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Spostamenti: Green Pass, cos'è, a cosa serve, come si ottiene e quanto dura

Il Green Pass verrà rilasciato ai cittadini vaccinati, a quelli guariti dal Covid e a quelli con test molecolare o antigenico negativo. È valido solo in Italia e consente di spostarsi per turismo in zona rossa o arancio e partecipare alle cerimonie. Ecco le FAQ del Governo
Introdotto col decreto Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 maggio, il Green Pass consentirà di spostarsi per turismo tra regioni arancio e rosse, partecipare a feste e concerti, accedere alle discoteche (quando riapriranno) e ad altri luoghi. Vediamo alcune risposte alle domande più frequenti così come presentate sul sito del Governo.

Cos’è il Green Pass?

Con Green Pass si intende una una certificazione comprovante uno dei seguenti stati:
1) L’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2
2) La guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo)
3) Il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti. Attenzione: al momento il test sierologico non è un test previsto per il rilascio della certificazione verde.

Come si ottiene e chi rilascia il Green Pass?

Per ottenere la certificazione è necessario essere in possesso di uno dei requisiti di cui sopra. Il rilascio della certificazione dipende dal fatto che si tratti di vaccino, di attestato di avvenuta guarigione o l’esito negativo del tampone. 
Nel primo caso, la certificazione rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza; nel secondo caso (avvenuta guarigione) viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta, mentre nel caso di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo è rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. 
 


Quanto dura il Green Pass?

Anche in questo caso bisogna distinguere tra le tre possibilità.
La certificazione da vaccino è dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste 2 dosi) e di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale.
La certificazione di avvenuta guarigione ha validità di sei mesi dalla data di fine isolamento, mentre quella di test negativo ha validità di 48 ore dal prelievo del materiale biologico. 

Il Green Pass è obbligatorio?
No, il Green Pass non è obbligatorio, ma ottenibile solo su richiesta dell'interssato. 

Cosa posso fare con il Green Pass?

Chi è in possesso di Green Pass può spostarsi liberamente sul territorio nazionale (quindi anche da e verso zone arancio o rosse) anche per motivi di turismo (chi non ne è in possesso deve avere l’autocertificazione). Il Green Pass consente inoltre di partecipare a feste e cerimonie  che, dal 15 giugno, potranno nuovamente essere organizzate in zona gialla.

Con il Green Pass viene mento l’obbligo di mascherina o il rispetto del distanziamento?

No, le misure di igiene vanno sempre rispettate, in quanto non può essere garantita la totale eliminazione del rischio di prima infezione nei vaccinati o di reinfezione nei guariti, anche a causa della circolazione delle varianti, nè può essere escluso il rischio di trasmissione del virus. 

Il Green Pass è valido anche all’estero?
No, il Green Pass è valido solo su territorio nazionale. Per gli spostamenti in altri paesi dell’Unione Europea (solo in quelli che vi aderiranno) servirà il Digital Green Certificate Europeo.

Il Green Pass è il Digital Green Certificate Europeo?

No, sono due cose diverse. Il Green Pass è valido solo in Italia e fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate, che verrà invece emesso da una piattaforma nazionale, alimentata con i dati trasmessi dalle Regioni, e conterrà un codice a barre bidimensionale (QRcode) per verificarne digitalmente l’autenticità e validità.
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