Perché comprare la Yamaha Tracer 7? Pregi e difetti della crossover giapponese
Adatta ai viaggi ma a suo agio anche in città, la Tracer 7 è un’ottima crossover di media cilindrata. L’elettronica è basica ma, nel complesso, la dotazione di serie è soddisfacente

Tracer 7 GT
Disppnibile in due versioni la Tracer 7 rappresenta - per Yamaha - il top di gamma per ciò che riguarda il segmento delle crossover di media cilindrata. Con una dotazione basica ma soddisfacente ed un brillane bicilindrico 700, la GT (ve ne parlavamo dettagliatamente qui) è adatta a chi cerca un mix tra prestazioni e comfort nei lunghi tragitti. Vediamone pregi e difetti e, in generale, i “numeri” che la contraddistinguono.
Un motore brillante abbinato ad una ciclistica educata

Identico a quello della MT-07 e della XSR, il bicilindrico da 689 cm3 e 70 CV di potenza massima (rilevati alla ruota) offre una spinta ai bassi regimi davvero piacevole ma sempre controllabile: l’erogazione è lineare e la frizione morbida per un guida “accessibile” anche in città. Grazie ad una ciclistica ben equilibrata (le ruote sono entrambe da 17” ed il peso a secco a 203 kg) la Tracer 7 GT si dimostra agile in città e brillante nelle curve. Il sistema frenante è all’altezza: l’ABS abbinato a leve regolabili offre una frenata potente e modulabile.
In sella

La posizione di guida è comoda, col busto avanti e le gambe piegate il giusto. La sagoma snella aiuta a mettere i piedi a terra, la sella è comoda e le pedane nella giusta posizione. Ottimo anche il comportamento su buche, dossi e pavé: l’assetto regolabile rimane sempre composto.
Pronta a viaggiare

Per viaggiare la Tracer 7 in versione GT è la scelta giusta perché ha di serie borse laterali rigide di serie, ideali per brevi vacanze o gite in coppia, un parabrezza regolabile che assicura comfort anche a velocità elevate, proteggendo efficacemente dal vento ed il cruscotto TFT a colori con doppia grafica (si può scegliere tra modalità Touring o Street) e, ovviamente, connettività per smartphone e navigatore. La sella è comoda e spaziosa, così come la posizione di guida, azzeccata per il genere di moto. Infine il serbatoio che, con 14 litri di capienza e 4 di riserva, assicura un’autonomia di oltre 350 km. Nel complesso, c’è tutto ciò che serve per godersi una bella gita fuori porta, anche di parecchi km…
Qualche (piccolo) difetto

I difetti riscontrati sulla Tracer riguardano in particolare lo scarso allungo agli alti regimi del pur brillante bicilindrico, l’assenza di sistemi di assistenza alla guida, come il controllo di trazione, non “indispensabile” visto l’ottimo comportamento della moto ma ad oggi (quasi) immancabile su di una moto di questa categoria e, ad essere pignoli, il rivestimento della sella che, seppur curato, offre poco grip e potrebbe risultare scivoloso.
Rilevamenti

Per un quadro ancor più completo, ecco, nel dettaglio, i nostri rlevamenti.
- Velocità massima: 200,3 km/h
- Accelerazione:
- 0-400 metri in 12,4 secondi
- 0-1000 metri in 23,9 secondi
- 0-100 km/h in 3,9 secondi
- Ripresa da 50 km/h:
- 400 metri in 13,4 secondi
- 1000 metri in 25,4 secondi
- Potenza alla ruota: 70,6 CV (52,6 kW) a 8.900 giri/minuto
- Frenata: Arresto da 100 km/h in 40,8 metri
- Consumi:
- Autostrada: 19,8 km/l
- Extraurbano: 32,0 km/l
- A 90 km/h: 29,1 km/l
- A 120 km/h: 23,4 km/l
- Al massimo: 11,8 km/l
- Autonomia:
- A 120 km/h: 374,8 km
- Al massimo: 188,3 km