Test sbk: Ducati sforna un nuovo forcellone, Kawasaki insegue Yamaha
Borgo Panigale lavora per migliorare il comportamento della Panigale V4 in curva. Il team KRT invece ha portato una ZX-10RR con un cambio e una elettronica affinati per il limite di giri imposto da Dorna
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SuperBike
Che si tratti di MotoGP o superbike, Ducati ormai sembra essere la casa di gran lunga più attiva del panorama tecnico (cliccate qui per i risultati dei test MotoGP a Sepang), e anche nei test di Portimao non ha deluso le attese. Pure le altre case comunque non sono rimaste con le mani in mano, e in Portogallo si sono viste diverse novità.
Dettagli importanti
Il team Aruba ha portato in pista una Panigale V4 che Alvaro Bautista ha definito “più equilibrata e facile rispetto alla moto utilizzata nel 2019”. Due anni di sviluppo sono serviti ad affinare il set up e ora la casa bolognese ha aggiunto al pacchetto tecnico un nuovo forcellone, che dovrebbe aiutare lo spagnolo e Michael Ruben Rinaldi a trovare più grip con la moto piegata. Sicuramente di minore importanza per le prestazioni, ma fondamentale nell'ergonomia della moto, anche il nuovo serbatoio che permetterà a due piloti decisamente meno massicci rispetto a Scott Redding di stare più a proprio agio in sella. Bautista è sembrato molto solido sul passo gara.
Campioni al lavoro
La Yamaha R1 è la moto che ha stupito di più nel 2021: non è andato forte solo Toprak Razgatlioglu, ma anche un pilota come Andrea Locatelli, debuttante nella categoria, ha ottenuto subito buoni risultati, dimostrando che la moto di Iwata è facile da interpretare. Nelle prove di questi due giorni il neo campione del mondo ha segnato il miglior riferimento in 1'39”616, provando anche lui un nuovo serbatoio. Oltre a questa novità, nel box del team ufficiale si è visto anche un nuovo cupolino, più rastremato, che dovrebbe garantire una migliore penetrazione aerodinamica.
Verdona alla riscossa
Molta carne al fuoco anche per Jonathan Rea e la Kawasaki, con il nordirlandese a due decimi da Razgatlioglu e impegnato in diverse prove di materiale. La nuova ZX-10RR è stata settata ora con un cambio pensato per lavorare al meglio con il limite di 500 giri motore imposto dalla Dorna a inizio della scorsa stagione, così come l'elettronica è stata adeguata. Ma da Akashi è arrivato anche un nuovo telaio che Johnny sembra avere gradito.
Rookie e supersport
Nella due giorni portoghese si è visto al lavoro anche Danilo Petrucci, che è sceso in pista per la prima volta con la Panigale V4 in versione racing. Soddisfazione per il feeling “Mi sono trovato bene e la moto è davvero un mostro” e tanto lavoro su elettronica e set up. Petrux ha anche preso confidenza con gli pneumatici Dunlop, che si usano dall'altra parte dell'oceano invece dei Pirelli.
Rimanendo in casa Ducati, ottimi tempi anche in Supersport, con Nicolò Bulega autore del miglior tempo in sella alla nuova Panigale V2.
Dettagli importanti
Il team Aruba ha portato in pista una Panigale V4 che Alvaro Bautista ha definito “più equilibrata e facile rispetto alla moto utilizzata nel 2019”. Due anni di sviluppo sono serviti ad affinare il set up e ora la casa bolognese ha aggiunto al pacchetto tecnico un nuovo forcellone, che dovrebbe aiutare lo spagnolo e Michael Ruben Rinaldi a trovare più grip con la moto piegata. Sicuramente di minore importanza per le prestazioni, ma fondamentale nell'ergonomia della moto, anche il nuovo serbatoio che permetterà a due piloti decisamente meno massicci rispetto a Scott Redding di stare più a proprio agio in sella. Bautista è sembrato molto solido sul passo gara.
Campioni al lavoro
La Yamaha R1 è la moto che ha stupito di più nel 2021: non è andato forte solo Toprak Razgatlioglu, ma anche un pilota come Andrea Locatelli, debuttante nella categoria, ha ottenuto subito buoni risultati, dimostrando che la moto di Iwata è facile da interpretare. Nelle prove di questi due giorni il neo campione del mondo ha segnato il miglior riferimento in 1'39”616, provando anche lui un nuovo serbatoio. Oltre a questa novità, nel box del team ufficiale si è visto anche un nuovo cupolino, più rastremato, che dovrebbe garantire una migliore penetrazione aerodinamica.
Verdona alla riscossa
Molta carne al fuoco anche per Jonathan Rea e la Kawasaki, con il nordirlandese a due decimi da Razgatlioglu e impegnato in diverse prove di materiale. La nuova ZX-10RR è stata settata ora con un cambio pensato per lavorare al meglio con il limite di 500 giri motore imposto dalla Dorna a inizio della scorsa stagione, così come l'elettronica è stata adeguata. Ma da Akashi è arrivato anche un nuovo telaio che Johnny sembra avere gradito.
Rookie e supersport
Nella due giorni portoghese si è visto al lavoro anche Danilo Petrucci, che è sceso in pista per la prima volta con la Panigale V4 in versione racing. Soddisfazione per il feeling “Mi sono trovato bene e la moto è davvero un mostro” e tanto lavoro su elettronica e set up. Petrux ha anche preso confidenza con gli pneumatici Dunlop, che si usano dall'altra parte dell'oceano invece dei Pirelli.
Rimanendo in casa Ducati, ottimi tempi anche in Supersport, con Nicolò Bulega autore del miglior tempo in sella alla nuova Panigale V2.
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