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Ecco com’è il prototipo Kawasaki Hybrid

Kawasaki ha annunciato l’intenzione di avere in gamma almeno 10 modelli elettrici o ibridi entro il 2025 e sta procedendo con decisione su questa strada: già lo scorso anno aveva mostrato un prototipo ibrido realizzato sulla base della Ninja 250/400, impossibile dire la cilindrata perché esteriormente i due motori bicilindrici paralleli sono identici. Qualche giorno fa il prototipo in fase avanzata è comparso a sorpresa per una dimostrazione nel weekend della 8 Ore di Suzuka.
Gioiellino ibrido
Non è stato fatto nessun annuncio né prima né dopo, e non sono state rilasciate immagini ufficiali, ma questi scatti della rivista giapponese Auto-By permettono di farsi un’idea più chiara dell’avanzamento dei lavori. La Kawasaki Hybrid ora ha una carrozzeria più vicina all’entrata in produzione e la sezione posteriore appare piuttosto voluminosa, per alloggiare la batteria da 48 volt che alimenta il sistema ibrido; sono state fatte nuove fusioni dei coperchi motore su entrambi i lati, e questo suggerisce la presenza di modifiche interne. All’anteriore i dischi freno sono diventati due e l’avantreno sembra quello della Ninja 650, cosa che suggerisce prestazioni analoghe e dunque l’adozione del motore bicilindrico di maggiore cilindrata, quello di 399 cm³. Il motore elettrico montato sopra la trasmissione è collegato al cambio con interposizione di una frizione controllata elettronicamente che permette di innestarlo e disinnestarlo a seconda delle necessità: un video ufficiale risalente al 2020 già anticipava la possibilità di usare soltanto il motore elettrico nelle zone a traffico limitato, oppure in abbinamento a quello a combustione interna per aggiungere più sprint nelle accelerazioni; fuori città il motore a benzina ricarica la batteria
La leva del cambio non c’è ma al suo posto c’è un pulsante sul manubrio sinistro, dunque con ogni probabilità è stata adottata una trasmissione semi automatica, non è noto il numero delle marce. Infine, una presa sul lato destro porta l’aria a raffreddare il motore elettrico attraverso un condotto su quale spicca il logo “Hybrid”, mentre prima lo stesso risultato era ottenuto con un raffreddamento a liquido.
L’impressione è che il prototipo sia a uno stadio piuttosto avanzato e dunque non ci sarebbe da stupirsi se facesse la sua comparsa in tempi brevi, forse già nell’autunno. Un bell’elemento di richiamo per i saloni, che conferma la propensione della Casa di Akashi all’innovazione. Anche altri ci stanno lavorando ma nessuno è ancora arrivato così vicino all’entrata in produzione, salvo Piaggio che già aveva messo in gamma una versione ibrida del suo tre ruote MP3, in tempi in cui il problema era molto meno sentito.


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