Monopattini, Legambiente: sono mezzi ecologici, i Comuni devono incoraggiarne l'utilizzo
Pubblicato a fine luglio, il decreto per la “sperimentazione della micromobilità elettrica” parrebbe in fase di stallo. I comuni che finora hanno deliberato per aprire ai monopattini elettrici sono soltanto 6 e Legambiente denuncia: bisogna equipararli alle biciclette e incoraggiarne l’uso
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Politica e trasporti
Monopattini elettrici
Con la pubblicazione la scorsa estate del decreto per la “sperimentazione della micromobilità elettrica”, il Ministero dei Trasporti ha di fatto demandato ai sindaci le delibere di giunta necessarie a rendere utilizzabili in città hoverboard, segway, monowheel e monopattini elettrici. Trascorsi cinque mesi, i Comuni che hanno deliberato per aprire alla micromobilità indicando con la segnaletica in quali zone i veicoli sono liberi di circolare sono soltanto sei e, in alcuni di essi - tra cui per esempio Milano, Torino e Verona -, si sono addirittura verificati dei passi in dietro, con multe e sequestri a pioggia.
Legambiente ha evidenziato il problema organizzando ieri un presidio a Roma, in piazza Porta Pia per chiedere la libera circolazione dei monopattini e porre l'attenzione sullo stallo del decreto. "Chiediamo - ha detto Edoardo Zanchini, vicepresidente dell'associazione ambientalista - che i monopattini elettrici e tutti i mezzi di micromobilità che rientrano nei limiti di potenza e velocità fissati dal decreto siano equiparati alle bici e alle bici elettriche per le regole di circolazione su strada”. Secondo un sondaggio realizzato da Swg per uno dei colossi del noleggio, Lime, l’85% degli utilizzatori reali e potenziali sarebbe di fatto d’accordo con Legambiente, convinti che il monopattino dovrebbe essere equiparato in tutto e per tutto alle biciclette a pedalata assistita e che il suo utilizzo - secondo il 64% degli intervistati - dovrebbe essere al contrario di quanto fatto finora incoraggiato. "La nostra richiesta che vengano equiparati alle bici - ha aggiunto Zanchini - fornisce subito dei riferimenti normativi nel codice della strada. Starà poi alle singole città decidere di vietarne la circolazione per ragioni di sicurezza nelle strade con più traffico o nelle aree pedonali più frequentate. Nelle maggiori città europee come Berlino, Barcellona, Parigi o Bruxelles i monopattini si sono dimostrati un ottimo mezzo per coprire l'ultimo miglio verso i mezzi pubblici e ridurre così traffico e inquinamento".
Legambiente ha evidenziato il problema organizzando ieri un presidio a Roma, in piazza Porta Pia per chiedere la libera circolazione dei monopattini e porre l'attenzione sullo stallo del decreto. "Chiediamo - ha detto Edoardo Zanchini, vicepresidente dell'associazione ambientalista - che i monopattini elettrici e tutti i mezzi di micromobilità che rientrano nei limiti di potenza e velocità fissati dal decreto siano equiparati alle bici e alle bici elettriche per le regole di circolazione su strada”. Secondo un sondaggio realizzato da Swg per uno dei colossi del noleggio, Lime, l’85% degli utilizzatori reali e potenziali sarebbe di fatto d’accordo con Legambiente, convinti che il monopattino dovrebbe essere equiparato in tutto e per tutto alle biciclette a pedalata assistita e che il suo utilizzo - secondo il 64% degli intervistati - dovrebbe essere al contrario di quanto fatto finora incoraggiato. "La nostra richiesta che vengano equiparati alle bici - ha aggiunto Zanchini - fornisce subito dei riferimenti normativi nel codice della strada. Starà poi alle singole città decidere di vietarne la circolazione per ragioni di sicurezza nelle strade con più traffico o nelle aree pedonali più frequentate. Nelle maggiori città europee come Berlino, Barcellona, Parigi o Bruxelles i monopattini si sono dimostrati un ottimo mezzo per coprire l'ultimo miglio verso i mezzi pubblici e ridurre così traffico e inquinamento".
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