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Ducati mostra la "manita" a Phillip Island: 5 vittorie in 5 gare

Ai successi - e alle doppiette- in superbike si sono affiancate le due affermazioni di Nicolò Bulega in supersport. Le moto bolognesi vanno forte a prescindere da chi le guida, e al termine di gara-2 della sbk c'erano 4 Panigale V4R tra le prime cinque moto classificate

Cinque vittorie in altrettante gare tra superbike e supersport sono il migliore risultato possibile nell'avvio di mondiale di Ducati, che a giudicare dai risultati ottenuti è già più avanti rispetto all'anno scorso nel confronto con gli avversari.

 

I numeri a favore

Borgo Panigale ha vinto tutte e tre le gare della superbike con Alvaro Bautista, e in due occasioni su tre ha pure fatto doppietta con Michael Ruben Rinaldi. La superiorità tecnica delle moto bolognesi è stata evidente in gara-2, quando tra le prime 5 classificate al traguardo c'erano 4 Panigale V4R.

I tempi segnati da Bautista sono stati più che convincenti, anche se non di riferimento in assoluto: tanto la pole position 2020 di Tom Sykes che il best race lap 2019 di Jonathan Rea hanno resistito alla condotta di gara dello spagnolo, più lento di ben 7 decimi rispetto al primato del nordirlandese. C'è però da dire che Alvaro non ha avuto addosso la pressione di un avversario che lo ha obbligato a forzare e ha dato l'impressione di gestire la gara. Una possibile riprova sta nel fatto che il rookie Dominique Aegerter (Yamaha) ha segnato un 1'30”374 in Superpole Race ben più vicino al record assoluto rispetto ai tempi di Bau Bau. In prova il più veloce è stato Razgatlioglu, con Bautista che è comunque riuscito a girargli a poco più di un decimo di distanza, e a 3 decimi dal record della pista.

 

Senza eccezioni

Come accennato sopra, tutti i ducatisti si sono ben comportati. Per fare un esempio su tutti, Axel Bassani, che corre con un team privato che più privato non si può, ha messo insieme un quarto e un quinto posto nelle gare lunghe. Anche Phillip Oettl è arrivato in alto, e in race-2 si è classificato quinto, Danilo Petrucci è stato nei dieci nonostante qualche problema di affiatamento con la moto. La nuova Panigale V4R insomma ha confermato le buone sensazioni già preannunciate nei test.

 

Una bella novità

Se in superbike c'erano pochi dubbi sul possibile rendimento della moto bolognese, erano meno le certezze su un possibile passo in avanti in supersport. Nicolò Bulega invece ha corso due gare intelligenti e di carattere, pur senza partire dalla migliore posizione in griglia. La Panigale V2 in realtà si è ben comportata anche in prova, con lo sfortunato Yari Montella e lo stesso Bulega terzi e quarti ad appena due decimi da Stefano Manzi (Yamaha). Più attardati Caricasulo e De Rosa, autori poi però di gare discrete, seppure non al livello di Nicolò. A Borgo Panigale sembrano avere trovato la quadra per fare funzionare al meglio il proprio bicilindrico nonostante le limitazioni, e ora la moto emiliana pare in grado di giocarsela alla pari con le R6, e di avere anche del margine sulle Kawasaki. Mandalika, pista molto differente da Phillip Islans, sarà un'importante occasione di conferma, tra appena una settimana.

 

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