Assicurazioni moto, sotto accusa i comparatori online
Nel mirino dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni sono finiti i sei siti che mettono a confronto i preventivi RC moto e auto. I servizi offerti sarebbero poco trasparenti "disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori"
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Politica e trasporti
Selezioni interessate secondo l'Ivass
L’Ivass, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha segnalato problemi di trasparenza e correttezza per i sei siti che in Italia offrono servizi di comparazione delle polizze RC. Negli ultimi anni si è registrato un boom in questo settore: sono stati circa 12,9 milioni i preventivi effettuati nel 2013 attraverso i sei siti sotto "accusa". Sembra che il principale problema rilevato riguardi il numero di compagnie messe a confronto: "imprese con cui - i siti in questione - hanno concluso accordi e da cui percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato attraverso di essi. Il numero delle compagnie pubblicizzate è in genere superiore a quello delle imprese effettivamente confrontate e la comparazione è basata esclusivamente sul prezzo e non tiene conto delle diverse caratteristiche dei prodotti in termini di massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni”. Di conseguenza, prosegue l'Ivass, spesso il confronto avviene tra prodotti: “disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori, rischio amplificato dalla diffusa pratica dell'abbinamento automatico di coperture accessorie non richieste dall'utente". Inoltre ci sarebbe anche un uso pesante di messaggi pubblicitari che inducono a credere di poter ottenere notevoli risparmi sottoscrivendo il prodotto meno costoso. I siti non mostrerebbero poi i criteri di valutazione dei prodotti e delle imprese, né le basi di calcolo secondo cui viene raggiunto il risparmio promesso. Per questi motivi l'Ivass chiede interventi correttivi da effettuarsi entro il 31 gennaio 2015.
L’Ivass, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha segnalato problemi di trasparenza e correttezza per i sei siti che in Italia offrono servizi di comparazione delle polizze RC. Negli ultimi anni si è registrato un boom in questo settore: sono stati circa 12,9 milioni i preventivi effettuati nel 2013 attraverso i sei siti sotto "accusa". Sembra che il principale problema rilevato riguardi il numero di compagnie messe a confronto: "imprese con cui - i siti in questione - hanno concluso accordi e da cui percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato attraverso di essi. Il numero delle compagnie pubblicizzate è in genere superiore a quello delle imprese effettivamente confrontate e la comparazione è basata esclusivamente sul prezzo e non tiene conto delle diverse caratteristiche dei prodotti in termini di massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni”. Di conseguenza, prosegue l'Ivass, spesso il confronto avviene tra prodotti: “disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori, rischio amplificato dalla diffusa pratica dell'abbinamento automatico di coperture accessorie non richieste dall'utente". Inoltre ci sarebbe anche un uso pesante di messaggi pubblicitari che inducono a credere di poter ottenere notevoli risparmi sottoscrivendo il prodotto meno costoso. I siti non mostrerebbero poi i criteri di valutazione dei prodotti e delle imprese, né le basi di calcolo secondo cui viene raggiunto il risparmio promesso. Per questi motivi l'Ivass chiede interventi correttivi da effettuarsi entro il 31 gennaio 2015.
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