poi stato più tranquillo. Ora bisognerà vedere quando arriveranno le criticità e i problemi, perché in una stagione tutti hanno momenti difficili da superare. Dopo uno di quei momenti potrò fare un bilancio complessivo, dovremo essere bravi a gestirli”. I collaudatori saranno sempre Michele Pirro e Casey Stoner, che ha vinto il titolo nel 2007 proprio con Ducati: “Casey è importante. Quando parla ti dice esattamente quello che non va nella moto, riesce a trasmettere realmente quello che non va. Il suo lavoro sarà lo stesso dello scorso anno, e ne sono contento”. Da questo 2017 le “alette aerodinamiche” sono state proibite e il direttore generale del Reparto Corse ha dichiarato: “Stiamo provando a ritrovare un compromesso, diverso da quello che c'era con le ali. Sicuramente la moto senza ali sarà più veloce in rettilineo, ma meno performante. Complessivamente e tecnicamente faremo un passo indietro sia in termini di prestazione sia di sicurezza. Resto comunque convinto che la moto senza ali, oltre a essere meno performante, è anche più pericolosa”. Parlando dei test di fine gennaio, Dall'Igna ha detto: “Non mi interessa andare veloce nel test di Sepang, ma nella gara del Qatar quindi bisogna sfruttare ogni minuto per sviluppare al meglio la moto. Abbiamo tante cose da fare e non vorrei lasciarle da parte per cercare il tempo”. La stagione inizia dal circuito di Losail, un tracciato speciale per la casa di Borgo Panigale: “Sicuramente la pista del Qatar ci è sempre piaciuta, negli ultimi due anni potevamo vincere, e sicuramente ai nostri piloti piace. È solo la prima gara, se non vinciamo in Qatar non succede niente. Ci interessa arrivare primi, il più avanti possibile all'ultima gara. La moto sicuramente subirà delle evoluzioni durante l'anno, bisognerà tenerne conto ed essere lucidi perché il campionato del mondo è una guerra che si combatte con 18 battaglie. Sono tutte importanti ma nessuna è decisiva”. Infine Dall'Igna ha fatto un bilancio della sua avventura a Borgo Panigale: “Sono estremamente contento di essere arrivato in Ducati. C'è ancora tanto lavoro da fare, ma devo dire che tanto lavoro è stato fatto ed è stato utile, produttivo, in certi casi mi ha anche riempito di orgoglio. Era da tempo che non vincevo e vincere, per chi fa il nostro lavoro, è l'obiettivo principale. Se mi rendessi conto di non poter più vincere smetterei. Quando vinci è come quando ti nasce un figlio, sono sensazioni che fai fatica a spiegare”.
Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna nel crso della presentazione della nuova Desmosedici GP 2017 ha fatto il punto sulla situazione: “Siamo ai blocchi di partenza, il 2016 è stato positivo, abbiamo consolidato la nostra crescita. Avevamo qualche aspetto da migliorare ed è su quello che ci siamo concentrati principalmente. La moto nuova ha già debuttato a Valencia, questo era importante per vedere che non ci fossero problematiche poi insuperabili. Abbiamo già programmato tanti sviluppi che faremo da settimana prossima con i collaudatori Stoner e Pirro e poi con i nostri due piloti. Non abbiamo più scuse per non vincere. Lorenzo l'abbiamo preso per questo”. Scendendo nel dettaglio, Dall'Igna ha spiegato: “Abbiamo lavorato molto sui limiti che ci hanno segnalato i nostri piloti, ovvero nel centrocurva e nella prima fase d'apertura del gas. Abbiamo qualche idea e troveremo conferme durante i test invernali. Inoltre abbiamo lavorato sui nostri punti forza, per mantenerli tali. Una moto senza punti di forza difficilmente vince”. Nel prossimo biennio Ducati avrà Jorge Lorenzo: “Sono molto felice che ci sia Lorenzo, lo conosco, è un concentrato di precisione e penso che gli aspetti positivi siano maggiori di quelli negativi. Con lui abbiamo confidenza e stima. Jorge è molto simile a com'era 10 anni fa. Non abbiamo ancora avuto modo di approfondire, è stato tutto “difficile” ma anche relativamente semplice. Dopo la prima uscita è sceso dalla moto con il sorriso e quel test è poi stato più tranquillo. Ora bisognerà vedere quando arriveranno le criticità e i problemi, perché in una stagione tutti hanno momenti difficili da superare. Dopo uno di quei momenti potrò fare un bilancio complessivo, dovremo essere bravi a gestirli”. I collaudatori saranno sempre Michele Pirro e Casey Stoner, che ha vinto il titolo nel 2007 proprio con Ducati: “Casey è importante. Quando parla ti dice esattamente quello che non va nella moto, riesce a trasmettere realmente quello che non va. Il suo lavoro sarà lo stesso dello scorso anno, e ne sono contento”. Da questo 2017 le “alette aerodinamiche” sono state proibite e il direttore generale del Reparto Corse ha dichiarato: “Stiamo provando a ritrovare un compromesso, diverso da quello che c'era con le ali. Sicuramente la moto senza ali sarà più veloce in rettilineo, ma meno performante. Complessivamente e tecnicamente faremo un passo indietro sia in termini di prestazione sia di sicurezza. Resto comunque convinto che la moto senza ali, oltre a essere meno performante, è anche più pericolosa”. Parlando dei test di fine gennaio, Dall'Igna ha detto: “Non mi interessa andare veloce nel test di Sepang, ma nella gara del Qatar quindi bisogna sfruttare ogni minuto per sviluppare al meglio la moto. Abbiamo tante cose da fare e non vorrei lasciarle da parte per cercare il tempo”. La stagione inizia dal circuito di Losail, un tracciato speciale per la casa di Borgo Panigale: “Sicuramente la pista del Qatar ci è sempre piaciuta, negli ultimi due anni potevamo vincere, e sicuramente ai nostri piloti piace. È solo la prima gara, se non vinciamo in Qatar non succede niente. Ci interessa arrivare primi, il più avanti possibile all'ultima gara. La moto sicuramente subirà delle evoluzioni durante l'anno, bisognerà tenerne conto ed essere lucidi perché il campionato del mondo è una guerra che si combatte con 18 battaglie. Sono tutte importanti ma nessuna è decisiva”. Infine Dall'Igna ha fatto un bilancio della sua avventura a Borgo Panigale: “Sono estremamente contento di essere arrivato in Ducati. C'è ancora tanto lavoro da fare, ma devo dire che tanto lavoro è stato fatto ed è stato utile, produttivo, in certi casi mi ha anche riempito di orgoglio. Era da tempo che non vincevo e vincere, per chi fa il nostro lavoro, è l'obiettivo principale. Se mi rendessi conto di non poter più vincere smetterei. Quando vinci è come quando ti nasce un figlio, sono sensazioni che fai fatica a spiegare”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento