Climb System, le e-bike made in Valtellina
Sono tre i modelli del nuovo marchio artigianale italiano con al vertice di gamma la Scima, e-MTB full suspension con telaio coperto da tre brevetti. Il kit elettrico è l'S03 di Sunstar, ma con installazione insolita
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Nate per la montagna
I produttori artigianali di bici a pedalata assistita provano a sfidare i colossi delle due ruote puntando sulla creatività. A farlo è la Climb System di Delebio, piccola località della Valtellina dove a inizio anno è iniziata la produzione di e-bike che, di fatto, hanno avuto il loro esordio ufficiale al recente BikeUp di Lecco. In gamma tre modelli ribattezzati con nomi in dialetto che ne identificano l'uso e accomunati un telaio il lega di alluminio coperto da tre brevetti. A essere tutelati legalmente sono il sistema Sigma pensato per rendere più rigido il carro posteriore, il Delta per integrare le batterie nel vano ricavato nel tubo orizzontale e l'Omega per la modalità di installazione del motore centrale. Quest'ultima prevede il montaggio dell'unità Sunstar S03, il kit scelto per elettrificare le bici, in posizione “rovesciata” rispetto all'installazione tradizionale. Una soluzione che alza un po' il baricentro, ma ha il vantaggio di avere il motore sopra l'asse del mozzo dei pedali tenendolo lontano da possibili urti nell'offroad impegnativo. Altrettanto valida è l'idea di creare un tubo orizzontale sdoppiato per fissare al centro le batterie removibili. Oltre al maggiore pregio estetico, la soluzione mantiene inalterate le qualità ciclistiche del telaio consentendo una guida più piacevole e precisa. Alla base dell'offerta di Climb System c'è la Grish, parola valtellinese traducibile come sdrucciolevole. Pensata per la città e il trekking, pesa 18 kg, ha cerchi da 27,5”, forcella ammortizzata, freni a disco e cambio a 10 velocità. Le batterie da 320 Wh assicurano l'assistenza elettrica per 50-70 km, distanza che supera i 100 km con gli accumulatori da 400 Wh. Disponibile con tubo orizzontale basso o alto, è personalizzabile nelle componenti e ha prezzi da 3.000 euro, 200 in meno della Steraa. Un modello ideato per pedalate su sterrati che replica in buona parte l'impostazione della Grish, ma con telaio più leggero che fa scendere il peso a 16,5 kg grazie anche alla rinuncia a parafanghi, portapacchi e altri dettagli. Al vertice dell'offerta Climb System c'è la Scima, moutain bike estrema con sospensione anteriore da 180 mm e posteriore da 160 mm e massa che supera di poco i 20 kg. Come la altre e-bike valtellinesi, ha tre livelli di assistenza selezionabili tramite display posizionato vicino alla manopola dotato anche di LED per segnalare lo stato di ricarica delle batterie. Il motore eroga 250 W e 44 Nm, mentre le componenti sono a scelta (disponibile anche con cerchi da 26”) in base alle esigenze e alla disponibilità economica del cliente, che deve prevedere un investimento minimo di 6.000 euro.
I produttori artigianali di bici a pedalata assistita provano a sfidare i colossi delle due ruote puntando sulla creatività. A farlo è la Climb System di Delebio, piccola località della Valtellina dove a inizio anno è iniziata la produzione di e-bike che, di fatto, hanno avuto il loro esordio ufficiale al recente BikeUp di Lecco. In gamma tre modelli ribattezzati con nomi in dialetto che ne identificano l'uso e accomunati un telaio il lega di alluminio coperto da tre brevetti. A essere tutelati legalmente sono il sistema Sigma pensato per rendere più rigido il carro posteriore, il Delta per integrare le batterie nel vano ricavato nel tubo orizzontale e l'Omega per la modalità di installazione del motore centrale. Quest'ultima prevede il montaggio dell'unità Sunstar S03, il kit scelto per elettrificare le bici, in posizione “rovesciata” rispetto all'installazione tradizionale. Una soluzione che alza un po' il baricentro, ma ha il vantaggio di avere il motore sopra l'asse del mozzo dei pedali tenendolo lontano da possibili urti nell'offroad impegnativo. Altrettanto valida è l'idea di creare un tubo orizzontale sdoppiato per fissare al centro le batterie removibili. Oltre al maggiore pregio estetico, la soluzione mantiene inalterate le qualità ciclistiche del telaio consentendo una guida più piacevole e precisa. Alla base dell'offerta di Climb System c'è la Grish, parola valtellinese traducibile come sdrucciolevole. Pensata per la città e il trekking, pesa 18 kg, ha cerchi da 27,5”, forcella ammortizzata, freni a disco e cambio a 10 velocità. Le batterie da 320 Wh assicurano l'assistenza elettrica per 50-70 km, distanza che supera i 100 km con gli accumulatori da 400 Wh. Disponibile con tubo orizzontale basso o alto, è personalizzabile nelle componenti e ha prezzi da 3.000 euro, 200 in meno della Steraa. Un modello ideato per pedalate su sterrati che replica in buona parte l'impostazione della Grish, ma con telaio più leggero che fa scendere il peso a 16,5 kg grazie anche alla rinuncia a parafanghi, portapacchi e altri dettagli. Al vertice dell'offerta Climb System c'è la Scima, moutain bike estrema con sospensione anteriore da 180 mm e posteriore da 160 mm e massa che supera di poco i 20 kg. Come la altre e-bike valtellinesi, ha tre livelli di assistenza selezionabili tramite display posizionato vicino alla manopola dotato anche di LED per segnalare lo stato di ricarica delle batterie. Il motore eroga 250 W e 44 Nm, mentre le componenti sono a scelta (disponibile anche con cerchi da 26”) in base alle esigenze e alla disponibilità economica del cliente, che deve prevedere un investimento minimo di 6.000 euro.
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