MotoGP 2016, Lorenzo a Yamaha: “Nove anni indimenticabili”
MotoGP news – Dopo questo fine settimana le strade di Lorenzo e di Yamaha si separeranno, con il maiorchino che il prossimo anno guiderà la Ducati Desmosedici. Jorge ha voluto dire addio alla casa giapponese con una lettera. Lorenzo ha ringraziato tutti, meccanici compresi, e ha affermato: “Lascio Yamaha a testa alta, con la coscienza pulita per aver dato il massimo”
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Adios!
Il Gran Premio di Valencia sarà l'ultimo in cui Jorge Lorenzo correrà in sella alla Yamaha M1, prima di passare alla Ducati con cui disputerà le due prossime stagioni, e il maiorchino saluterà quindi la casa giapponese con cui ha debuttato in MotoGP e ha passato nove anni. Lorenzo ha voluto salutare pubblicamente la casa dei tre diapason con questa lettera: “Dopo nove stagioni alla guida di una Yamaha, domenica salirò per l'ultima volta sulla M1. Sarà una sensazione davvero strana. Ho passato qui quasi un terzo della mia vita, abbiamo vissuto insieme più di 150 gare, ottenendo 43 vittorie e 3 titoli mondiali. Siamo caduti decine di volte e ci siamo rialzati, facendo insieme alcune imprese incredibili (anche con l'anestesia nel sangue...) Questi nove anni faranno parte della mia vita per sempre, saranno irripetibili e indimenticabili. Voglio ringraziare Yamaha e nello specifico Lin Jarvis per avermi dato l'opportunità di entrare direttamente in un team ufficiale quando avevo appena 19 anni. Ringrazio anche per l'affetto e lo sforzo dei miei meccanici, quelli che sono stati al mio fianco dal primo giorno e quelli che sono arrivati più tardi, e anche gli ingegneri giapponesi che mi hanno sempre dato una moto vincente. Senza di voi non sarebbe stato possibile. Lascio Yamaha a testa alta, con la coscienza pulita per aver dato il massimo in ogni sessione e in ogni gara, sapendo che tutto quello che ho vissuto qui mi è servito per essere un pilota e una persona migliore”. La conclusione arriva con il Gran Premio di Valencia che sarà disputato questo fine settimana e in cui Lorenzo spera di concludere la sua carriera in Yamaha con una vittoria; fin dal venerdì ha iniziato a lavorare con questo obiettivo, e a dimostrazione di questo c'è il suo nome sui tempi migliori delle due prime sessioni di prove libere.
Il Gran Premio di Valencia sarà l'ultimo in cui Jorge Lorenzo correrà in sella alla Yamaha M1, prima di passare alla Ducati con cui disputerà le due prossime stagioni, e il maiorchino saluterà quindi la casa giapponese con cui ha debuttato in MotoGP e ha passato nove anni. Lorenzo ha voluto salutare pubblicamente la casa dei tre diapason con questa lettera: “Dopo nove stagioni alla guida di una Yamaha, domenica salirò per l'ultima volta sulla M1. Sarà una sensazione davvero strana. Ho passato qui quasi un terzo della mia vita, abbiamo vissuto insieme più di 150 gare, ottenendo 43 vittorie e 3 titoli mondiali. Siamo caduti decine di volte e ci siamo rialzati, facendo insieme alcune imprese incredibili (anche con l'anestesia nel sangue...) Questi nove anni faranno parte della mia vita per sempre, saranno irripetibili e indimenticabili. Voglio ringraziare Yamaha e nello specifico Lin Jarvis per avermi dato l'opportunità di entrare direttamente in un team ufficiale quando avevo appena 19 anni. Ringrazio anche per l'affetto e lo sforzo dei miei meccanici, quelli che sono stati al mio fianco dal primo giorno e quelli che sono arrivati più tardi, e anche gli ingegneri giapponesi che mi hanno sempre dato una moto vincente. Senza di voi non sarebbe stato possibile. Lascio Yamaha a testa alta, con la coscienza pulita per aver dato il massimo in ogni sessione e in ogni gara, sapendo che tutto quello che ho vissuto qui mi è servito per essere un pilota e una persona migliore”. La conclusione arriva con il Gran Premio di Valencia che sarà disputato questo fine settimana e in cui Lorenzo spera di concludere la sua carriera in Yamaha con una vittoria; fin dal venerdì ha iniziato a lavorare con questo obiettivo, e a dimostrazione di questo c'è il suo nome sui tempi migliori delle due prime sessioni di prove libere.
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