Triumph, nuove assunzioni e ampliamento stabilimento di Hinckley
Pronta a riportare parte della produzione nello stabilimento di Hinckley, Triumph ha in queste ore annunciato l’assunzione di circa 100 nuovi impiegati nonché l’ampliamento dello stabilimento inglese, ingrandito con due nuovi piani riservati al settore di ricerca e sviluppo
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Industria e finanza
Triumph “torna” a casa
Un paio di settimane fa (ve ne parlavamo qui), Triumph aveva annunciato il ritorno di parte della produzione nello stabilimento inglese di Hinckley. Un scelta motivata, almeno in parte, dall’eccessivo carico di lavoro delegato agli impianti in Tailandia nonché dal conseguente limite produttivo raggiunto a causa, anche, dalle difficoltà di approvvigionamento dei materiali che in Asia si sta facendo sentire sempre più insistente.
All’annuncio di cui sopra ne è seguito a stretto giro un secondo, riferito al conseguente aumento di posti di lavoro ed all’ampliamento dell’impianto di Hinckley, la cui produzione era stata, a partire dal 2020, ridotta ad appena il 10% del totale. Più nel dettaglio, si parla di circa 100 nuove assunzioni e di due ulteriori piani da aggiungere all’edificio già esistente per l’ampliamento del settore di ricerca e sviluppo, tra cui nuovi uffici open space, sale riunioni, mensa e altre strutture. Un’upgrade che, è giusto evidenziarlo, dovrebbe non solo alleggerire il carico di lavoro deputato agli stabilimenti thailandesi di Chonbouri, ma anche fronteggiare la crescente richiesta di moto Triumph. Come specificato dallo stesso Chief Commercial Officer della Casa inglese Paul Stroud, le vendite 2021 hanno infatti superato quota 81.500 moto, per una crescita pari al 29% rispetto all'anno precedente. Ottime notizie quindi, che da una parte riflettono i buoni andamenti di Triumph e, dall’altra, promettono un ritorno -seppur parziale - di modelli 100% made in Britain…
All’annuncio di cui sopra ne è seguito a stretto giro un secondo, riferito al conseguente aumento di posti di lavoro ed all’ampliamento dell’impianto di Hinckley, la cui produzione era stata, a partire dal 2020, ridotta ad appena il 10% del totale. Più nel dettaglio, si parla di circa 100 nuove assunzioni e di due ulteriori piani da aggiungere all’edificio già esistente per l’ampliamento del settore di ricerca e sviluppo, tra cui nuovi uffici open space, sale riunioni, mensa e altre strutture. Un’upgrade che, è giusto evidenziarlo, dovrebbe non solo alleggerire il carico di lavoro deputato agli stabilimenti thailandesi di Chonbouri, ma anche fronteggiare la crescente richiesta di moto Triumph. Come specificato dallo stesso Chief Commercial Officer della Casa inglese Paul Stroud, le vendite 2021 hanno infatti superato quota 81.500 moto, per una crescita pari al 29% rispetto all'anno precedente. Ottime notizie quindi, che da una parte riflettono i buoni andamenti di Triumph e, dall’altra, promettono un ritorno -seppur parziale - di modelli 100% made in Britain…
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