Codice della Strada 2019: guanti obbligatori e 150 km/h in autostrada
Il Governo è pronto a introdurre diverse novità, specialmente per quanto riguarda la circolazione delle due ruote. Per i motociclisti arriverebbe l’obbligo di indossare abbigliamento tecnico, mentre le biciclette potrebbero ottenere una linea d’arresto più avanzata in prossimità di stop e semafori. Possibile aumento anche dei limiti di velocità in autostrada
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Politica e trasporti
Nuovo Codice della Strada
Anche se è ancora in fase di discussione in Commissione Trasporti alla Camera, sembra possano arrivare parecchie novità per il Codice della strada che coinvolgeranno le due ruote a motore. Si sta discutendo infatti della possibilità d’introdurre una striscia d’arresto più avanzata rispetto a quella riservata alle automobili e, soprattutto, dell’eventualità di rendere obbligatorio l’utilizzo di abbigliamento tecnico, come in Francia dove sono abbligatori i guanti certificati. Inoltre, il nuovo Codice consentirebbe la circolazione in autostrada alle moto elettriche e darebbe il via all'aumento dei limiti di velocità a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie.
Per le automobili, invece si parla di parcheggi “rosa” riservati alle donne in gravidanza, dello stop al fumo, dell’aumento delle sanzioni per chi “pizzicato” alla guida con lo smartphone.
In arrivo novità anche per monopattini, hoverboard e skate che, con il disegno di legge M5s-Lega, dovrebbero finalmente (se ne discute da tempo) entrare per la prima volta a far parte del Codice della Strada. Questo aggiornamento del Codice della Strada guarderà agli altri paese europei - Olanda in primis - introducendo diverse novità per i ciclisti. È previsto, per esempio, l’arrivo di uno spazio ad hoc in prossimità di semafori e stop dedicato alle sole biciclette: una “striscia di arresto avanzata”, che permetterebbe ai ciclisti di avere la precedenza sulle automobili ed evitare così di rimanere incolonnate tra i gas di scarico. Allo stesso modo, nei centri abitati con limite di velocità pari a 30 km/h, alle biciclette sarà consentito circolare anche contromano e questo “indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati al traffico”. La misura, già sperimentata in Olanda, Belgio e Regno Unito, non comporterebbe, secondo gli studi finora condotti, alcun rischio per la sicurezza stradale e, al contrario, in un’ottica d’incentivo della mobilità green, consentirebbe una più facile circolazione dei mezzi a pedali. In ogni caso l’ordinanza dovrà necessariamente essere emanata dai singoli Comuni e segnalata con appositi cartelli che indichino appunto la possibilità di “circolare anche in senso opposto a quello di marcia rispetto agli altri veicoli”. Sempre per i ciclisti, è inoltre prevista la possibilità di circolare liberamente anche nelle corsie “gialle”, quelle cioè ora riservate a taxi e bus, di parcheggiare sui marciapiedi e nelle zone pedonali e dell’obbligatorietà del casco, con conseguenti incentivi per l’acquisto.
Per le automobili, invece si parla di parcheggi “rosa” riservati alle donne in gravidanza, dello stop al fumo, dell’aumento delle sanzioni per chi “pizzicato” alla guida con lo smartphone.
In arrivo novità anche per monopattini, hoverboard e skate che, con il disegno di legge M5s-Lega, dovrebbero finalmente (se ne discute da tempo) entrare per la prima volta a far parte del Codice della Strada. Questo aggiornamento del Codice della Strada guarderà agli altri paese europei - Olanda in primis - introducendo diverse novità per i ciclisti. È previsto, per esempio, l’arrivo di uno spazio ad hoc in prossimità di semafori e stop dedicato alle sole biciclette: una “striscia di arresto avanzata”, che permetterebbe ai ciclisti di avere la precedenza sulle automobili ed evitare così di rimanere incolonnate tra i gas di scarico. Allo stesso modo, nei centri abitati con limite di velocità pari a 30 km/h, alle biciclette sarà consentito circolare anche contromano e questo “indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati al traffico”. La misura, già sperimentata in Olanda, Belgio e Regno Unito, non comporterebbe, secondo gli studi finora condotti, alcun rischio per la sicurezza stradale e, al contrario, in un’ottica d’incentivo della mobilità green, consentirebbe una più facile circolazione dei mezzi a pedali. In ogni caso l’ordinanza dovrà necessariamente essere emanata dai singoli Comuni e segnalata con appositi cartelli che indichino appunto la possibilità di “circolare anche in senso opposto a quello di marcia rispetto agli altri veicoli”. Sempre per i ciclisti, è inoltre prevista la possibilità di circolare liberamente anche nelle corsie “gialle”, quelle cioè ora riservate a taxi e bus, di parcheggiare sui marciapiedi e nelle zone pedonali e dell’obbligatorietà del casco, con conseguenti incentivi per l’acquisto.
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