Coronavirus - I monopattini in sharing possono essere veicolo di contagio?
Già al centro di numerose polemiche a causa dell’utilizzo indisciplinato da parte di molti utenti, i monopattini elettrici finiscono ora nel mirino di una interrogazione parlamentare che sottolinea i rischi dovuti alla mancata sanificazione di questi mezzi
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Politica e trasporti
Mezzo di trasporto o di contagio?
I monopattini in sharing si sono dimostrati un’ottima alternativa oltre che all’automobile ai mezzi pubblici. L’epidemia ha portato in molti - governo in primis - a ritenerli addirittura fondamentali per la prevenzione del contagio che, nonostante le capienze ridotte sperimentate su tram, autobus, treni e metropolitane, s’è dimostrata una sfida ben più dura di quanto inizialmente previsto. Il discorso è molto semplice: piuttosto che pigiarsi nel vagone insieme a centinaia di passeggeri, è parso più “prudente” preferire un veicolo ad uso privato e, proprio per questo, anche più sicuro. Non è (o potrebbe non essere) esattamente così: a causa dell’elevato numero di noleggi gli stessi monopattini - sottratti a qualsiasi obbligo di sanificazione - rischiano infatti di dimostrarsi un pericoloso mezzo di contagio. La questione è stata posta da una recente interrogazione parlamentare: “Ritirare urgentemente i monopattini dalla circolazione - scrivono i senatori Aimi, Malan, Schifani e Caliendo al Ministro della salute - infatti oltre a rappresentare un pericolo pubblico per via di una normativa poco chiara, possono essere anche fonte di contagio da Covid-19. Numerosi studi hanno dimostrato che il coronavirus può sopravvivere diversi giorni sui materiali come la plastica. Alla luce di tali evidenze occorre interrogarsi sull'utilizzo promiscuo di alcuni mezzi di trasporto come i monopattini a noleggio, che stanno in maniera selvaggia invadendo le grandi città più come passatempo che non come mezzi di trasporto veri e propri, e che sono totalmente sottratti all'obbligo delle sanificazioni”.
I monopattini in sharing si sono dimostrati un’ottima alternativa oltre che all’automobile ai mezzi pubblici. L’epidemia ha portato in molti - governo in primis - a ritenerli addirittura fondamentali per la prevenzione del contagio che, nonostante le capienze ridotte sperimentate su tram, autobus, treni e metropolitane, s’è dimostrata una sfida ben più dura di quanto inizialmente previsto. Il discorso è molto semplice: piuttosto che pigiarsi nel vagone insieme a centinaia di passeggeri, è parso più “prudente” preferire un veicolo ad uso privato e, proprio per questo, anche più sicuro. Non è (o potrebbe non essere) esattamente così: a causa dell’elevato numero di noleggi gli stessi monopattini - sottratti a qualsiasi obbligo di sanificazione - rischiano infatti di dimostrarsi un pericoloso mezzo di contagio. La questione è stata posta da una recente interrogazione parlamentare: “Ritirare urgentemente i monopattini dalla circolazione - scrivono i senatori Aimi, Malan, Schifani e Caliendo al Ministro della salute - infatti oltre a rappresentare un pericolo pubblico per via di una normativa poco chiara, possono essere anche fonte di contagio da Covid-19. Numerosi studi hanno dimostrato che il coronavirus può sopravvivere diversi giorni sui materiali come la plastica. Alla luce di tali evidenze occorre interrogarsi sull'utilizzo promiscuo di alcuni mezzi di trasporto come i monopattini a noleggio, che stanno in maniera selvaggia invadendo le grandi città più come passatempo che non come mezzi di trasporto veri e propri, e che sono totalmente sottratti all'obbligo delle sanificazioni”.
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