BMW M 1000 R: la naked da brividi nasce in segreto
Anche se BMW non dice nulla, in rete sono finiti dei documenti di omologazione che parlano chiaro: la M 1000 R sarà una belva da 207 CV, una naked capace di dare emozioni quanto un giro sull’ottovolante, la più potente della sua categoria.
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Ancora non se ufficialmente ne sa niente, i documenti di omologazione rivelano che BMW sta preparando una naked capace di dare emozioni quanto un giro sull’ottovolante. La più potente della sua categoria. Nella gamma dei tedeschi c’è già la S 1000 R (qui sopra) che praticamente è la versione spogliata della carenatura della Superbike S 1000 RR, ma a suo tempo a Monaco non hanno voluto esagerare: non hanno adottato la versione più spinta del quattro cilindri, quella che supera i 200 CV (dichiarati), bensì una edizione relativamente più tranquilla prelevata dalla S 1000 XR, che si ferma a 162 CV. Più che sufficienti per farvi venire i capelli bianchi su strada, ma non per avere la meglio nella corsa dei grandi numeri dove svettano la Ducati Streetfighter V4 e la MV Agusta con 205 CV. E allora i tedeschi sono corsi ai ripari montando il motore della S 1000 RR su questa M 1000 R; stesso aspetto della S 1000 R ma le prestazioni sono quelle della M 1000 RR, la moto carenata creata per consentire la omologazione di componenti raffinatissimi da montare sulle moto che corrono in Superbike.
Come una SBK
La M 1000 R sarà una belva da 207 CV, esattamente come la prossima versione della S 1000 RR attesa per la fine dell’anno, e dovrebbe scavalcare di 1,3 CV le concorrenti più feroci per diventare regina della categoria. L’aspettativa è di una velocità massima di 280 km/h, contro i 254 della S 1000 R, non troppo distante dai 302,5 km/h della carenatissima S 1000 RR. Cambierà anche il pneumatico posteriore che passerà dal 190/55-17” al /200.
Le specifiche sono le stesse della S 1000 RR 2023 e quindi la potenza massima arriva a 13.750 giri/minuto e la coppia di 37,8 kgm a 11.000 giri/minuto.
Maggiore interasse
I documenti di omologazione non illustrano le sospensioni ma sono sicuramente cambiate, così come la lunghezza complessiva della moto si è leggermente ridotta mentre l’ interasse è più lungo di circa 25 mm.
È previsto che arrivino una serie di ali aerodinamiche a dare stabilità alla moto in velocità. In questo allestimento la M 1000 R avrà le stesse ruote in carbonio della carenata, montate come optional sulla M 1000. In questo modo il peso è arrivato a 199 chili, nonostante la riduzione dovuta alle ruote in carbonio impiegate sulla M 1000 RR.
È certo che le sospensioni saranno di qualità elevatissima mentre il peso sarà di 199 kg.
Come una SBK
La M 1000 R sarà una belva da 207 CV, esattamente come la prossima versione della S 1000 RR attesa per la fine dell’anno, e dovrebbe scavalcare di 1,3 CV le concorrenti più feroci per diventare regina della categoria. L’aspettativa è di una velocità massima di 280 km/h, contro i 254 della S 1000 R, non troppo distante dai 302,5 km/h della carenatissima S 1000 RR. Cambierà anche il pneumatico posteriore che passerà dal 190/55-17” al /200.
Le specifiche sono le stesse della S 1000 RR 2023 e quindi la potenza massima arriva a 13.750 giri/minuto e la coppia di 37,8 kgm a 11.000 giri/minuto.
Maggiore interasse
I documenti di omologazione non illustrano le sospensioni ma sono sicuramente cambiate, così come la lunghezza complessiva della moto si è leggermente ridotta mentre l’ interasse è più lungo di circa 25 mm.
È previsto che arrivino una serie di ali aerodinamiche a dare stabilità alla moto in velocità. In questo allestimento la M 1000 R avrà le stesse ruote in carbonio della carenata, montate come optional sulla M 1000. In questo modo il peso è arrivato a 199 chili, nonostante la riduzione dovuta alle ruote in carbonio impiegate sulla M 1000 RR.
È certo che le sospensioni saranno di qualità elevatissima mentre il peso sarà di 199 kg.
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