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Spostamenti in città, regioni e zone: aggiornamenti dpcm e modulo autocertificazione

Smistati in tre zone di rischio, i cittadini italiani dovranno da domani venerdì 6 novembre rispettare regole ancora più rigide che, nel caso delle zone rosse, risultano praticamente identiche a quelle sperimentate a marzo e aprile. Ecco le differenze tra zone gialle, arancioni e rosse
L’Italia è divisa in 3
Il Premier Conte ha illustrato ieri sera i tre livelli di rischio in cui è stata suddivisa l’Italia. Da domani venerdì 6 novembre scatteranno le regole comuni all’intero territorio nazionale che prevedono divieto di assembramento e obbligo di mascherina anche all’aperto quando non è possibile mantenere la distanza minima di sicurezza, ma i residenti nelle singole regioni dovranno attenersi a norme ancora più stingenti e calibrate in base all’indice dei contagi e alla tenuta del sistema sanitario regionale.
Le regioni sono divise in zone gialle cioè a rischio moderato, arancioni a rischio alto e rosse a rischio molto alto. Non esistono zone verdi perché “il virus corre veloce”.
 I territori o le regioni che entrano in fascia arancione o rossa devono starci per almeno 15 giorni, poi saranno rivalutate. 

Ecco le regole per ogni zona.

Zona gialla (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto)
Didattica a distanza per le scuole superiori, divieto di uscita da casa dalle 22 alle 5 si potrà uscire sono per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità da specificare nel modulo di autocertificazione che bisogna avere con sé. 
Chiusura di tutte le attività nella fascia notturna, chiusura dei musei, chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura totale per sale bingo e centri scommesse. Sospesi i concorsi, raccomandato lo smart working e capienza massima per i trasporti locali, dagli autobus ai treni regionali, al 50%.

Zona arancione (Puglia e Sicilia)
Valgono tutte le limitazioni delle zona gialla, alle quali si aggiunge la chiusura per tutta la giornata di bar e ristoranti con asporto possibile fino alle 22. I negozi restano aperti.
Limiti agli spostamenti: vietato uscire dal proprio comune, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità da indicare sul modulo di autocertificazione.


Zone rosse (Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta)
Chiudono tutti i negozi e le attività commerciali di vendita di prodotti e servizi al dettaglio. Fanno eccezione parrucchieri e i barbieri, i supermercati e i negozi di generi alimentari e quelli considerati di beni essenziali (librerie, negozi di computer ed elettronica,  articoli sportivi, biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia,  ferramenta,  negozi di giocattoli e vestiti per bambini, edicole, farmacie e parafarmacie). Bar e ristoranti chiusi h24, è consentita la consegna a domicilio e l'asporto (senza ovviamente consumazioni sul posto o nelle adiacenze, ma solo fino alle 22.
Didattica a distanza a partire dalla seconda media.

Limiti agli spostamenti: vietata la circolazione per strada, anche all’interno del proprio comune. Per uscire di casa (a piedi, in moto o in auto) serve l’autocertificazione. Rimane comunque consentito svolgere individualmente passeggiate in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; inoltre, è permesso lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto ed in forma individuale.

Clicca qui per capire quando e dove va usato il modulo di autocertificazione.


 
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