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Bagnaia, prima le cadute e ora la frattura: che succede?

Il campione del mondo fatica a trovare ritmo in questo inizio di stagione: tre ritiri in cinque gare, anche se grazie a due vittorie Pecco è ancora in testa al campionato. L'infortunio all'astragalo non comprometterà la sua partecipazione al gp di casa, dove l'anno scorso il ducatista ha dominato

Non è il migliore dei periodi per Francesco Bagnaia, che dopo il terzo ritiro in cinque gare ha dovuto anche incassare la notizia dell'infortunio al piede destro. La frattura dell'astragalo non impedirà la sua partecipazione al gran premio d'Italia del Mugello, ma non si può dire che la stagione del campione del mondo sia iniziata come sperava.

 

La situazione attuale

Dopo la caduta a Le Mans, Pecco ha rimediato una piccola frattura all'astragalo del piede destro, come comunicato dalla Ducati. “Poiché Bagnaia avvertiva ancora un po' di dolore alla caviglia destra, dopo la caduta di domenica scorsa in Francia, è stato sottoposto a ulteriori controlli a Misano che hanno riscontrato una piccola frattura parziale dell'astragalo. Questo lieve infortunio non gli impedirà di partecipare al prossimo GP d'Italia”. Pecco su Instagram ha comunque rassicurato i suoi tifosi: “Questo infortunio non comprometterà la mia partecipazione al gran premio d'Italia tra tre settimane. In questo periodo di pausa lavorerò per arrivare al 100% al mio GP di casa”.

L'impatto con Vinales non è stato trascurabile, ma più del fisico è stata la condizione mentale del pilota a soffrire, con tutta la querelle seguita al contatto. Tra i due piloti c'è stato un chiarimento, e non ci saranno nemmeno penalità da scontare, ma resta il fatto che il ruolino di marcia di Bagnaia in questo inizio di stagione non è stato entusiasmante.

 

La classifica

La buona notizia è che il campione del mondo è ancora il leader del campionato, con un punto di vantaggio su Bezzecchi, 13 su Binder e 14 su Martin. Ma le cadute sono state davvero tante, e tutte nelle gare lunghe: Argentina, Texas e Francia, due da solo e una per incidente. Delle due scivolate in autonomia, una è avvenuta sul bagnato, l'altra sull'asciutto, per cui la casistica non potrebbe essere più varia. Nei primi due casi Pecco stava forse andando troppo forte, nell'ultimo invece stava gestendo. Insomma, a guardarci troppo a fondo c'è il rischio solo che la confusione aumenti.

Meglio guardare avanti, perché il Mugello è una pista molto esigente per moto e pilota: l'anno scorso fu dominio per Pecco, ma quest'anno la competizione per il primo posto potrebbe essere più difficile: le Desmosedici competitive saranno parecchie, KTM rischia di essere un brutto cliente. Servirà concentrazione massima, e a quando è in quella condizione, Bagnaia ha già dimostrato di riuscire a diventare imbattibile.

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