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MotoGP doping Iannone, ecco cosa può essere successo

Andrea Iannone è risultato positivo a un controllo antidopig effettuato dopo il Gran Premio della Malesia ed è stato sospeso dall'attività sportiva. Ora si attendono i risultati delle controanalisi, il pilota abruzzese si dichiara estraneo ai fatti e assolutamente "pulito". Vediamo cosa potrebbe essere successo
Due ipotesi
Durante la pausa invernale della MotoGP è arrivata la notizia shock: Andrea Iannone è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato durante il Gran Premio della Malesia. Secondo quanto ha riportato un comunicato ufficiale della FIM, il pilota del team Aprilia Racing è stato temporaneamente sospeso dall’attività agonistica perché trovato positivo ad alcune sostanze vietate facenti parte della lista degli steroidi anabolizzanti. Il pilota di Vasto ha subito voluto tranquillizzare tifosi e Aprilia dichiarandosi pulito e pronto alle controanalisi, ma adesso si apre per lui un lungo percorso che potrebbe tenerlo lontano quantomeno dal primo test stagionale, in programma dal 7 al 9 febbraio sul circuito di Sepang, in Malesia. Iannone si dichiara estraneo ai fatti, e se è davvero così allora sono due le ipotesi che si possono fare per spiegare l'accaduto. Una riguarda l’infortunio alla spalla che ha rimediato a Misano, è possibile che alcuni farmaci che ha preso potessero contenere queste sostanze vietate. Ma ci sembra un'ipotesi davvero difficile, considerando che stiamo parlando di un professionista di alto livello che non può incorrere in questo genere di errori. L’altra pista potrebbe riguardare il cibo che Iannone avrebbe mangiato durante il trittico asiatico: Giappone, Australia e Malesia. La carne in particolare potrebbe contenere queste sostanze vietate, utilizzate spesso per far crescere velocemente i capi da macello. Ora occorre aspettare l'esito della controanalisi sul campione B prelevato sempre a Sepang, se anche questo si rivelasse positivo Iannone rischia uno stop che può arrivare fino a due anni.
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