Salta al contenuto principale

Intervista esclusiva a Carlo Pernat: “Marquez e Vinales non si sono mai piaciuti"

MotoGP news - A Jerez abbiamo fatto quattro chiacchiere con Carlo Pernat, che ci ha detto la sua sui temi caldi della stagione: Lorenzo e Ducati, Vinales e Marquez e l'intramontabile Valentino Rossi. Ci ha poi spiegato le difficoltà di Iannone in Suzuki e quali sono i giovani italiani su cui bisogna puntare
Il Motomondiale è da poco arrivato in Europa e, durante il GP di Jerez, la nostra Serena Zunino ha incontrato Carlo Pernat. Il manager genovese ha tirato le somme su quanto visto finora nel Motomondiale, prendendo di petto temi caldi come la coppia Lorenzo - Ducati, l'inossidabile Valentino Rossi, e il rapporto tra i due "galletti" spagnoli Marquez e Vinales. Ha analizzato poi le difficiltà di Iannone in Suzuki e i piloti italiani di Moto3: secondo lui, Fenati e Bastianini, se gestiti correttamente, ci daranno grandi soddisfazioni. 

Come valuti l'inizio di Lorenzo con la casa di Borgo Panigale?
Lorenzo in Ducati è stata una scelta molto forte da parte di Gigi Dall'Igna, probabilmente pensava di avere la moto vincente. Per Lorenzo passare da una Yamaha a questa, non è facile, secondo me qualcuno ha sottovalutato la scomparsa delle alette, alcuni problemi derivano da lì. Le alette valevano il 10% in accelerazione e il 10% in frenata, per cui un buon 20% è tanto. Se l'obiettivo di quest'anno era il titolo, non è stato centrato. Converrà lavorare in ottica 2018.

Dopo le prime quattro gare Valentino Rossi è leader di classifica, sorpreso?
La carta d'identità di Valentino è taroccata. È furbo, gioca molto sulla rivalità tra Marquez e Vinales che non si sono mai piaciuti. Gli altri si accapigliano e lui sta cercando di sfruttare i loro errori e andando così “tra i due litiganti il terzo gode”. Non mi sorprende vederlo leader, sta facendo il vero pilota professionista, nei primi 3 ce l'avrei messo, venendo in Europa secondo me qualche Gran Premio potrebbe vincerlo.

Sempre più spesso si parla del suo pensionamento, cosa farà dopo il ritiro?
Correrà fino al 2018, dopodiché farà il team anche in MotoGP con Yamaha, oltre a quelli che ha già in Moto3 e Moto2. Sky lo appoggerà sempre e comunque, e magari ci potrebbe far salire Iannone che è un suo amico. Nel 2018 magari avrà anche un ruolo importante in Dorna, Valentino non lo perderemo...

La rivalità è forte tra Vinales e Marquez...
Sono due talenti naturali, ma come modo di guidare sono completamente diversi. Ai tifosi piace di più Marquez perché è uno di quei piloti che nei sorpassi e controsorpassi si diverte e diverte anche la gente. Finora Vinales, che è molto forte, nell'uno contro uno non l'ho mai visto. Molti dicono che sia forte di testa, secondo me no, basta guardare la caduta di Austin, comunque è uno tosto, cade poco, rischia di meno, è un pilota da vittoria completa, lo vedo più da podio sempre. Potenzialmente è molto più forte Marquez.

Marquez riuscirà a riconfermarsi campione?
Dipende da lui, ha più talento di tutti, ma se non si accontenta e cade, rischia di perdere il mondiale. Io penso che batterà anche Valentino, in futuro non vedo dei grandi avversari per lui, a parte Vinales.

Quali sono stati i problemi per Andrea Iannone in Suzuki?
Il primo problema è che quando in MotoGP guidi per anni solo una Ducati, poi passare da questa moto a un'altra non è facile e viceversa. Lorenzo e Iannone sono i piloti che hanno un po' perso facendo questi cambi. Nella frenata soprattutto con Ducati andavi via, Suzuki non è stabile e quindi Andrea si deve un po' adeguare. Non sono enormi difficoltà, in gara poi la moto non va così male. Suzuki è un'azienda che sta lavorando bene.

Facciamo un'analisi delle moto ad oggi.
Penso che la migliore sia Yamaha, mentre Honda sta crescendo. Aveva qualche problema in più di centralina e li sta ancora risolvendo. Ducati e Suzuki nei loro pregi e difetti sono abbastanza simili. I loro punti forti sono rispettivamente la potenza e la maneggevolezza, poi Suzuki ha meno potenza e Ducati è meno agile in curva. Sono due moto che a guidarle non credo siano così diverse, al momento le considero allo stesso livello. Dietro metto un'Aprilia che è cresciuta molto, non me l'aspettavo. Sta crescendo anche la KTM, ma è ancora indietro. L'errore fondamentale di Aprilia è aver preso Lowes, quando hai una moto nuova non prendi un debuttante. KTM è un'azienda seria, arriveranno.

Se dovessi scommettere adesso per il titolo, chi sceglieresti?
Io dico Marquez. Vorrei puntare su Valentino. Punto il 60% su Marquez, perché francamente oggi come oggi è più forte, anche per l'età, e 40% su Valentino per la grande esperienza che ha, va forte e il minimo errore di Marquez lo sfrutta, però la maggioranza la diamo a Marquez.

Passiamo alla Moto3, I'unico pilota italiano ad aver vinto un Gran Premio finora è stato Fenati.
Ci sono due piloti che secondo me hanno un bel futuro, e si chiamano Fenati e Bastianini. Sono i due piloti su cui l'Italia deve puntare, per fare MotoGP, perché sono adatti a questa classe. Fenati ha fatto bene a restare in Moto3 e soprattutto ad andare nel team Marinelli che ha una grande esperienza. Sanno cosa sono le moto e sanno gestire i piloti. Fenati potrà anche vincere il mondiale quest'anno. Ha trovato il team giusto per rifarsi la verginità, se fosse andato in Moto2 si sarebbe rovinato.
Enea, invece, è andato in Honda con gli spagnoli e spagnoli e italiani insieme non sempre funzionano. Secondo me non si trova bene come ambiente. Io gli consiglierei di guardarsi un po' in giro, ma di restare in Moto3. Dovrà passare in altre classi quando sarà sicuro di sé, se non hai autostima, meglio non passare perché si corre il rischio di rovinarsi. Questa è una regola valida per tutte le categorie.
Aggiungi un commento