Honda CX 500 Herencia Custom Garage: solo quello che serve
La Honda CX 500 era una raffinata bicilindrica prodotta tra gli anni 80 e 90, ultimamente è stata presa di mira da parecchi customizer, tra i cui i ragazzi di Herencia Custom che hanno realizzato questa essenziale street tracker spogliata con eleganza di tutto il superfluo
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Fuoriserie
Essenziale ed elegante
La Honda CX 500 in Italia era "bollata" come la Guzzi giapponese, in effetti il motore bicilindrico a V trasversale ricorda quello delle moto di Mandello, ma se ne differenzia per scelte tecniche molto più sofisticate per l'epoca, come i cilindri ruotati per interferire meno con le gambe del pilota, il raffreddamento a liquido e il cambio posizionato sotto il blocco motore per contenere le dimensioni in lunghezza. Soluzioni innovative dovute al progettista Toshimitsu Yoshimura, lo stesso che ideò il progetto della Honda NR 500 4 temi a pistoni ovali che partecipò, con poca fortuna, al mondiale 500 a cavallo degli anni 70 e 80. La CX ha dato vita a una grande famiglia che comprende anche l'affascinante CX 500 Turbo dei primi anni '80. Recentemente questo modello è stato rivalutato da molti customizer che l'hanno usato come base per eleganti café racer e street tracker, tra questi i ragazzi di Herencia Custom Garage, atelier argentino specializzato in moto su misura. Questa CX 500 è stata spogliata di tutto il superfluo, verniciando cerchi e motore in nero (tranne le teste che sono state lavorate), il serbatoio invece arriva da una Yamaha XT 500, il faro anteriore fa il paio con la lucina posteriore a led ed è "apoggiato" su un piccolo parafango nero. La sella segue il disegno del telaio posteriore (accorciato) e sotto la seduta non c'è nulla: eliminati fianchetti, parafango, batteria (ora al litio, posizionata vicino al carter del cambio) e altri dettagli "inutili". Il manubrio arriva da un catalogo after market dedicato alle moto off road e la strumentazione è ridotta all'osso. La forcella è quella di una Triumph Bonneville T100 del 2010 e gli ammortizzatori posteriori sono regolabili, lo scarico è della HGC, il radiatore arriva da un KTM 690.
La Honda CX 500 in Italia era "bollata" come la Guzzi giapponese, in effetti il motore bicilindrico a V trasversale ricorda quello delle moto di Mandello, ma se ne differenzia per scelte tecniche molto più sofisticate per l'epoca, come i cilindri ruotati per interferire meno con le gambe del pilota, il raffreddamento a liquido e il cambio posizionato sotto il blocco motore per contenere le dimensioni in lunghezza. Soluzioni innovative dovute al progettista Toshimitsu Yoshimura, lo stesso che ideò il progetto della Honda NR 500 4 temi a pistoni ovali che partecipò, con poca fortuna, al mondiale 500 a cavallo degli anni 70 e 80. La CX ha dato vita a una grande famiglia che comprende anche l'affascinante CX 500 Turbo dei primi anni '80. Recentemente questo modello è stato rivalutato da molti customizer che l'hanno usato come base per eleganti café racer e street tracker, tra questi i ragazzi di Herencia Custom Garage, atelier argentino specializzato in moto su misura. Questa CX 500 è stata spogliata di tutto il superfluo, verniciando cerchi e motore in nero (tranne le teste che sono state lavorate), il serbatoio invece arriva da una Yamaha XT 500, il faro anteriore fa il paio con la lucina posteriore a led ed è "apoggiato" su un piccolo parafango nero. La sella segue il disegno del telaio posteriore (accorciato) e sotto la seduta non c'è nulla: eliminati fianchetti, parafango, batteria (ora al litio, posizionata vicino al carter del cambio) e altri dettagli "inutili". Il manubrio arriva da un catalogo after market dedicato alle moto off road e la strumentazione è ridotta all'osso. La forcella è quella di una Triumph Bonneville T100 del 2010 e gli ammortizzatori posteriori sono regolabili, lo scarico è della HGC, il radiatore arriva da un KTM 690.
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