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Weekend decisivo nel British Superbike: Bradley Ray a un passo dal titolo

Al pilota Yamaha bastano 9 punti per laurearsi campione, Irwin e Bridewell affidano alla matematica le proprie speranze. nel futuro del giovane inglese forse il mondiale superbike, mentre Suzuki si ritirerà anche dal BSB
Tra i più importanti campionati nazionali per derivate di serie, il British Superbike è probabilmente il più prestigioso. In questo fine settimana ci sarà la finale dello showdown a Brand Hatch, con ben tre gare in programma per l'ultimo round.

Un buon vantaggio
Bradley Ray è saldamente in testa al campionato. Partito in sordina nell'ultimo appuntamento di Donington Park, il pilota Yamaha ha poi guadagnato un secondo e un primo posto nella seconda e terza gara in programma, arrivando così a un soffio dal garantirsi il titolo. I suoi avversari sono apparsi in difficoltà: Glenn Irwin è riuscito a salire due volte sul terzo gradino del podio, ma ha perso terreno invece che recuperarne, mentre Ducati ha vinto con la Panigale “sbagliata”. A Donington, Tom Sykes ha messo insieme una doppietta nel “suo giardino di casa”, raddrizzando una stagione parecchio sotto le aspettative. Un brutto colpo per Tommy Bridewell, che solo a Oulton Park quest'anno ha vinto la prima gara della stagione, e che a Donington ha raccolto la miseria di 31 punti, riducendo di gran lunga le proprie prospettive di conquista del campionato.

Telespalla al top
Bradley Ray ha bisogno di incamerare solo 9 punti per laurearsi campione a Brands Hatch. Telespalla Bob inoltre è uno dei nomi più caldi sui taccuini dei team manager. Il pilota Yamaha è relativamente giovane (classe 1997), ha buona esperienza con le derivate di serie e nel passaggio da Suzuki a Yamaha ha guadagnato una migliore prospettiva di carriera. Lo scorso fine settimana Bradley era a Portimao, per parlare con i manager legati alla casa giapponese, ma si è intrattenuto pure con Jonathan Rea. Il suo approdo nel mondiale non è affatto scontato, ma pur sempre una possibilità.

Addio Suzuki
Che Ray abbia tratto vantaggio nel passare da Suzuki a Yamaha è evidente anche dalle dinamiche di mercato generale. Il ritiro del marchio di Hamamatsu dalle corse nella sostanza si completerà alla fine di quest'anno, quando i nipponici lasceranno anche il BSB, dopo l'addio alla MotoGP e il mondiale endurance. Un dietrofront su tutta la linea che spiace, anche perché Suzuki è un marchio storico nelle corse d'Oltremanica ed era il sesto costruttore in campo nel variegato panorama del campionato inglese.
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