Ducati Superleggera V4, inizia la produzione
A Borgo Panigale è cominciata la produzione della Ducati Superleggera V4, un gioiello omologato per l'uso stradale da 100.000 euro con telaio, forcellone e cerchi in carbonio
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Gioiello in arrivo
Dopo averla vista a EICMA 2019, Ducati ha finalmente iniziato la produzione della Panigale Superleggera V4, il non plus ultra della famiglia Panigale realizzata in soli 500 esemplari. Il primo esemplare è finalmente uscito dalla catena di montaggio e Ducati ha deciso di celebrare l'evento con un bel video in cui si mostrano tutte le lavorazioni fatte per assemblare la moto. La scheda tecnica, lo ricordiamo è da prima della classe: la livrea è ispirata a quella della Desmosedici GP19, mentre la carena in carbonio (materiale usato senza risparmio su tutta la moto) sfoggia le stesse alette biplano montate sulla Desmosedici GP16 in grado di garantire un carico verticale di 50 kg di “downforce” a 270 km/h, 20 Kg in più rispetto a quanto fanno le ali della Panigale V4 MY20 e V4 R. Sono le famigerate alette che nella stagione 2017 furono vietate dalla federazione su pressione della case giapponesi, timorose di restare “indietro”.
Sotto il vestito troviamo poi il Desmosedici Stradale R (omologato Euro 4) profondamente rivisto, il V4 da 998 cm3 della Superleggera V4 pesa 2,8 kg in meno rispetto al V4 da 1.103 cm3 montato sulle altre Panigale e, grazie allo scarico omologato Akrapovič in titanio, raggiunge una potenza di 224 CV in configurazione stradale che possono salire a 234 CV montando lo scarico non omologato Akrapovič realizzato in titanio, incluso nel Racing Kit fornito insieme alla moto. Il motore è parte attiva della ciclistica, che vede “al lavoro” il telaio Front Frame in fibra di carbonio, sempre in carbonio sono poi il forcellone monobraccio, i cerchi con mozzi in alluminio, il telaietto reggisella e la parte finale della sella.
Altra esclusiva della Superleggera V4 è la visualizzazione del cruscotto “RaceGP” che si attiva caricando la mappatura del motore per lo scarico racing. Destinata all’uso in circuito, deriva da quella della Desmosedici GP20 realizzata seguendo le indicazioni di Andrea Dovizioso.
Grazie all’uso esteso della fibra di carbonio, di componenti realizzati in titanio e di altri in alluminio ricavati dal pieno, la Superleggera V4 fa segnare sulla bilancia un peso a secco di 159 kg (16 Kg in meno della Panigale V4), per un rapporto potenza/peso pari a 1,41 CV/kg. Un valore da record per una sportiva omologata per l’uso su strada. In configurazione pista, montando il Racing kit, con cavalleria a 234 CV, il peso scende addirittura a 152,2 kg, con un rapporto potenza/peso di 1,54 CV/kg. Da intenditori anche il prezzo: 100.000 euro che comprendono però, alcuni benefit: il possessore della Superleggera V4 numero 001 di 500 sarà invitato a Borgo Panigale per la consegna della moto, mentre a tutti i clienti della Superleggera V4 è riservata la possibilità di provare in pista la Panigale V4 R ufficiale del Mondiale Superbike e l’opportunità, per trenta di loro, di acquistare l’accesso alla MotoGP Experience e potere così guidare la Desmosedici da GP. Insomma, è cara, ma decisamente esclusiva. Qui sotto il video della produzione del primo esemplare.
Dopo averla vista a EICMA 2019, Ducati ha finalmente iniziato la produzione della Panigale Superleggera V4, il non plus ultra della famiglia Panigale realizzata in soli 500 esemplari. Il primo esemplare è finalmente uscito dalla catena di montaggio e Ducati ha deciso di celebrare l'evento con un bel video in cui si mostrano tutte le lavorazioni fatte per assemblare la moto. La scheda tecnica, lo ricordiamo è da prima della classe: la livrea è ispirata a quella della Desmosedici GP19, mentre la carena in carbonio (materiale usato senza risparmio su tutta la moto) sfoggia le stesse alette biplano montate sulla Desmosedici GP16 in grado di garantire un carico verticale di 50 kg di “downforce” a 270 km/h, 20 Kg in più rispetto a quanto fanno le ali della Panigale V4 MY20 e V4 R. Sono le famigerate alette che nella stagione 2017 furono vietate dalla federazione su pressione della case giapponesi, timorose di restare “indietro”.
Sotto il vestito troviamo poi il Desmosedici Stradale R (omologato Euro 4) profondamente rivisto, il V4 da 998 cm3 della Superleggera V4 pesa 2,8 kg in meno rispetto al V4 da 1.103 cm3 montato sulle altre Panigale e, grazie allo scarico omologato Akrapovič in titanio, raggiunge una potenza di 224 CV in configurazione stradale che possono salire a 234 CV montando lo scarico non omologato Akrapovič realizzato in titanio, incluso nel Racing Kit fornito insieme alla moto. Il motore è parte attiva della ciclistica, che vede “al lavoro” il telaio Front Frame in fibra di carbonio, sempre in carbonio sono poi il forcellone monobraccio, i cerchi con mozzi in alluminio, il telaietto reggisella e la parte finale della sella.
Altra esclusiva della Superleggera V4 è la visualizzazione del cruscotto “RaceGP” che si attiva caricando la mappatura del motore per lo scarico racing. Destinata all’uso in circuito, deriva da quella della Desmosedici GP20 realizzata seguendo le indicazioni di Andrea Dovizioso.
Grazie all’uso esteso della fibra di carbonio, di componenti realizzati in titanio e di altri in alluminio ricavati dal pieno, la Superleggera V4 fa segnare sulla bilancia un peso a secco di 159 kg (16 Kg in meno della Panigale V4), per un rapporto potenza/peso pari a 1,41 CV/kg. Un valore da record per una sportiva omologata per l’uso su strada. In configurazione pista, montando il Racing kit, con cavalleria a 234 CV, il peso scende addirittura a 152,2 kg, con un rapporto potenza/peso di 1,54 CV/kg. Da intenditori anche il prezzo: 100.000 euro che comprendono però, alcuni benefit: il possessore della Superleggera V4 numero 001 di 500 sarà invitato a Borgo Panigale per la consegna della moto, mentre a tutti i clienti della Superleggera V4 è riservata la possibilità di provare in pista la Panigale V4 R ufficiale del Mondiale Superbike e l’opportunità, per trenta di loro, di acquistare l’accesso alla MotoGP Experience e potere così guidare la Desmosedici da GP. Insomma, è cara, ma decisamente esclusiva. Qui sotto il video della produzione del primo esemplare.
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