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SBK 2023, ecco tutte le novità tecniche di Ducati, Yamaha, Kawasaki, Honda e BMW

SBK news – Domani inizierà un’altra sessione di test sul circuito di Portimao per alcuni piloti Superbike, in vista dell’inizio della stagione tra meno di un mese a Phillip Island, in Australia, e andiamo a scoprire quali sono le novità tecniche che si vedranno quest’anno in pista. Ecco la panoramica completamente

Le novità della Casa di Borgo Panigale
Una nuova stagione Superbike sta per cominciare, dal 24 al 26 febbraio, da Phillip Island, in Australia, e alcuni piloti per ora hanno disputato una due giorni di test a Jerez, a cui farà seguito da domani un altro test a Portimao, in Portogallo. Per ora si sono già viste alcune novità tecniche ed è il momento di guardarle un po’ tutte. A partire da chi avrà il mirino puntato, ovvero l’Aruba.it Racing Ducati. La nuova Panigale V4 R monta un motore aggiornato, con nuove alette più compatte e sottili delle precedenti. Inoltre c’è anche un nuovo scarico, che sì che la potenza della moto sia pari a 240.5 cavalli. Come riporta il sito ufficiale WorldSBK.com il campione in carica Alvaro Bautista ha definito il nuovo motore “lineare e dolce”, aggiungendo di aver fatto uno step avanti.

Su cosa hanno migliorato Yamaha e Kawasaki?
Tra i principali rivali c’è Toprak Razgatlioglu, che sarà alla guida della Yamaha R1, come il suo compagno di squadra Andrea Locatelli. Entrambi hanno provato il nuovo forcellone e l’obiettivo della Casa di Iwata era lavorare sull’aderenza al posteriore e sull’accelerazione in uscita curva per portare maggiore velocità sul rettilineo. Jonathan Rea lo troveremo sempre alla guida della Kawasaki, marca che si è dedicata sul migliorare l’accelerazione in uscita dalle curve e a nuove idee che riguardano l’elettronica. Il sei volte iridato ha riprovato alcune parti apportate da Showa relative alle sospensioni e il suo compagno di box Alex Lowes ha lavorato anche sul telaio e su aggiornamenti elettronici.

Il grande cambiamento per BMW e il lavoro di Honda
A completare la griglia di partenza ci sono poi anche BMW e Honda. La Casa bavarese ha portato molte novità sul pacchetto aerodinamico e tutti i piloti alla guida della BMW M 1000 RR hanno detto di aver avvertito la differenza in curva. I miglioramenti si sono notati anche in termini di aderenza di uscita in curva e sulla velocità di punta. Inoltre BMW è passata da Nissin a Brembo. Grande lavoro nel dietro le quinte anche per Honda, con alcune varianti legate alle specifiche del motore, oltre ad alcuni forcelloni leggermente diversi. Inoltre hanno lavorato sul telaio e sull’elettronica, per avere maggiore aderenza in curva.

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