MotoGP, intervista esclusiva a Jorge Lorenzo: “Con Ducati sono felice”
MotoGP news – Lorenzo ha lasciato il “porto sicuro” Yamaha per una nuova avventura in sella alla Desmosedici, obiettivo riportare la rossa a vincere il mondiale. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il maiorchino, parlando del suo passato e del suo futuro prossimo. Ecco cosa ci ha raccontato
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Dopo nove anni e tre titoli mondiali con Yamaha, Jorge Lorenzo dalla prossima stagione vestirà il rosso Ducati per riportare a Borgo Panigale il titolo che manca dal 2007. Il maiorchino finora ha svolto solo due giorni di test sulla Desmosedici, ma l'inizio è stato promettente. Intervistato dalla nostra Serena Zunino, ha raccontato come è nato il museo dedicato a F1 e MotoGP che ha inaugurato ad Andorra e ha analizzato la sua stagione 2016 che reputa comunque positiva. Sull'avventura con Ducati non si sbilancia ma è evidente che ha molta fiducia.
Com'è nata l'idea del museo “World Champions 99” che hai inaugurato ad Andorra?
Quattro anni fa ho scambiato il casco con Vettel, poi con Stoner quasi per caso... e man mano è diventata un'ossessione. Ho continuato a raccogliere materiale e proprio un anno fa ho deciso che volevo condividerlo con tutti i tifosi del motorsport, soprattutto di Formula 1 e MotoGP. Finora ho potuto mostrare solo il 20% di tutto quello che possiedo. Più avanti mostreremo molte più cose.
La stagione 2016 è terminata, cosa ti è mancato per lottare per il titolo?
Non sono stato competitivo in alcune gare e soprattutto non ho avuto un buon feeling con le nuove gomme in condizioni di freddo, dove non avevo grip. Nonostante questo abbiamo ottenuto quattro vittorie e per l'ottavo anno consecutivo ho terminato nelle prime tre posizioni del mondiale.
Come hai salutato Yamaha?
Ho potuto lasciare Yamaha nel miglior modo possibile, con una vittoria e dopo un fine settimana impareggiabile in tutti i sensi. È stato tutto molto speciale. Lascio un grande team, come una famiglia... Abbiamo condiviso molte esperienze in molti anni. Sicuramente mi mancheranno alcune cose e altre saranno migliori nella mia nuova avventura.
Dopo i due giorni di test, come ti immagini la prossima stagione con Ducati?
È ancora presto per saperlo e non posso parlare troppo di queste cose. L'aspetto più importante è che sono felice. Quello che posso dire è che, quando ho tagliato la linea del traguardo dopo il primo giro con la moto nuova, mi si è disegnato un sorriso sotto il casco.
Il tuo compagno di squadra non sarà più Valentino Rossi, cos'hai imparato da lui in tutti questi anni?
Credo che entrambi ci siamo aiutati a diventare più forti. Avere un compagno di squadra molto forte ti porta a dare sempre di più, e ti aiuta a motivarti e a superarti.
Com'è nata l'idea del museo “World Champions 99” che hai inaugurato ad Andorra?
Quattro anni fa ho scambiato il casco con Vettel, poi con Stoner quasi per caso... e man mano è diventata un'ossessione. Ho continuato a raccogliere materiale e proprio un anno fa ho deciso che volevo condividerlo con tutti i tifosi del motorsport, soprattutto di Formula 1 e MotoGP. Finora ho potuto mostrare solo il 20% di tutto quello che possiedo. Più avanti mostreremo molte più cose.
La stagione 2016 è terminata, cosa ti è mancato per lottare per il titolo?
Non sono stato competitivo in alcune gare e soprattutto non ho avuto un buon feeling con le nuove gomme in condizioni di freddo, dove non avevo grip. Nonostante questo abbiamo ottenuto quattro vittorie e per l'ottavo anno consecutivo ho terminato nelle prime tre posizioni del mondiale.
Come hai salutato Yamaha?
Ho potuto lasciare Yamaha nel miglior modo possibile, con una vittoria e dopo un fine settimana impareggiabile in tutti i sensi. È stato tutto molto speciale. Lascio un grande team, come una famiglia... Abbiamo condiviso molte esperienze in molti anni. Sicuramente mi mancheranno alcune cose e altre saranno migliori nella mia nuova avventura.
Dopo i due giorni di test, come ti immagini la prossima stagione con Ducati?
È ancora presto per saperlo e non posso parlare troppo di queste cose. L'aspetto più importante è che sono felice. Quello che posso dire è che, quando ho tagliato la linea del traguardo dopo il primo giro con la moto nuova, mi si è disegnato un sorriso sotto il casco.
Il tuo compagno di squadra non sarà più Valentino Rossi, cos'hai imparato da lui in tutti questi anni?
Credo che entrambi ci siamo aiutati a diventare più forti. Avere un compagno di squadra molto forte ti porta a dare sempre di più, e ti aiuta a motivarti e a superarti.
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