Ezpeleta: vi spiego quale sarà il ruolo di Liberty Media
Non si è aspettato il GP delle Americhe per comunicare l’acquisizione di Dorna da parte della statunitense Liberty Media. Ora il Ceo Carmelo Ezpeleta ha spiegato cosa bisogna aspettarsi da questo cambiamento
"Lo sport non cambierà"
Cambia qualcosa, ma... non cambia niente. Questo è un po’ il succo del discorso sull’acquisizione di Dorna da parte di Liberty Media. E a dirlo è Carmelo Ezpeleta, il celebre Ceo di Dorna, di cui oggi la società americana detiene l’86%.
Il dirigente intervistato dal giornale spagnolo Marca ha spiegato così la situazione: “Cosa cambierà? Niente... beh, migliorerà. Se un'azienda come Liberty Media scommette in questo modo su un prodotto, è perché le piace così com'è. Quello che succede è che crediamo, insieme a Liberty Media, che miglioreremo molti aspetti che da soli sarebbe stato più difficile migliorare”.
Ezpeleta non è sceso nel dettaglio, ma una cosa ha voluto precisarla: “Sostanzialmente il campionato, lo sport, continuerà uguale a prima. Quello che faremo è cercare di migliorare la visibilità, lavorare di più sul marketing dei prodotti, in modo da raggiungere più persone, da rendere il prodotto più attraente. Così questo sport diventerà più popolare”.
Formula 1 - MotoGP restano due mondi separati
È vero che Liberty Media detiene i diritti della Formula 1, ma Ezpeleta ha precisato: “I due campionati presentano alcuni elementi simili, ma bisogna dire che siamo due società diverse. Cioè, la Formula 1 non ha comprato la MotoGP, ma piuttosto Liberty Media ha comprato la maggior parte delle azioni della MotoGP. Ci sono due società indipendenti che, ovviamente, hanno conoscenze molto importanti nella loro società madre. E applicheremo queste conoscenze quando sarà possibile”.
Potremmo dunque aspettarci un evento unico nella storia di Formula 1 e MotoGP? Su questo è stato categorico: “Al momento, assolutamente no. Ci abbiamo pensato molte volte, ma le difficoltà sarebbero grandi. La maggiore è che in quasi tutti i posti facciamo il pieno di pubblico sia noi, sia la F1. Se unissimo le due realtà ci sarebbero le spese dei due eventi senza la possibilità di generare il doppio".