Monopattini elettrici: a Milano 136 incidenti in 3 mesi
Nel capoluogo lombardo da giugno a oggi si sono registrati oltre 130 incidenti che vedono coinvolti i monopattini elettrici, mezzi green che però cominciano a rappresentare un serio problema dal punto di vista della sicurezza stradale
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Monopattini elettrici
Il problema dei monopattini elettrici comincia a diventare più grave di quanto si potesse prevedere. In meno di 48 ore, solo a Milano, si sono verificati 8 incidenti che, da giugno di quest’anno, hanno fatto salire il totale a quota 136 sinistri che vedono coinvolti questi mezzi elettrici. L’ultimo, avvenuto in zona Stazione Centrale, ha coinvolto un 34enne che ha perso il controllo del monopattino finendo contro un’auto e sbattendo violentemente la testa. “Non si può assistere impassibili a questi continui sinistri. L'incolumità del guidatore - ha detto l’ex vicesindaco di Milano e assessore lombardo alla Sicurezza stradale Riccardo De Corato - è prioritaria anche sulla mobilità green. Bisogna al più presto sedersi attorno a un tavolo per comprendere la necessità dell'obbligo del casco per chiunque utilizzi questi mezzi, come lo è già per i minori”.
In generale, si nota un utilizzo scorretto dei mezzi da parte degli utenti, giovani e meno giovani. I sette stewards, incaricati dal comune di Milano di controllare chi utilizza i monopattini, hanno registrato un totale di 420 irregolarità in soli tre giorni. Le più comuni risultano essere l’utilizzo del mezzo in due e la guida in aree vietate, come i marciapiedi.
Carente non è però il solo senso di responsabilità degli utenti dei monopattini elettrici, ma anche l’insieme delle regole che ne disciplina l’utilizzo. Esemplare in tal senso il processo pilota - primo nel suo genere - che potrebbe aprirsi a breve proprio a Milano. La questione coinvolgerebbe una società di sharing di monopattini elettrici e un giovane che nel maggio dell'anno scorso, viaggiando contromano, faceva cadere una signora anziana procurandole una frattura al bacino. Il manager dell'azienda, tra le prime ad avviare nel capoluogo il servizio di noleggio dei monopattini elettrici, avrebbe causato - si legge nel capo di imputazione - "pericolo per gli utenti della strada, in specie mettendo a disposizione monopattini elettrici in numero imprecisato per il noleggio con modalità free floating , nonostante si trattasse di dispositivi di cui era vietata in ogni caso la circolazione su carreggiata e in presenza di esplicito divieto, da parte del Comune di Milano, ad intraprendere l'attività in discorso, omettendo altresì di fornire chiare indicazioni, agli utilizzatori sui divieti esistenti per tale categoria di veicoli".
In generale, si nota un utilizzo scorretto dei mezzi da parte degli utenti, giovani e meno giovani. I sette stewards, incaricati dal comune di Milano di controllare chi utilizza i monopattini, hanno registrato un totale di 420 irregolarità in soli tre giorni. Le più comuni risultano essere l’utilizzo del mezzo in due e la guida in aree vietate, come i marciapiedi.
Carente non è però il solo senso di responsabilità degli utenti dei monopattini elettrici, ma anche l’insieme delle regole che ne disciplina l’utilizzo. Esemplare in tal senso il processo pilota - primo nel suo genere - che potrebbe aprirsi a breve proprio a Milano. La questione coinvolgerebbe una società di sharing di monopattini elettrici e un giovane che nel maggio dell'anno scorso, viaggiando contromano, faceva cadere una signora anziana procurandole una frattura al bacino. Il manager dell'azienda, tra le prime ad avviare nel capoluogo il servizio di noleggio dei monopattini elettrici, avrebbe causato - si legge nel capo di imputazione - "pericolo per gli utenti della strada, in specie mettendo a disposizione monopattini elettrici in numero imprecisato per il noleggio con modalità free floating , nonostante si trattasse di dispositivi di cui era vietata in ogni caso la circolazione su carreggiata e in presenza di esplicito divieto, da parte del Comune di Milano, ad intraprendere l'attività in discorso, omettendo altresì di fornire chiare indicazioni, agli utilizzatori sui divieti esistenti per tale categoria di veicoli".
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