Indian Motorcycles: radar e sella intelligente per prevenire i pericoli
Indian Motorcycles ha depositato nuovi brevetti per un sistema di controllo elettronico basato su radar e telecamere intelligenti, nonché munito di sella "vibrante" in grado di indicare al pilota da che parte potrebbe sopraggiungere un’eventuale minaccia
Image
Spy
Ormai “sdoganata” da pionieri come Ducati e BMW, la tecnologia radar approderà presto anche sulle Indian di nuova generazione in una forma ancora più evoluta. In base ad alcuni brevetti comparsi sul web, la Casa americana sembrerebbe infatti alle prese con lo sviluppo di un sistema in grado di combinare radar, telecamere e, addirittura, una sella in grado di segnalare al pilota il pericolo in arrivo. Vediamo come dovrebbe funzionare.
Una miriade di radar e telecamere intelligenti
Mentre la maggior parte dei sistemi radar si concentrano in particolare sulla parte anteriore delle moto e, quindi, sul cruise control adattivo - fa eccezione Ducati che ne ha montato uno anche al posteriore per monitorare gli angoli ciechi (presto anche sulla Honda Gold Wing) - l’ultimo brevetto Indian mostra una moto letteralmente coperta di sensori e telecamere. Il radar anteriore è relativamente semplice e, un po’ come fanno gli altri, monitora la distanza e la velocità di avvicinamento dei veicoli che precedono, consentendo l’adozione del cruise control adattivo e sfruttando quindi gli stessi sistemi di avviso di collisione già utilizzati da BMW, Ducati e KTM. Tuttavia, un’interessante novità, sembrerebbe riguardare la prsenza di una telecamera in grado di comunicare al computer di bordo non solo la presenza ma anche il tipo di veicolo. Perché è importante? Perché in questo modo l’intero sistema potrà essere calibrato per reagire in modo differente a seconda dei casi. Più nel dettaglio, il brevetto mostra motocicli, auto, camion e semirimorchi, tutti classificati separatamente e, quindi, con la possibilità di modificare la distanza alla quale attivare il sistema di avviso di collisione. Discorso analogo per i radar e le telecamere posteriori e laterali (due appena sotto gli specchietti, altre in prossimità delle borse laterali e un’altra ancora che punta direttamente all’indietro) che, esattamente come spiegato sopra, consentono al sistema di identificare il tipo di veicolo in avvicinamento.
Sella tattile
Tutte le informazioni al riguardo - anche questo è “spiegato” dai brevetti - verrebbero visualizzate su di un grande schermo TFT, dal quale gestire i diversi settaggi. Non solo: poichè così tante informazioni potrebbero creare una certa confusione per il pilota (basti pensare alla quantità di spie che andrebbero ad accendersi sul cruscotto o sugli specchietti per segnalare eventuali minacce), il sistema in fase di sviluppo sembrerebbe prevedere una sella tattile pronta ad attivarsi - cioè a vibrare - nel punto esatto (destra, sinistra, davanti o dietro) da cui sopraggiunge la minaccia.
Guida in gruppo
In più, seguendo l’esempio di Harley-Davidson, il brevetto Indian suggerisce anche la possibilità di impostare il sistema di velocità e frenata adattiva anche in base alla “situazione” cioè, in particolare, nel caso di guida in gruppo, e, quindi, di conseguenti reazioni da attivare o non attivare qualora un motociclista dovesse - volontariamente - avvicinarsi ad un altro.
La rivoluzione dei radar
Oltre alle sopracitate Ducati, BMW, KTM e Harley-Davidson, in quanto a radar dobbiamo per forza di cose ricordare anche il lavoro condotto da Kawasaki, che sta pianificando di introdurre il radar su almeno un modello 2022, e Honda, al lavoro sui propri sistemi radar per Gold Wing e Africa Twin. La rivoluzione è ormai cominciata.
Una miriade di radar e telecamere intelligenti
Mentre la maggior parte dei sistemi radar si concentrano in particolare sulla parte anteriore delle moto e, quindi, sul cruise control adattivo - fa eccezione Ducati che ne ha montato uno anche al posteriore per monitorare gli angoli ciechi (presto anche sulla Honda Gold Wing) - l’ultimo brevetto Indian mostra una moto letteralmente coperta di sensori e telecamere. Il radar anteriore è relativamente semplice e, un po’ come fanno gli altri, monitora la distanza e la velocità di avvicinamento dei veicoli che precedono, consentendo l’adozione del cruise control adattivo e sfruttando quindi gli stessi sistemi di avviso di collisione già utilizzati da BMW, Ducati e KTM. Tuttavia, un’interessante novità, sembrerebbe riguardare la prsenza di una telecamera in grado di comunicare al computer di bordo non solo la presenza ma anche il tipo di veicolo. Perché è importante? Perché in questo modo l’intero sistema potrà essere calibrato per reagire in modo differente a seconda dei casi. Più nel dettaglio, il brevetto mostra motocicli, auto, camion e semirimorchi, tutti classificati separatamente e, quindi, con la possibilità di modificare la distanza alla quale attivare il sistema di avviso di collisione. Discorso analogo per i radar e le telecamere posteriori e laterali (due appena sotto gli specchietti, altre in prossimità delle borse laterali e un’altra ancora che punta direttamente all’indietro) che, esattamente come spiegato sopra, consentono al sistema di identificare il tipo di veicolo in avvicinamento.
Sella tattile
Tutte le informazioni al riguardo - anche questo è “spiegato” dai brevetti - verrebbero visualizzate su di un grande schermo TFT, dal quale gestire i diversi settaggi. Non solo: poichè così tante informazioni potrebbero creare una certa confusione per il pilota (basti pensare alla quantità di spie che andrebbero ad accendersi sul cruscotto o sugli specchietti per segnalare eventuali minacce), il sistema in fase di sviluppo sembrerebbe prevedere una sella tattile pronta ad attivarsi - cioè a vibrare - nel punto esatto (destra, sinistra, davanti o dietro) da cui sopraggiunge la minaccia.
Guida in gruppo
In più, seguendo l’esempio di Harley-Davidson, il brevetto Indian suggerisce anche la possibilità di impostare il sistema di velocità e frenata adattiva anche in base alla “situazione” cioè, in particolare, nel caso di guida in gruppo, e, quindi, di conseguenti reazioni da attivare o non attivare qualora un motociclista dovesse - volontariamente - avvicinarsi ad un altro.
La rivoluzione dei radar
Oltre alle sopracitate Ducati, BMW, KTM e Harley-Davidson, in quanto a radar dobbiamo per forza di cose ricordare anche il lavoro condotto da Kawasaki, che sta pianificando di introdurre il radar su almeno un modello 2022, e Honda, al lavoro sui propri sistemi radar per Gold Wing e Africa Twin. La rivoluzione è ormai cominciata.
Foto e immagini
Aggiungi un commento