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Riforma Codice della Strada: il Governo pigia sull'acceleratore

La legge-delega del governo è stata varata: s’attendono nei prossimi mesi i decreti legislativi utili a modificare il Codice della Strada. Si discute di multe più facili per i telelaser, di maggior tutela dei ciclisti, dell’aumento del limite in autostrada a 150km/h e di sanzioni più salate per chi guida con il telefono in mano
Riforma "radicale" del Codice
La riforma del Codice è sulla giusta strada: la legge-delega del governo è stata varata e ora si attendono - nell’arco dei prossimi 18 mesi - i decreti legislativi che andranno a modificarlo in molte sue parti. Le linee generali della riforma paiono comunque già ben chiare: si parla di multe più facili con i telelaser, di una maggior tutela per i ciclisti e dell’inasprimento delle sanzioni per chi viola il Codice.
Nel dettaglio, ci sarebbe l’intenzione di dare il via libera all’accertamento delle violazioni con contestazione differita attraverso i nuovi rilevatori a distanza che, oltre a misurare la velocità del mezzo, ne fotografano anche lo stato di salute la regolarità amministrativa. Per i ciclisti sarebbe invece prevista l’introduzione di linee d’arresto più avanzate per evitarne l’incolonnamento dietro alle auto, nonché la libertà di circolazione in contromano nei centri storici. Per quanto riguarda invece le sanzioni, nel mirino della riforma, in particolare, ci sarebbero i guidatori distratti dallo smartphone, per i quali potrebbero arrivare sanzioni salatissime che vanno da 319 fino a 1.276 euro, più la sospensione della patente da due a sei mesi, forse già alla prima infrazione.
Tra Lega e M5S rimangono alcune controversie (si discute per esempio sullo stop al fumo e sull’aumento a 150 km/h in autostrada), ma l’intenzione rimane quella di procedere con la riforma nei tempi più brevi possibili: “il contributo delle Camere è portatore di innovazioni puntuali e necessarie, laddove la delega punta invece a riformare in modo più organico e sistemico l’intero Codice della Strada. Non a caso - spiega la nota diffusa dal Mit - sarà fondamentale, in tal senso, anche la consultazione pubblica che il ministero avvierà a breve”. “Siamo fiduciosi - precisa il vicepresidente della commissione Trasporti, Diego De Lorenzis (M5S) - che il dialogo tra Parlamento e Governo produrrà un rinnovamento radicale del codice”. 
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