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MotoGP 2016, Dall'Igna: “Alette? È una battuta d'arresto”

MotoGP news – Dal prossimo anno Ducati, e le altre case costruttrici, dovranno fare a meno delle alette aerodinamiche. Il direttore generale Ducati Corse Gigi Dall'Igna è restio nell'accettare questa decisione, dal momento che non le considera pericolose, e tutt'oggi ammette: “Hanno voluto indebolire la Desmosedici”
"Non capisco il motivo"
La casa di Borgo Panigale ha montato per la prima volta le alette aerodinamiche nel 2015 e nonostante abbiano fatto discutere da subito, le altre case costruttrici non hanno perso tempo e hanno seguito anche loro la stessa strada. Dal prossimo anno, invece, la Grand Prix Commission le ha vietate per motivi di sicurezza, ma il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna non è d'accordo e a Speedweek.com ha dichiarato: “Abbiamo utilizzato le ali dall’inizio della stagione 2015 per la prima volta, ora è un anno e mezzo, quasi due. Da allora abbiamo sperimentato un sacco di incidenti, ma non riesco a ricordarne uno solo in cui qualcuno sia rimasto ferito a causa di un’ala. Non c’è la minima indicazione che queste alette possano essere pericolose per il conducente. Questo pericolo inesistente è stato usato come una scusa per bandirle. I concorrenti hanno imposto il divieto solo per indebolire l’efficacia del nemico Ducati. Troviamo che sia deludente”. Dal prossimo anno quindi si fa tutto da capo: “Questo significa che dobbiamo sviluppare una nuova aerodinamica. Questo aumenta i costi per noi, ma forse anche per altri produttori… Si tratta di una battuta d’arresto che dobbiamo accettare”. Questa decisione avrà ripercussioni anche sull'industria motoristica: “Tutti i costruttori di moto hanno più attenzione sull’aerodinamica rispetto al passato. Forse in moto non è così importante come sulla macchina, ma l’industria motociclistica ha bisogno di recuperare in questo settore. Il divieto sulle alette è stato il segnale sbagliato, si presenta un problema per l’industria motociclistica, perché ora non potranno essere sviluppate nei dipartimenti di corsa aerodinamica del futuro”.
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