Bonus rottamazione bici elettriche: rinviato al 2021
Il contributo di 500 euro per chi rottama un vecchio motociclo e di 1.500 euro per chi rinuncia a un’auto fino a Euro 3 è stato rinviato a gennaio 2021. Ne potranno usufruire sono i residenti nelle aree con maggiori problemi di smog che potranno usarlo per l’acquisto di e-bike, monopattini o abbonamenti a servizi di sharing o trasporto pubblico
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Green Planet
Un “buono” per la mobilità
Doveva diventare operativo a fine marzo, poi è arrivata l’emergenza sanitaria e il provvedimento deciso nel Decreto Clima del 2019 noto come bonus mobilità, o bonus rottamazione, ha subito continui rinvii. L’ultimo è giunto durante l’iter di approvazione del Decreto Rilancio, dove l’agevolazione era stata nuovamente inserita. La novità è che questo bunus sarà operativo nel 2021, mentre inizialmente si pensava che norma potesse entrare in vigore quest’anno, insieme al bonus di 500 per bici, monopattini e gli altri mezzi da micromobilità. Con l’aggiunta del “2021” il dubbio è sparito e ha reso chiaro l’ennesimo rinvio che porta il periodo di validità dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre dello stesso anno. Un arco di tempo nel quale chi rottamerà un motociclo omologato fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi potrà contare su un buono da 500 euro mentre chi rinuncerà all’auto fino alla classe Euro 3 potrà avere in dote fino a 1.500 euro. I contributi potranno essere utilizzati “entro i successivi tre anni per l'acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica”, ossia per monopattini e affini. Ammesso anche l’impiego “per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale”, cioè i servizi di sharing escluso il “car”. I soldi potranno essere utilizzati per l’acquisto di un solo servizio o prodotto, oppure suddividendo la cifra disponibile tra più opzioni. Ad esempio, sarà possibile destinare, nel caso del contributo da 1.500 euro, 500 euro per acquistare un monopattino, 800 euro per avere un’e-bike e i restanti 200 euro in abbonamenti di mezzi pubblici. A portelo richiedere saranno soltanto i residenti delle città in procedura di infrazione ambientale (sono 3.126 per un totale di circa 35 milioni di abitanti) come quelli delle aree metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma. Ancora non chiara la cifra stanziata (si parla di 120 milioni di euro) e le modalità di richiesta. La più probabile è la registrazione in un apposito sito dove si deposita il certificato di rottamazione ricevendo in cambio il “buono” da spendere in negozio o per abbonamenti.
Doveva diventare operativo a fine marzo, poi è arrivata l’emergenza sanitaria e il provvedimento deciso nel Decreto Clima del 2019 noto come bonus mobilità, o bonus rottamazione, ha subito continui rinvii. L’ultimo è giunto durante l’iter di approvazione del Decreto Rilancio, dove l’agevolazione era stata nuovamente inserita. La novità è che questo bunus sarà operativo nel 2021, mentre inizialmente si pensava che norma potesse entrare in vigore quest’anno, insieme al bonus di 500 per bici, monopattini e gli altri mezzi da micromobilità. Con l’aggiunta del “2021” il dubbio è sparito e ha reso chiaro l’ennesimo rinvio che porta il periodo di validità dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre dello stesso anno. Un arco di tempo nel quale chi rottamerà un motociclo omologato fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi potrà contare su un buono da 500 euro mentre chi rinuncerà all’auto fino alla classe Euro 3 potrà avere in dote fino a 1.500 euro. I contributi potranno essere utilizzati “entro i successivi tre anni per l'acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica”, ossia per monopattini e affini. Ammesso anche l’impiego “per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale”, cioè i servizi di sharing escluso il “car”. I soldi potranno essere utilizzati per l’acquisto di un solo servizio o prodotto, oppure suddividendo la cifra disponibile tra più opzioni. Ad esempio, sarà possibile destinare, nel caso del contributo da 1.500 euro, 500 euro per acquistare un monopattino, 800 euro per avere un’e-bike e i restanti 200 euro in abbonamenti di mezzi pubblici. A portelo richiedere saranno soltanto i residenti delle città in procedura di infrazione ambientale (sono 3.126 per un totale di circa 35 milioni di abitanti) come quelli delle aree metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma. Ancora non chiara la cifra stanziata (si parla di 120 milioni di euro) e le modalità di richiesta. La più probabile è la registrazione in un apposito sito dove si deposita il certificato di rottamazione ricevendo in cambio il “buono” da spendere in negozio o per abbonamenti.
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