Prima Pramac Racing
Costruttore:
Ducati
Italia
Il team in sintesi
Sede | Casole d’Elsa (SI) |
Nazione | Italia |
Presidente | Paolo Campinoti |
Team manager | Gino Borsoi |
Moto | Ducati GP 24 |
Presenze (stagioni) | 23 |
Vittorie | 6 |
Titoli iridati | - |
Contatti | pramacracing.com |
Pramac Racing Team debutta nella top class nel 2002 con una Honda NSR500 e il pilota Tetsuya Harada, mentre nel 2005 inizia il sodalizio con Ducati, coronato nel 2007 con il primo podio di Alex Barros: terzo al Gran Premio d'Italia. Nel 2008 Pramac è la migliore squadra privata grazie a due podi di Toni Elias, secondo nel GP di Brno e terzo a Misano, mentre nel 2009 il team schiera le “rosse” con Mika Kallio e Niccolò Canepa, sostituiti più volte da Aleix Espargaro a causa di ripetuti infortuni dei due. Lo spagnolo si merita il posto nel 2010 con Mika Kallio, e nel 2011 il team festeggia i 10 anni di attività con il ritorno di Loris Capirossi in Ducati e Randy De Puniet. L'anno successivo Hector Barbera veste i colori del team e porta Ducati nella top ten in 11 gare su 18. Nel 2013 il team diviene ufficialmente Factory supported di Ducati e i due piloti, Andrea Iannone e Ben Spies, possono avere i materiali sviluppati direttamente dalla casa di Borgo Panigale. Nel 2013 la coppia è formata da Iannone e Hernandez: l'italiano viene successivamente promosso al team ufficiale e il suo posto è preso da Danilo Petrucci, che al suo primo anno conquista subito un podio, uno splendido secondo posto sul bagnato di Silverstone. Nel 2016 il team schiera il confermato “Petrux” e Scott Redding, coppia confermata anche nel 2017, mentre nel 2018 al posto di Redding arriva l'australiano Jack Miller confermato nel 2019, mentre al posto di Petrucci arriva il campione del mondo Moto2 Bagnaia. Miller ottiene cinque terzi posti mentre Bagnaia ha come miglior risultato un quarto posto nel Gran Premio d'Australia. Pramac raggiunge il sesto posto nella classifica squadre. Nella stagione stagione 2020 il team italiano schiera i due piloti dell'anno prima, Miller e Bagnaia che conquistano piazzamenti a podio contribuendo alla conquista del titolo costruttori da parte di Ducati. Nel 2021 i piloti sono Johann Zarco e Jorge Martín. Quest'ultimo, a causa di un infortunio rimediato nelle prove libere del GP di Portogallo, è sostituito da Esteve Rabat nei GP di Spagna e Francia e, da Michele Pirro, nel GP d'Italia. Nel GP di Stiria, la squadra ottiene la sua prima vittoria nella classe MotoGP con Jorge Martín, dopo che quest'ultimo aveva centrato anche la pole position. La stagione si chiude al quarto posto nella classifica a squadre, inoltre Zarco è il migliore tra i piloti dei team indipendenti e Martín miglior pilota esordiente. Nel 2022 i piloti restano gli stessi, ma non ci sarà più Francesco Guidotti nel ruolo di team manager. I piloti vanno a podio quattro a volte e in campionato li troviamo ottavo e nono, rispettivamente Johann Zarco e Jorge Martin. La coppia resta la stessa anche per il 2023 dove è Gino Borsoi a raccogliere l'eredità di Guidotti. Dopo un inizio non troppo convinto, Martin nella seconda parte della stagione diventa il rivale al titolo di Bagnaia, portando la lotta iridata fino all'ultimo GP. Chiude il 2023 da vice-campione, con l'obiettivo di rifarsi nel 2024. Zarco, invece, vince la sua prima gara in MotoGP a Phillip Island, al termine di una gara molto combattuta. A fine anno il francese saluta la squadra italiana dopo quattro stagioni insieme e nel 2024 il suo posto viene preso da Franco Morbidelli.