Suzuki Hayabusa: avrà un cambio semiautomatico?
Ormai è dato per certo che la Hayabusa verrà rinnovata il prossimo anno. Ora alcuni brevetti depositati farebbero pensare a un cambio semiautomatico, sul tipo del DCT di Honda, anche se mantiene il pedale per effettuare le cambiate
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Moto
Sarà una sportiva per viaggiare?
Che Suzuki stia lavorando a una nuova versione della sua potentissima Hayabusa è ormai assodato. L'attuale modello, infatti, è uscito da poco dal listino della casa di Hamamatsu. Inoltre, e non è cosa da poco, il 2019 vede cadere il 20° anniversario della Hayabusa: quale momento migliore per svelare la nuova generazione della mitica "Busa"? In questi giorni, poi, sono arrivate altre indiscrezioni. Nuove domande di brevetto, infatti, aggiungono benzina sul fuoco degli appassionati, mostrando un sistema di cambio semi-automatico montato su un modello attuale di Hayabusa. Sebbene i disegni dei brevetti non siano necessariamente rappresentativi della moto in cui sarà montato il sistema, sono indubbiamente un buon indizio. Visto che ci si attende che la prossima generazione di Hayabusa monti parecchie novità, a partire da un pesante aggiornamento del motore che crescerebbe di cilindrata fino a circa 1.440 cm3. I nuovi brevetti riguardano l'integrazione del sistema con il motore: in particolare, mostrano come i componenti aggiuntivi si adattino alla perfezione senza aumentare le dimensioni complessive del propulsore. A differenza del sistema a doppia frizione Honda Dct, questa trasmissione semi-automatica utilizza un sensore esterno per rilevare il movimento di una leva del cambio a pedale convenzionale. Un servocomando controlla la posizione della frizione e un altro attuatore sposta gli ingranaggi. Ciò significa che non è necessario apportare modifiche interne al motore per adattarsi a questo sistema semiautomatico: il cambio potrebbe essere facilmente venduto come optional e (sacrilegio...) sarebbe anche relativamente facile implementare una modalità completamente automatica. Insomma, insieme con la Kawasaki H2 SX SE, pare che le super sport tourer da 300 km/h siano destinate a rivivere i fasti del passato.
Che Suzuki stia lavorando a una nuova versione della sua potentissima Hayabusa è ormai assodato. L'attuale modello, infatti, è uscito da poco dal listino della casa di Hamamatsu. Inoltre, e non è cosa da poco, il 2019 vede cadere il 20° anniversario della Hayabusa: quale momento migliore per svelare la nuova generazione della mitica "Busa"? In questi giorni, poi, sono arrivate altre indiscrezioni. Nuove domande di brevetto, infatti, aggiungono benzina sul fuoco degli appassionati, mostrando un sistema di cambio semi-automatico montato su un modello attuale di Hayabusa. Sebbene i disegni dei brevetti non siano necessariamente rappresentativi della moto in cui sarà montato il sistema, sono indubbiamente un buon indizio. Visto che ci si attende che la prossima generazione di Hayabusa monti parecchie novità, a partire da un pesante aggiornamento del motore che crescerebbe di cilindrata fino a circa 1.440 cm3. I nuovi brevetti riguardano l'integrazione del sistema con il motore: in particolare, mostrano come i componenti aggiuntivi si adattino alla perfezione senza aumentare le dimensioni complessive del propulsore. A differenza del sistema a doppia frizione Honda Dct, questa trasmissione semi-automatica utilizza un sensore esterno per rilevare il movimento di una leva del cambio a pedale convenzionale. Un servocomando controlla la posizione della frizione e un altro attuatore sposta gli ingranaggi. Ciò significa che non è necessario apportare modifiche interne al motore per adattarsi a questo sistema semiautomatico: il cambio potrebbe essere facilmente venduto come optional e (sacrilegio...) sarebbe anche relativamente facile implementare una modalità completamente automatica. Insomma, insieme con la Kawasaki H2 SX SE, pare che le super sport tourer da 300 km/h siano destinate a rivivere i fasti del passato.
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